adozianismo
(o adozionismo) s. m. [der. del lat. mediev. adoptiani: v. adoziano.]. – Termine che designa varî indirizzi teologici cristiani eterodossi, aventi in comune il chiamare o considerare Gesù [...] Cristo figlio «adottivo» diDio; in partic., l’a. spagnolo (sec. 8°), i cui seguaci sostenevano che Cristo, rispetto alla sua natura divina, era veramente figliodiDio, ma come uomo era soltanto stato adottato ad essere figlio primogenito diDio. ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per [...] , che la rinnova e santifica internamente, trasferendola dallo stato di peccato in quello difigliodiDio e rendendola partecipe della natura divina, ponendola cioè in stato di grazia (detta perciò anche grazia santificante); g. sufficiente, dono ...
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amore
amóre s. m. [lat. amor -ōris, affine ad amare]. – 1. Sentimento di viva affezione verso una persona che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia: amore [...] , agli amici; l’a. del padre, che questi ha per i figli o che essi hanno per lui. Può indicare l’affetto reciproco: a. diDio (o per l’amor diDio), per carità, di grazia, oppure gratis, disinteressatamente: mi dia un pezzo di pane per amor diDio ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), [...] gr. λόγος e il lat. verbum assumono nello stesso Vangelo di Giovanni, 1, 14 (il Verbo si è fatto carne e abitò fra di noi); il V., o V. divino, o V. diDio, o V. incarnato, è il FigliodiDio, seconda persona della Ss. Trinità: l’umana specie inferma ...
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deiforme
deifórme agg. [dal lat. mediev. deiformis, comp. di deus «dio» e -formis «-forme»; nel sign. 1 è calco del gr. ϑεοειδής o ϑεοείκελος «simile a un dio»], letter. – 1. Che è simile, nelle sembianze, [...] sembianze così perfette da richiamare quelle di un dio: d’Ulisse il d. figlio (Pindemonte). 2. Nel linguaggio filos. di derivazione scolastica, che riceve la forma da Dio, che riflette immediatamente la natura diDio pura forma: d. regno (Dante), l ...
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riconciliare
v. tr. [dal lat. reconciliare, comp. di re- e conciliare «riunire insieme, conciliare»] (io riconcìlio, ecc.). – 1. Rimettere d’accordo, far tornare in pace o in buona armonia: r. due amici [...] ; è riuscito a r., dopo tanti anni che non si parlavano, padre e figlio (o il padre col figlio). Nel linguaggio eccles., r. con Dio, rimettere in grazia diDio, assolvere dal peccato (talora anche assol., riconciliare); in partic.: r. una chiesa o ...
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bene2
bène2 s. m. [dall’avv. bene1]. – 1. a. Ciò che è buono in sé, cioè perfetto nella compiutezza del suo essere o nel suo valore morale, e quindi oggetto di desiderio, causa e fine dell’azione umana: [...] cristianesimo, Dio; il ben dell’intelletto, Dio o la visione diDio (secondo l’interpretazione prevalente dei versi di Dante: unico b.; non ha altro b. che quel figlio; quindi, la persona che è oggetto di amore: l’amato b., scherz., la persona amata ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] che me ne andassi al più presto; volle che il figlio facesse la carriera militare; sign. analogo ha però anche, ma alla volontà o determinazione di una potenza superiore: Pietro l’eremita predicava la crociata al grido di «Dio lo vuole»; Vuolsi così ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] e per eccellenza diDio o di ciò che (nelle varie concezioni filosofiche) è concepito come assoluto: Dio è, frase più. Comune, spec. in passato, la locuz. del fu «figlio del defunto» nell’indicazione della paternità: Antonio Rossi del fu Giuseppe; ...
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nipote
nipóte (letter. o pop. nepóte) s. m. e f. [lat. nĕpos -ōtis; cfr. nievo]. – Figlio del figlio o della figlia, oppure del fratello o della sorella (lo stesso nome esprime quindi due relazioni di [...] tutti, nel loro insieme. In Dante: Sì che vostr’arte a Dio quasi è nepote (Inf. XI, 105), l’arte è in certo modo figlia della natura che a sua volta è figliadiDio. ◆ Dim. nipotino, nipote di piccola età (in senso fig., il pl. nipotini è talora ...
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Scultore greco (prima metà sec. 4º a. C.), figlio di Arignoto, da Paro. Il suo nome è legato all'esecuzione del colosso crisoelefantino di Asclepio per il tempio di Epidauro, descritto da Pausania: era alto metà dello Zeus olimpico dedicato...
Dottrina cattolica. - Intorno all'esistenza e alla natura di Dio, l'insegnamento cattolico distingue nettamente un doppio ordine di verità: quelle che si conseguono con la nativa capacità dell'intelletto umano e insieme formano oggetto di fede,...