intenza
intènza s. f. [dal provenz. entensa], ant. – Intenzione, intendimento, volontà: la intenza D’odiar lo vile ed amar l’alto stato (Cino da Pistoia); E non sanza gran pianto accomiatossi, Perch’ubbidir [...] di Dio volea la i. (Pulci). Anche intenzione, nel sign. che questa parola ha nella filosofia scolastica, cioè concetto, nozione e sim.: Però i. d’argomento tene (Dante), cioè la Fede tiene, ha in sé, nozione e carattere di argomento. ...
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intenzionale
agg. [der. di intenzione]. – 1. Fatto o detto con intenzione, cioè consapevolmente e con deliberato proposito: la sua allusione era certo i.; errore i.; scusami, la spinta non è stata i.; [...] non perché esplicitamente voluto, ma perché in rapporto con un’azione volontaria. 2. ant. Nel linguaggio della filosofia scolastica, pertinente all’intenzione (detta anche specie intenzionale), cioè all’immagine o forma dell’oggetto conosciuto nel ...
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intenzionalita
intenzionalità s. f. [der. di intenzionale]. – Carattere di ciò che è intenzionale: sostenere, provare, negare l’i. di un fatto; i. di un reato. Nel linguaggio filos. il termine, usato [...] dapprima nella filosofia scolastica (lat. mediev. intentionalitas), si precisa successivamente nella fenomenologia di E. Husserl (ted. Intentionalität) come la caratteristica della coscienza che tende a qualcosa come a uno specifico oggetto. ...
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humus
〈ùmus〉 s. m. [dal lat. humus s. f. «suolo, terra, terreno»]. – 1. Complesso di sostanze organiche presenti nel suolo, di fondamentale importanza per la nutrizione dei vegetali, derivato dalla decomposizione [...] ecc. che promuovono, favoriscono o condizionano il sorgere di situazioni, fatti, manifestazioni e sim.: l’h. della filosofia moderna; l’h. di un movimento artistico d’avanguardia; i fermenti rivoluzionarî trovarono un h. propizio nel malcontento ...
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istante2
istante2 s. m. [dal lat. instans -antis, propr. neutro sostantivato del part. pres. di instare «stare sopra, incalzare» (v. instante)]. – Frazione minima di tempo, momento brevissimo, attimo [...] (definibile in filosofia come un punto che, nell’ambito dell’estensione temporale, è sprovvisto di durata, e coincide perciò con l’extratemporale «presente»): l’illusione durò un solo i.; non indugiò un i. a decidersi. Per estens., breve spazio di ...
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istanza
(ant. instanza o istànzia o instànzia) s. f. [dal lat. instantia «insistenza», der. di instare «stare sopra, insistere, incalzare»]. – 1. a. letter. Insistenza nel chiedere, nel pregare, e la [...] le i. di un partito, i varî livelli in cui esso è organizzato (un’i. di base, un’i. di vertice). 5. Nella filosofia scolastica, l’argomento con cui si insiste nel difendere una tesi da una sopraggiunta obiezione (cfr. Dante, Par. II, 94-95: Da questa ...
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fichtiano
〈fih’t-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al filosofo ted. Johann Gottlieb Fichte (1762-1814), e al suo pensiero: la filosofia f.; la concezione f. delo Stato; come sost., seguace delle dottrine [...] filosofiche di Fichte. ...
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contrario
contràrio agg. [dal lat. contrarius, propr. «che sta di fronte», der. di contra «contro»]. – 1. a. Opposto, contrastante: opinioni, qualità, idee c.; io sono di parere c.; questo atto sarebbe [...] il c.; fa proprio il c. di quello che dice; quei due fratelli sono l’uno il c. dell’altro. In filosofia, argomentazione dei c., argomentazione logica indicata anche con l’espressione parzialmente latina ragionamento «a contrario»: v. a contrario. 5 ...
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volonta
volontà (ant. volontade e volontate) s. f. [lat. voluntas -atis, dal tema vol- delle forme volo, volui di velle; v. volere2]. – 1. La facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare [...] , o mancare di v., essere privo di v., avere una v. debole, fiacca, incerta; il problema della v. nel pensiero filosofico antico e moderno; l’alta valutazione cristiana della v. (v. volontarismo); Lo maggior don che Dio ... Fesse creando ... Fu de ...
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neopirroniano
agg. e s. m. [comp. di neo- e pirroniano]. – Nella filosofia greca, detto delle dottrine e dei seguaci dell’ultimo scetticismo (chiamati anche scettici posteriori), che svolsero in forma [...] più radicale i motivi dell’antico scetticismo; come sost.: un n., i neopirroniani; il più famoso dei n. fu Sesto Empirico (2°-3° sec. d. C.) ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e dell’area geografica in cui si collocavano,...