significanza
s. f. [der. di significare; nel sign. 2, dall’ingl. significance]. – 1. ant. a. Significato. b. Segno, indizio: alcun segnale che gl’iddii avessero mandato in s. della salute di Biancofiore [...] (Boccaccio). 2. In filosofia della scienza, proprietà di una proposizione di essere dotata di significato, ossia di essere significante; il termine è usato soprattutto (nell’ambito dell’empirismo logico) nella locuz. criterio di s. empirica, inteso ...
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significato
s. m. [dal lat. significatus -us «senso, indizio», der. di significare «significare»]. – 1. Termine variamente inteso nella filosofia antica e moderna (e variamente definito nelle relative [...] teorizzazioni), che nella interpretazione più generale e comune indica il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici, ecc.): non sapere il s. di una ...
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marxismo
s. m. [dal nome di Karl Marx]. – 1. Il pensiero e l’opera del filosofo e storico dell’economia ted. Karl Marx (1818-1883) che, muovendo dalla revisione della filosofia idealistica e, successivamente, [...] comunismo sotto la spinta dei conflitti di classe. 2. L’insieme degli studî, delle interpretazioni, nonché le diverse concezioni filosofiche e politiche suscitate dal pensiero e dall’opera di K. Marx e di F. Engels; soprattutto nella pubblicistica il ...
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epicureo
epicurèo agg. e s. m. [dal lat. Epicurēus, gr. ᾿Επικούρειος, dal nome di Epicuro]. – 1. In senso proprio, di Epicuro e della sua scuola: filosofia, dottrina e.; come s. m., seguace di Epicuro: [...] le concezioni etiche degli epicurei. 2. Con uso estens., e per lo più come sost., chi si dedica solo al godimento dei beni materiali e considera fine della vita la soddisfazione dei piaceri: è un e. (anche ...
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a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, [...] affermazioni, giudizî non ricavati dall’esperienza ma formulati dalla ragione, deducendo dai principî le conseguenze, dagli universali i particolari, dalle cause gli effetti: dimostrare o dimostrazione ...
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perseita
perseità s. f. [dal lat. mediev. perseitas -atis, der. della locuz. per se «per sé»]. – Termine della filosofia scolastica, designante la natura di ciò che sussiste «per sé» (lat. per se, che [...] traduce l’aristotelico καϑ᾿αὑτό), cioè in virtù della sua sostanza, indipendentemente da altro ...
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fabulazione
fabulazióne s. f. [dal fr. fabulation, der. del lat. fabulari «raccontare favole»]. – In psicologia, presentazione come reale di un racconto immaginario, spesso verosimile, senza consapevolezza [...] di ingannare; frequente e normale nei bambini piccoli, assume forma patologica nelle persone affette da mitomania. Nella filosofia di H. Bergson (1859-1941), tendenza religiosa dell’uomo a creare miti e raffigurazioni fantastiche per proteggersi ...
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concettualismo
s. m. [der. di concettuale]. – In filosofia, dottrina della scolastica che considera l’universale come ciò che può essere predicato di più cose, ma in quanto concetto, in opposizione sia [...] al realismo che considera gli universali come le sole verità, sia al nominalismo che intende i concetti di genere e specie come puri nomi ...
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autarchia1
autarchìa1 (non com. autarcìa) s. f. [dal gr. αὐτάρκεια «autosufficienza», comp. di αὐτός «stesso» e ἀρκέω «bastare»]. – 1. Nella filosofia antica, soprattutto in quella cinica e stoica, la [...] condizione di autosufficienza del saggio, per il quale la virtù, e quindi la felicità, consiste nel «bastare a sé stessi» fin quasi ad annullare il bisogno delle cose del mondo. 2. In economia politica, ...
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testabile
testàbile agg. [der. di testare1 nel sign. 1 e di testare2 nel sign. 2, sul modello dell’ingl. testable]. – 1. In diritto civile, che può costituire oggetto di testamento (sinon. di disponibile): [...] quota testabile. 2. Nella filosofia della scienza e nella metodologia contemporanee, che può essere sottoposto a verifica sperimentale: proposizione, enunciato testabile. ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e dell’area geografica in cui si collocavano,...