catarsi
s. f. [dal gr. κάϑαρσις «purificazione», der. di καϑαίρω «purificare»]. – 1. Nella religione greca, nella filosofia pitagorica e in quella platonica, indicava sia il rito magico della purificazione, [...] inteso a mondare il corpo contaminato, sia la liberazione dell’anima dall’irrazionale. In partic., secondo Aristotele, la purificazione dalle passioni, indotta negli spettatori dalla tragedia. 2. Nella ...
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semiotica
semiòtica (meno com. semeiòtica) s. f. [dall’ingl. semiotic (o semiotics), che ha lo stesso etimo dell’ital. semeiotica]. – 1. In filosofia, dottrina dei segni e della conoscenza simbolica [...] in generale, strettamente legata alla gnoseologia. 2. Sinon. di semiologia, in quanto scienza dei segni (linguistici o altri): più in partic., la semiotica si propone come oggetto i modi dell’attività ...
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onnipotenza
onnipotènza s. f. [dal lat. tardo omnipotentia, der. di omnipŏtens «onnipotente»]. – Il fatto di essere onnipotente; è, in filosofia e teologia, attributo della divinità, e indica la sua [...] capacità di fare tutto ciò che non implica contraddizione in sé o rispetto agli altri attributi divini. Con usi estens. (cfr. onnipotente), grande potenza, potere che non conosce ostacoli: l’o. dello stato ...
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proprieta
proprietà (pop. propietà) s. f. [dal lat. propriĕtas -atis, der. di proprius «proprio»]. – 1. a. Qualità propria e particolare che un essere, un corpo, una sostanza (o anche una specie) ha [...] che valgono in tutto lo spazio su cui vengono considerate, e p. locali, che valgono soltanto in intorni di punti. c. In filosofia, è in genere sinon. di qualità, di predicato o di attributo, ma viene talora distinto da questi termini per indicare gli ...
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yin
‹i̯ìn› s. cin., usato in ital. al masch. – Nella cultura tradizionale e nella filosofia cinese, il principio fondamentale e femminile che, insieme con lo yang ‹i̯àṅ› (il principio maschile) costituisce [...] un binomio di termini indissolubili, opposti e complementari dalla cui combinazione e interazione procede la totalità del mondo; intesa come criterio di categorizzazione elementare della realtà, tale concezione ...
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trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un [...] certo ordine. In partic.: 1. In filosofia, nel linguaggio della scolastica, sono dichiarati nozioni t., attributi t., gli aspetti generali dell’ente in quanto ente, prima che lo si ponga in rapporto con i soggetti dei quali si predica. Con sign. ...
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trascendentalismo
s. m. [der. di trascendentale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che ponga a proprio fondamento l’idea del trascendentale, negli sviluppi che la teoria kantiana ha avuto nell’idealismo [...] del diverso modo in cui venga intesa, svolta o modificata l’idea kantiana del trascendentale. 2. Movimento poetico e filosofico nordamericano della prima metà del sec. 19°, sorto in contrapp. alla Chiesa unitariana e alla sua ortodossia, e fondato ...
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indefinito
agg. [dal lat. tardo indefinitus, comp. di in-2 e definitus, part. pass. di definire «definire»]. – 1. a. Non definito, detto di fatti o situazioni su cui non è stato dato un giudizio definitivo: [...] : idee vaghe e indefinite. Sostantivato con valore neutro: l’i. ha un suo potere suggestivo; come vero e proprio s. m., in filosofia, ciò a cui non si sa, e non si vuole, assegnare un preciso limite o confine, e in cui l’infinità decade quindi ...
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trascendentalista
s. m. e f. e agg. [der. di trascendentalismo] (pl. m. -i). – 1. In filosofia, rappresentante del trascendentalismo, filosofo che pone a fondamento della propria concezione l’idea del [...] trascendentale. 2. Nel pensiero filosofico-religioso e nella letteratura statunitense, esponente, rappresentante del movimento del trascendentalismo; anche come agg., nello stesso sign. di trascendentalistico. ...
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catastematico
catastemàtico agg. [dal gr. καταστηματικός «stabilito, sedato, statico», der. di καϑίστημι «stabilire, sedare»] (pl. m. -ci), raro. – Nel linguaggio filos., e in partic. nella terminologia [...] della filosofia epicurea, piacere c., piacere statico, consistente nella pura assenza di dolore e turbamento. ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e dell’area geografica in cui si collocavano,...