linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa [...] individuazione dei processi del l., come oggetto di studio anatomo-clinico, in fisiologia e in patologia. Filosofia del l., la riflessione filosofica sull’insieme delle teorie concernenti la natura, la struttura e le funzioni dei segni linguistici (e ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino [...] voluto; oggetto che serve a più usi, a tutti gli usi; ne ho fatta una copia per mio u. personale; storia della filosofia a uso dei licei, edizioni di classici a uso dell’infanzia, compilate con criterî tali da rendere adatte le opere per gli studenti ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa [...] : teoria del diritto ottocentesca (ma di radice hobbesiana), e comunque priva di specifici rapporti con il positivismo filosofico e con il positivismo logico, che, in opposizione al giusnaturalismo, rescinde ogni rapporto di principio del diritto ...
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razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, [...] di un r. dogmatico; teorie, opere di un r. eccessivo o che peccano di razionalismo. 2. In partic.: a. In filosofia, in senso generale, corrente, sistema o atteggiamento che considera la realtà retta da un principio razionale (l’idea, la necessità ...
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positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come [...] , l’effettuale, il concreto); scienze p., quelle basate essenzialmente sull’esperienza; come sinon. di positivistico, in alcune locuz.: filosofia p., il positivismo (nel sign. 1 del termine); metodo p. (di ricerca); scuola p.; corrente p.; scuola p ...
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fisica
fìṡica s. f. [dal lat. physĭca, gr. ϕυσική, propr. femm. sostantivato dell’agg. lat. physĭcus, gr. ϕυσικός «fisico»]. – 1. Scienza rivolta a fornire una descrizione razionale di quelli tra i fenomeni [...] f., conseguire la laurea in fisica. In origine, il termine indicava la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, chiamata ancora oggi in alcune lingue filosofia naturale o della natura. 2. Con determinazioni partic., indica speciali sezioni ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche [...] giusto s. di noi medesimi, dobbiamo supporre che quest’opera non possa esser letta se non da ignoranti (Manzoni). e. Nella filosofia rosminiana, s. fondamentale, coscienza uniforme e costante che l’io ha di sé e del suo sussistere corporeo, di cui le ...
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fisico
fìṡico agg. e s. m. [dal lat. physĭcus, agg. e sost., gr. ϕυσικός, der. di ϕύσις «natura»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Attinente alla natura o alla scienza dei fenomeni naturali: leggi f., ricerche [...] nel fisico e nel morale. c. non com. Reale, tangibile: la f. e reale autorità delle leggi (Beccaria). d. In filosofia, argomento f. dell’esistenza di Dio, quello che, pur deducendo l’esistenza di Dio dalla costituzione della natura, non considera la ...
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razio-vitalismo
ràzio-vitalismo s. m. [dallo spagn. racio-vitalismo]. – Termine con cui è chiamata la filosofia di J. Ortega y Gasset (1883-1955), quale dottrina della «ragione vitale» (spagn. razón [...] vital), tendente a unire i due momenti della «ragione» e della «vita» ...
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affezione
affezióne s. f. [dal lat. affectio -onis, der. di afficĕre «impressionare», part. pass. affectus]. – 1. a. letter. In senso generico, ogni fenomeno passivo della coscienza: in quel momento, [...] udire Che l’affezion del vel Costanza tenne (Dante). 2. Malattia, in genere: a. cardiaca, polmonare. 3. In filosofia, è termine talora usato come equivalente di modificazione, o qualità, o modo. ◆ Dim. affezioncèlla, breve o leggera affezione ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e dell’area geografica in cui si collocavano,...