ipse dixit
〈... dìksit〉 locuz. lat. (propr. «l’ha detto egli stesso»). – Formula latina con cui ci si richiama all’autorità indiscussa di qualcuno: usata dapprima dai pitagorici (gr. ἀυτός ἔϕα) nei confronti [...] , ripresa poi nel medioevo con riferimento ad Aristotele, negli ambienti ove egli era considerato come suprema autorità nella filosofia e nella scienza, oggi, in relazione al ripudio del principio di autorità, è assunta polemicamente come simbolo del ...
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ipseita
ipseità s. f. [dal lat. mediev., scolastico, ipseitas, der. di ipse «(sé) stesso»]. – In filosofia, genericam., principio che afferma l’identità dell’essere individuale con sé stesso, detto soprattutto [...] di esseri dotati di coscienza ...
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cardioaspirina
(cardio-aspirina), s. f. Nome commerciale dell’aspirina impiegata per la terapia e la prevenzione di patologie cardiocircolatorie. ◆ «L’Aspirina? Una manna, ne prendo una al giorno». Addirittura, [...] bene, un po’ per scaramanzia» [Clemente Mastella]. (Foglio, 7 febbraio 2001, p. 2) • [Giuseppe Fioroni] si fa tentare dalla filosofia e sceglie medicina: 110 e lode alla Cattolica e docenza al Gemelli, dove giura che tornerà a insegnare. Intanto si ...
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megalopsichia
megalopsichìa s. f. [dal gr. μεγαλοψυχία, comp. di μεγαλο- «megalo-» e ψυχή «anima»; è l’equivalente del lat. magnanimĭtas]. – In filosofia, termine usato da Aristotele (spec. in contrapp. [...] a micropsichia) per indicare la giusta valutazione delle proprie capacità, che consente l’esplicazione delle possibilità insite nella propria natura ...
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dialettofobia
s. f. Avversione nei confronti dei dialetti. ◆ «È terminata l’epoca in cui il nostro dialetto era considerato la marca del degrado e il simbolo dell’impossibilità di progredire la scala [...] sociale», spiega Giovanni Ruffino, preside della facoltà di Lettere e filosofia all’Università di Palermo. «Dopo una fase di “dialettofobia”, nata circa 25 anni fa con il fenomeno del pentitismo di [Tommaso] Buscetta e [Totuccio] Contorno, dalla ...
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cervellotico
cervellòtico agg. [der. di cervello] (pl. m. -ci). – Di persona, bizzarro, strambo, che opera a capriccio; più com. di cosa, arbitrario, fantastico, non rispondente a verità o non fondato [...] sulla ragione: idee c.; un racconto c.; una filosofia tra soggettiva ed empirica e tutta c. (Carducci). ◆ Avv. cervelloticaménte, in modo cervellotico, senza criterio: bisogna ragionare secondo la logica, e non cervelloticamente. ...
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megarico
megàrico agg. e s. m. [dal lat. Megarĭcus, gr. Μεγαρικός] (pl. m. -ci). – Della città greca di Mègara, megarese: le statue di marmo megariche. In partic., nella storia della filosofia, scuola [...] m., gruppo di pensatori i quali, seguendo l’indirizzo inaugurato dal filosofo Euclide di Megara (vissuto fra la seconda metà del sec. 5° e la prima del 4° a. C.), interpretano il «bene» socratico in senso eleatico, identificando il concetto del bene ...
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innatismo
s. m. [der. di innato]. – Nel linguaggio filos., dottrina gnoseologica, opposta all’empirismo e al sensismo, secondo cui determinate idee o principî conoscitivi sono presenti nella mente dell’uomo [...] di concetti come quelli di bene, utile e in genere quelli matematici, e presente in vario modo nella filosofia antica e medievale, viene sostenuta anche dai pensatori razionalistici dell’età moderna, che tendono però sempre più a riferirla ...
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quiddita
quiddità (ant. quidditate e quiditate) s. f. [dal lat. mediev. quìdditas -atis, der. di quid «che cosa»]. – Termine usato dalla filosofia scolastica per designare il carattere essenziale, il [...] quid, che fa essere una cosa quella che è: Fai come quei che la cosa per nome Apprende ben, ma la sua quiditate Veder non può se altri non la prome (Dante); l’Assoluto disgiunto dal relativo è la essenza ...
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quidditativo
(ant. quiditativo) agg. [der. di quiddità, quid(d)itate]. – Nella terminologia della filosofia scolastica, relativo alla quiddità, all’intima essenza di qualche cosa: differenze quidditative. ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e dell’area geografica in cui si collocavano,...