paradigma
s. m. [dal lat. tardo paradigma, gr. παράδειγμα, der. di παραδείκνυμι «mostrare, presentare, confrontare», comp. di παρα- «para-2» e δείκνυμι «mostrare»] (pl. -i). – 1. Esempio, modello. In [...] uno meno noto o del tutto ignoto. Con altro sign., il termine è stato recentemente introdotto nella sociologia e filosofia della scienza per indicare quel complesso di regole metodologiche, modelli esplicativi, criterî di soluzione di problemi che ...
Leggi Tutto
compendio
compèndio s. m. [dal lat. compendium, der. di pendĕre «pesare», propr. «risparmio» di denaro, e quindi anche di tempo in un lavoro]. – 1. a. Riassunto, esposizione sommaria, sintesi; come titolo [...] , sia un breve e succinto trattato di qualsiasi scienza: fare, scrivere un c.; c. di istituzioni di diritto civile; c. di filosofia morale; c. di storia. b. Locuz. avv. in compendio, in breve, in succinto, limitandosi ai fatti o argomenti di maggiore ...
Leggi Tutto
prosecutore
prosecutóre s. m. (f. -trice) [der. di proseguire, formato su prosecuzione; il lat. tardo prosecutor -oris aveva solo il sign. di «accompagnatore»]. – Chi prosegue, cioè continua un’opera, [...] un’attività, o sviluppa un’idea, una teoria e sim.: la filosofia cartesiana, quella cioè di Cartesio e dei suoi p. (B. Croce). ...
Leggi Tutto
indicare
v. tr. [dal lat. indicare, intens. di indicĕre: v. indire] (io ìndico, tu ìndichi, ecc.). – 1. Mostrare col dito, con un cenno qualsiasi, o con parole: gli indicò la porta; il maestro indicava [...] Di parole, significare, esprimere un determinato concetto, essere il nome di un dato oggetto: il termine «inconoscibile» indica, in filosofia, tutto ciò che la mente dell’uomo non può conoscere. c. Suggerire la persona adatta a un’occorrenza, o dare ...
Leggi Tutto
stadio
stàdio s. m. [dal lat. stadium, gr. στάδιον]. – 1. a. Unità di misura di lunghezza in uso presso i Greci antichi, pari a 600 piedi; nel sistema attico era uguale a circa 177,60 m, nell’alessandrino [...] lotta, pugilato, pancrazio, ecc., così detto perché la pista era lunga 600 piedi, cioè appunto uno stadio. Nella filosofia greca, argomento dello s., uno degli argomenti formulati da Zenone contro l’esistenza del moto: confrontando il movimento di ...
Leggi Tutto
intrinseco
intrìnseco (ant. intrìnsico) agg. [dal lat. intrinsĕcus, avv., «all’interno», comp. di *intrim (affine a intra «dentro») e sĕcus (v. estrinseco)] (pl. m. -ci, ant. o volg. -chi). – 1. Che [...] ), e le cui contrazioni ne modificano la forma oppure determinano variazioni dei rapporti reciproci di sue parti. b. In filosofia: principio i. (o causa i.), quello che agisce dall’interno dell’essere (per es., la spontaneità) o contribuisce alla ...
Leggi Tutto
indifferente
indifferènte agg. [dal lat. indiffĕrens -entis, comp. di in-2 e part. pres. di differre «differire» (v. differente); voce coniata da Cicerone per calco del gr. ἀδιάϕορος]. – 1. ant. Non [...] sasso, perché impietrito quasi dal dolore; di natura E d’arme e di sembianza indifferenti (T. Tasso). 2. a. Nella filosofia cinico-stoica, di cosa per sé né buona né cattiva, né desiderabile né indesiderabile (es.: per gli stoici le ricchezze erano ...
Leggi Tutto
indifferentismo
s. m. [der. di indifferente]. – 1. In filosofia, denominazione generica di concezione (etica o gnoseologica) che si basa sul principio dell’indifferenza. 2. Nell’uso moderno, l’atteggiamento [...] teorico e pratico di chi non prende posizione, nel campo religioso, politico, sociale, tra opposte convinzioni o tendenze ...
Leggi Tutto
indifferenza
indifferènza s. f. [dal lat. indifferentia, der. di indiffĕrens «indifferente»]. – 1. In filosofia, stato tranquillo dell’animo che, di fronte a un oggetto, non prova per esso desiderio [...] né repulsione; o che, di fronte all’esigenza di una decisione volontaria, non propende più per l’uno che per l’altro termine di un’alternativa. Nell’ascetica, è lo stato (necessario al conseguimento della ...
Leggi Tutto
portentoso
portentóso agg. [dal lat. portentosus, der. di portentum «portento»]. – 1. a. Che ha natura o carattere di portento, che costituisce un portento (anche nel senso lat. originario, di presagio [...] di portento: in tutto questo c’è qualcosa di p.; una impresa, una realizzazione tecnica che ha del portentoso. In filosofia della religione, il termine è stato usato per indicare ciò che nel sentimento del divino vi è di inaspettato, di sconcertante ...
Leggi Tutto
Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e dell’area geografica in cui si collocavano,...