psi
s. m. o f. [dal gr. ψῖ, neutro]. – Nome della ventitreesima lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo ψ, maiuscolo Ψ). Nella numerazione greca, uno ψ con apice in alto [...] (ψ′) indica il numero 700; con apice in basso a sinistra (′ψ) il numero 700.000; secondo un uso che risale ai filologi alessandrini il segno maiuscolo (Ψ) indica il libro 23° dell’Iliade, il segno minuscolo (ψ) il 23° dell’Odissea. ◆ In chimica, ψ ...
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anceps
‹ànčeps› agg., lat. – Forma latina spesso adoperata da filologi classici invece della corrispondente ital. ancipite, nei sign. 1 b di quest’aggettivo. ...
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gamma1
gamma1 s. m. [dal gr. γάμμα (lat. gamma), voce di origine semitica], invar. – Nome della 3a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo γ, maiuscolo Γ), che, nel greco [...] in alto a destra (γ′) indica il numero 3, con apice in basso a sinistra (′γ) il numero 3000. Secondo l’uso dei filologi alessandrini, il segno maiuscolo Γ indica il 3° libro dell’Iliade, il segno minuscolo γ il 3° dell’Odissea. Nell’antica notazione ...
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theta
thèta 〈tèta〉 (o tèta) s. m. [dal gr. ϑῆτα, lat. theta], invar. – 1. Nome dell’8a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo ϑ, maiuscolo Θ): era in origine una dentale [...] con apice in alto a destra (ϑ′) indicava il numero 9, con apice in basso a sinistra (′ϑ) il numero 9000; secondo un uso che risale ai filologi alessandrini, si indica con Θ maiuscolo il libro 8° dell’Iliade, con ϑ minuscolo il libro 8° dell’Odissea. ...
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pantomimo
s. m. [dal lat. pantomimus (anche nel sign. 2), gr. παντόμιμος, comp. di παντο- «panto-» e μῖμος «mimo1»]. – 1. Attore che rappresenta pantomime: Gaspard Deburau è stato uno dei più grandi [...] p. dell’Ottocento. 2. Lo stesso che pantomima; è forma adoperata soprattutto dai filologi classici, con riferimento alle rappresentazioni pantomimiche antiche. ...
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delta1
dèlta1 s. m. [dal gr. δέλτα (lat. delta), voce di origine semitica], invar. – Nome della quarta lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo δ, maiuscolo Δ), corrispondente [...] a destra (δ′) indica il numero 4, con apice in basso a sinistra (′δ) il numero 4000; secondo un uso che risale ai filologi alessandrini, il segno maiuscolo Δ indica il 4° libro dell’Iliade, il segno minuscolo δ il 4° dell’Odissea. In metallurgia ...
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nartece
nartèce s. m. [dal lat. narthex -ēcis, gr. νάρϑηξ -ηκος, che aveva i sign. 2 a e b]. – 1. In architettura, parte della basilica paleocristiana e bizantina riservata ai catecumeni e ai penitenti: [...] gli scolari. b. Scrigno, cassetta per contenere unguenti. In partic., recensione del n. (o della cassetta) fu detta dai filologi alessandrini la recensione aristotelica del testo dell’Iliade, che Alessandro Magno portava sempre con sé in un nartece ...
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phi
‹fi› s. m., raro f. – Nome della 21a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo ϕ, maiuscolo Φ), che in latino, nei prestiti dal greco, fu trascritta dapprima con p e [...] (ϕ′) indica il numero 500; con apice in basso a sinistra (′ϕ) il numero 500.000; secondo un uso che risale ai filologi alessandrini, si indica con Φ il 21° libro dell’Iliade, con ϕ il 21° dell’Odissea. Nella numerazione latina, il segno maiuscolo ...
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beta
bèta s. m. o f. [dal gr. βῆτα (lat. beta), der. di una parola fenicia che significava «casa»], invar. – Nome della seconda lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo [...] destra (β′) indica il numero 2, con un apice in basso a sinistra (′β) il numero 2000; secondo un uso che risale ai filologi alessandrini, il segno maiuscolo B indica il 2° libro dell’Iliade, il segno minuscolo β il 2° dell’Odissea. Per gli usi che ...
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Uno dei primi filologi romani (seconda metà del 2º sec. a. C.). Appartiene al movimento erudito e filologico sorto a Roma in seguito alle lezioni di Cratete di Mallo. Si dedicò, con Lelio Archelao, all'ordinamento, allo studio e al commento...
Titolo, oggi comunemente accettato dai filologi, di una lauda (1224 circa) di s. Francesco d'Assisi (1182-1226), scritta in lingua volgare umbra in lode al Signore per la perfezione e bellezza del creato. Il componimento ci è stato trasmesso...