positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come [...] , l’effettuale, il concreto); scienze p., quelle basate essenzialmente sull’esperienza; come sinon. di positivistico, in alcune locuz.: filosofia p., il positivismo (nel sign. 1 del termine); metodo p. (di ricerca); scuola p.; corrente p.; scuola p ...
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fisica
fìṡica s. f. [dal lat. physĭca, gr. ϕυσική, propr. femm. sostantivato dell’agg. lat. physĭcus, gr. ϕυσικός «fisico»]. – 1. Scienza rivolta a fornire una descrizione razionale di quelli tra i fenomeni [...] f., conseguire la laurea in fisica. In origine, il termine indicava la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, chiamata ancora oggi in alcune lingue filosofia naturale o della natura. 2. Con determinazioni partic., indica speciali sezioni ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche [...] giusto s. di noi medesimi, dobbiamo supporre che quest’opera non possa esser letta se non da ignoranti (Manzoni). e. Nella filosofia rosminiana, s. fondamentale, coscienza uniforme e costante che l’io ha di sé e del suo sussistere corporeo, di cui le ...
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fisico
fìṡico agg. e s. m. [dal lat. physĭcus, agg. e sost., gr. ϕυσικός, der. di ϕύσις «natura»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Attinente alla natura o alla scienza dei fenomeni naturali: leggi f., ricerche [...] nel fisico e nel morale. c. non com. Reale, tangibile: la f. e reale autorità delle leggi (Beccaria). d. In filosofia, argomento f. dell’esistenza di Dio, quello che, pur deducendo l’esistenza di Dio dalla costituzione della natura, non considera la ...
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razio-vitalismo
ràzio-vitalismo s. m. [dallo spagn. racio-vitalismo]. – Termine con cui è chiamata la filosofia di J. Ortega y Gasset (1883-1955), quale dottrina della «ragione vitale» (spagn. razón [...] vital), tendente a unire i due momenti della «ragione» e della «vita» ...
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affezione
affezióne s. f. [dal lat. affectio -onis, der. di afficĕre «impressionare», part. pass. affectus]. – 1. a. letter. In senso generico, ogni fenomeno passivo della coscienza: in quel momento, [...] udire Che l’affezion del vel Costanza tenne (Dante). 2. Malattia, in genere: a. cardiaca, polmonare. 3. In filosofia, è termine talora usato come equivalente di modificazione, o qualità, o modo. ◆ Dim. affezioncèlla, breve o leggera affezione ...
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occidentalocentrico
agg. Considerazione del mondo occidentale come centro degli interessi e degli equilibri mondiali. ◆ Sulla scorta di [Friedrich] Nietzsche, [Michel] Foucault, confrontandosi un ricco [...] apparato di riferimenti, dunque [Andrea] Cozzo demolisce i presupposti occidentalocentrici della stessa filosofia della scienza («è mistificatoria la stessa pretesa della scienza di reggersi, per così dire, su se stessa»), mette in dubbio la pretesa ...
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agente di prossimita
agente di prossimità loc. s.le m. e f. Agente di polizia locale incaricato della sorveglianza di un quartiere urbano, con il compito di stabilire un contatto diretto con i cittadini. [...] si è parlato pure di coordinamento e di nuove modalità per la presenza delle forze di polizia sul territorio». La filosofia, comunque, è quella dell’«agente di prossimità»: sempre lo stesso che, partendo dalla singola scuola, è destinato a prendere ...
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occamismo
s. m. – Dottrina filosofico-teologica elaborata da Guglielmo di Occam (sec. 14°) e dai suoi seguaci, caratterizzata dalla posizione critica nei confronti della fisica e della metafisica aristotelica; [...] fede, la teologia perde ogni possibilità di presentarsi come disciplina scientifica e di utilizzare le strutture della filosofia aristotelica; netta è altresì l’autonomia dell’organizzazione politica dello Stato rispetto alla Chiesa, che come insieme ...
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occasionale
occaṡionale agg. [der. di occasione]. – 1. Che offre occasione, motivo, talora anche pretesto, a qualche cosa; in partic., causa o., fatto che produce un evento, un fenomeno, non direttamente, [...] la causa o. della prima guerra mondiale; il licenziamento dei due operai è stato solo la causa o. dello sciopero. In filosofia, causa o., l’elemento concomitante e favorevole, ma non sufficiente per sé solo, al verificarsi di un dato effetto. 2. Che ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e dell’area geografica in cui si collocavano,...