pigro
agg. [dal lat. piger -gra -grum]. – 1. a. Di persona che, per natura, rifugge dalla fatica, dallo sforzo, dall’impegno fisico o intellettuale, e dall’azione in genere, o che agisce e opera con [...] p. passi dei buoi; o, anche, che induce a pigrizia: il p. inverno; i p. soffi dell’austro (Parini). 3. In filosofia, p. sofisma (o ragion pigra, o sofisma della p. ragione), equivalente ital. della locuzione lat. ignava ratio (gr. ἀργός λόγος), tipo ...
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coordinazione
coordinazióne s. f. [dal lat. tardo coordinatio -onis, der. di ordo -dĭnis «ordine», col pref. co-1]. – 1. a. L’azione, l’opera di coordinare, l’essere coordinato: c. dei mezzi per il conseguimento [...] , la direzione e la successione dei singoli movimenti elementari, garantisce l’effetto utile dell’atto motorio complesso. c. In filosofia, rapporto fra due o più concetti che, in una classificazione per ordine di generalità, si trovano allo stesso ...
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teoreta
teorèta s. m. e f. [tratto da teoresi] (pl. m. -i). – 1. non com. Studioso di filosofia teoretica. 2. Chi studia un problema scientifico su fondamenti e con metodi e fini esclusivamente teorici: [...] un t. di fisica delle particelle elementari, una t. di biologia ...
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teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in [...] sapere, o, viceversa, riferito ad attività limitate e circoscritte che si uniformano a regole generali: per es., in filosofia, con riferimento a esposizioni sistematiche basate su principî generali comunque postulati o dedotti: la t. kantiana della ...
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pergameno
pergamèno agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Pergamenus]. – 1. agg. Di Pèrgamo (lat. Pergămum, gr. Πέργαμον), antica città dell’Asia Minore, capitale del regno degli Attalidi e grande centro della [...] nella quale dominò la dottrina dell’anomalia e che ebbe per maestro Cratete di Mallo (2° sec. a. C.); una scuola di filosofia neoplatonica, fondata nel 4° sec. d. C. da Edesio di Cappadocia, allievo di Giamblico, che ebbe come tipico rappresentante l ...
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atomo
àtomo s. m. [dal lat. atŏmus, gr. ἄτομος «indivisibile», comp. di ἀ- priv. e tema di τέμνω «tagliare»]. – 1. a. Nella filosofia naturale dell’antichità, nell’àmbito delle dottrine della limitata [...] la componente ultima della materia, oggetto di varie ipotesi speculative elaborate originariamente da alcuni scienziati e filosofi (Giordano Bruno, Galileo, ecc.) in contrapp. alle dottrine scolastico-aristoteliche, poi da altri (Gassendi, Hartsoeker ...
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giusrealismo
s. m. [der. della locuz. lat. ius reale «diritto reale», sul modello di giusnaturalismo]. – Nella filosofia del diritto, orientamento di pensiero (denominato, più comunemente, realismo giuridico) [...] che raccoglie il complesso di tutte quelle teorie, anche molto diverse l’una dall’altra, che privilegiano l’effettività del diritto e la sua applicazione all’esistente (in termini, soprattutto, di comportamenti ...
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catalessi1
catalèssi1 (o catalessìa) s. f. [dal lat. tardo catalepsis, gr. κατάληψις, der. di καταλαμβάνω «prendere, afferrare»]. – 1. Nel linguaggio corrente, stato di morte apparente: cadere in catalessi. [...] b. C. ipnotica (o medianica), condizione di sospensione di tutte o quasi le funzioni organiche in cui si pongono a volontà alcuni individui (fachiri, yoghi, ecc.). 3. Nella filosofia stoica, l’atto conoscitivo con cui il pensiero apprende la realtà. ...
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filodossia
filodossìa (o filodoxìa) s. f. [dal gr. ϕιλοδοξία, comp. di ϕιλο- «filo-» e δόξα «opinione, apparenza»]. – Termine adoperato da Kant (ted. Philodoxie) per indicare la corruzione della filosofia, [...] il dilettantismo filosofico che si compiace di dibattere i problemi senza pervenire a conclusioni scientificamente valide. ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e dell’area geografica in cui si collocavano,...