indiscernibile
indiscernìbile agg. [der. di discernere, col pref. in-2], letter. – Che non si può discernere, cioè percepire o distinguere: colori, forme i. all’occhio; suoni i. all’orecchio; differenze [...] minime e i. con la mente. Come s. m., in filosofia, principio dell’identità degli i., quel principio logico che, basandosi sul concetto dell’impossibilità dell’esistenza di più realtà individuali assolutamente uguali tra loro (perché in tal caso esse ...
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complutense
complutènse agg. [dal lat. Complutensis, der. di Complutum, nome della città romana che corrisponde all’odierna Alcalá de Henares]. – Della città spagnola di Alcalá de Henares sul fiume Henares: [...] filosofi c., professori di filosofia del collegio di S. Cirillo di Alcalá, carmelitani scalzi, autori di un corso di disputazioni in senso tomista su Aristotele; Bibbia c., la prima Bibbia poliglotta stampata ad Alcalá tra il 1514 e il 1517. ...
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sussistere
sussìstere v. intr. [dal lat. subsistĕre «fermarsi, resistere» (comp. di sub- e sistĕre «fermarsi, essere posto»)] (aus. essere). – Avere un’esistenza effettiva e attuale; è verbo usato, oltre [...] che in filosofia (cfr. sussistenza, n. 1), nel linguaggio burocr. o elevato, anche come semplice equivalente di esistere, in determinate frasi per dare maggior forza e solennità all’espressione: non sussiste l’ipotesi di reato; non sussistono più i ...
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dove
dóve avv. [lat. de ŭbi; v. ove] (radd. sint.). – Serve a domandare o a determinare un luogo. Introduce in genere prop. interrogative dirette o indirette, oppure prop. relative, unendosi con verbi [...] e il quando; ogni d., ogni luogo: Chiaro mi fu allor come ogne dove In cielo è paradiso (Dante); in ogni d., in ogni luogo; per ogni d., per ogni luogo, dappertutto. Nella filosofia aristotelica, il dove (gr. τὸ ποῦ) indica la categoria dello spazio. ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata [...] : l’i. del bene, del male, del bello; l’i. di Dio; l’i. dei primi principî; l’i. estetica; nella filosofia kantiana, i. sensibile, percezione passiva, ma immediata, dell’oggetto da parte di un essere finito, in contrapp. all’i. intellettuale, propria ...
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schellinghiano
〈šelin-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Friedrich Wilhelm Joseph Schelling (1775-1854), e al suo pensiero: la filosofia sch.; la concezione sch. della natura; anche come sost., seguace [...] delle dottrine filosofiche di Schelling. ...
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intuizionista
s. m. e f. e agg. [der. di intuizionismo] (pl. m. -i). – Sostenitore o seguace dell’intuizionismo. Come agg., relativo all’intuizionismo, spec. con riferimento alla filosofia della matematica: [...] teoria i., matematica i.; logica i., quella fondata sui principî dell’intuizionismo, e quindi sull’uso di concetti matematici primitivi, cioè di tipo intuitivo e costruttivo (come la serie dei numeri naturali), ...
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schematismo
s. m. [der. di schema, sul modello del gr. σχηματισμός, lat. schematismus «espressione figurata»]. – 1. L’essere schematico; il procedere, lo svolgersi, il comportarsi secondo schemi troppo [...] .; mi pare che a questo proposito gli studî più recenti si induriscano in un eccessivo schematismo (Longhi). 2. Nella filosofia kantiana, s. trascendentale o s. dei concetti puri dell’intelletto, espressioni con cui viene indicato l’uso da parte dell ...
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appercezione
appercezióne s. f. [dal fr. aperception, der. di apercevoir «percepire» (che a sua volta è der. di percevoir, dal lat. percipĕre «percepire»)]. – In filosofia, termine introdotto da Leibniz [...] per indicare la percezione di una percezione, cioè l’atto riflessivo attraverso cui l’uomo (del quale tale atto è proprio) diviene consapevole delle sue percezioni, che di per sé possono anche rimanere ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e dell’area geografica in cui si collocavano,...