finalista
s. m. e f. e agg. [nel sign. 1, der. di finale agg.; nel sign. 2, der. di finale s. f.] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace del finalismo in filosofia e biologia. 2. s. m. e f. e agg. Negli [...] sport, e in altri generi di competizione, concorrente (individuo o squadra) ammesso alla gara finale dopo aver superato le varie eliminatorie; come agg.: gli atleti f.; le canzoni finaliste ...
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metempsicosi
metempsicòṡi s. f. [dal lat. tardo metempsychosis, gr. μετεμψύχωσις, comp. di μετα- «meta-» (per indicare trasferimento), ἐν- «dentro» e ψυχή «anima»]. – Credenza propria di alcune dottrine [...] dalla materia; originaria dell’antica India (dov’è nota con il nome sanscr. di saṃsāra), diffusa anche in altre religioni, in Occidente si trova nella religione mistica degli orfici, da cui passa, sebbene con alcune differenze, nella filosofia greca. ...
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apologetica
apologètica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. apologetico]. – L’arte, la metodologia e la scienza dell’apologia, spec. nella filosofia (anticam. fu parte della dialettica) e più ancora [...] nella religione. In partic., nella storia del cristianesimo, ogni intervento di dimostrazione (di ordine morale, scientifico, storico, ecc.) e difesa della fede, della sua origine, credibilità, autenticità ...
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terminismo
s. m. [der. di termine, nel sign. 5 a]. – In filosofia, una delle forme del nominalismo della tarda scolastica, in partic. quello di Guglielmo d’Occam (1a metà del sec. 14°), secondo cui gli [...] universali non esistono nella realtà (a differenza di ciò che asseriva la concezione platonico-realistica), ma neppure sono semplici parole (flatus vocis), essendo invece più propriam. «termini», cioè ...
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supposizione
suppoṡizióne s. f. [dal lat. suppositio -onis, der. di supponĕre «supporre», part. pass. supposĭtus]. – 1. a. Il fatto di supporre, di fare congetture e ipotesi; in senso concr. e più com., [...] ricerca, in base alle relazioni fra i termini costitutivi, le proprietà di significazione e le condizioni di verità delle proposizioni. In filosofia, sinon., più raro e generico, di ipotesi. 2. a. Il fatto di fare apparire come vera una cosa che non ...
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aporema
aporèma s. m. [dal lat. tardo aporema, gr. ἀπόρημα «questione controversa», der. di ἀπορέω «essere incerto»] (pl. -i). – In filosofia, tipo d’argomentazione che mira a dimostrare l’eguale valore [...] di due conclusioni tra loro contraddittorie ...
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aporetico
aporètico agg. e s. m. [dal gr. ἀπορητικός, der. di ἀπορέω «essere incerto»] (pl. m. -ci). – 1. In filosofia, sinon. di scettico; è propriam. uno degli appellativi con cui furono chiamati i [...] discepoli di Pirrone, in corrispondenza allo stadio finale della loro ricerca del sapere. 2. Più genericam., come agg., che presenta aporia: momento, nodo a.; una situazione a.; rilevare gli esiti a. di un sistema filosofico. ...
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aporia
aporìa s. f. [dal gr. ἀπορία «difficoltà, incertezza», der. di ἀπορέω «essere incerto»]. – In filosofia, difficoltà di fronte alla quale viene a trovarsi il pensiero nella sua ricerca, sia che [...] di tale difficoltà si ritenga raggiungibile la soluzione sia che essa appaia intrinseca alla natura stessa della cosa e quindi ineliminabile: le a. eleatiche; la discussione aristotelica delle a. del concetto ...
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categorico
categòrico agg. [dal lat. tardo categorĭcus, gr. κατηγορικός] (pl. m. -ci). – 1. Di categoria, relativo a categorie nel sign. filosofico; il termine, che in Aristotele significava semplicem. [...] «affermativo», ha assunto nella filosofia moderna, soprattutto in Kant, il significato di «non limitato da condizioni», riferito sia a proposizioni contenenti un’asserzione (giudizio c.), sia, per analogia, a una morale assoluta, non subordinata cioè ...
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categorumeno
categorùmeno s. m. [dal gr. κατηγορούμενον «predicato», part. passato neutro di κατηγορέω «affermare, asserire»]. – In filosofia, ciascuno dei cinque predicabili delle categorie (predicati [...] dei predicati) che Aristotele distinse accanto alle categorie stesse; e cioè genere, specie, differenza, proprio, accidente ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e dell’area geografica in cui si collocavano,...