simposio
simpòṡio s. m. [dal lat. symposium, gr. συμπόσιον, comp. di σύν «con» e πόσις «bevanda», da uno dei temi di πίνω «bere»]. – 1. La seconda parte del banchetto presso gli antichi Greci e Romani, [...] Con iniziale maiuscola, Simposio, titolo di un dialogo di Platone in cui il banchetto costituisce l’ambiente della discussione filosofica; tale dialogo ha fornito il modello ad altre opere (dallo stesso titolo o con titoli analoghi) della letteratura ...
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costruttivismo
s. m. [der. di costruttivo, esemplato, nel sign. 1, sul russo konstruktivizm, e nel sign. 2 sul ted. Konstruktivismus]. – 1. Movimento artistico d’avanguardia che si sviluppò in Russia [...] – e nella letteratura, in cui riprese i motivi del futurismo esaltando in poesia la ricostruzione socialista. 2. In filosofia, indirizzo di pensiero sviluppatosi in Germania e noto in partic. per la sua impostazione epistemologica, che considera le ...
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architettonico
architettònico agg. [dal lat. architectonĭcus, gr. ἀρχιτεκτονικός, der. di ἀρχιτέκτων «architetto»] (pl. m. -ci). – 1. Dell’architettura, che concerne l’architettura: disegno a.; elemento [...] a.; costruzione a.; ordini a. (v. ordine, n. 4 e). Estens., armonico, ben equilibrato: linee architettoniche. 2. Nella filosofia aristotelica, di scienza che determina il fine e le norme di altra scienza subordinata (per es. la politica è ...
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normativo
agg. [dal fr. normatif, der. di norme «norma»]. – 1. a. Che stabilisce, o ha per fine di stabilire, norme, che mira ad assoggettare a regole (di comportamento, d’azione, di procedura, ecc.) [...] (diversa dalla concezione istituzionale del diritto, che attribuisce all’ordinamento giuridico il carattere di istituzione). 2. In filosofia, che concerne una norma o determinate norme; in partic., scienze n., quelle scienze dello spirito, come per ...
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materiare
v. tr. [tratto da materiato] (io matèrio, ecc.), letter. – Dare consistenza materiale e concretezza a qualche cosa: m. un oggetto nel ferro; più spesso costruito con la prep. di: credeva trovarsi [...] le appartenessero come se ella le avesse materiate della sua propria sostanza (D’Annunzio); come intr. pron., per lo più in senso fig., assumere un determinato contenuto: la sua filosofia si materiò di paura, di ignoranza e di obbedienza (Papini). ...
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agiato
agg. [part. pass. di agiare; in alcune accezioni, sentito come der. di agio]. – 1. Che vive comodamente, che gode di un certo benessere economico: un uomo a.; famiglia a. o di condizione agiata. [...] , in condizioni di benessere: famiglia che vive agiatamente; letter., ad agio, comodamente: per grande che sia la potenza della filosofia, non mi assicuro che ella sia grande tanto, da persuadere alla Terra di darsi a correre, in cambio di stare a ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] la tradizione; la Chiesa, i concilî e il papa; i Padri e i teologi), e l. teologici improprî (la ragione umana, la filosofia, la storia). 7. Luogo di monte, o semplicem. luogo: nome con cui furono indicate dal medioevo in poi le varie quote o azioni ...
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mathesis
‹màteṡis› s. f. [traslitt. del gr. μάϑησις, dal tema μαϑ- di μανϑάνω «imparare»]. – Termine che significa propriam. «apprendimento, conoscenza», adottato nel linguaggio filosofico e matematico [...] con il sign. di «scienza matematica», soprattutto nella locuz. mathesis universalis, assunta a indicare nella filosofia moderna, e in partic. nel razionalismo di Cartesio e di Leibniz, il concetto (o piuttosto il progetto) di una scienza matematica ...
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immediatezza
immediatézza s. f. [der. di immediato]. – Il modo, la condizione di ciò che è immediato: i. di un atto, di una successione, di una conseguenza; con i., subito, senza indugiare, senza por [...] tempo in mezzo. In filosofia, con accezione generica, il carattere per cui una realtà o una conoscenza esiste o si presenta al pensiero senza esser necessariamente preceduta, idealmente o cronologicamente, da un’altra realtà o conoscenza, che debba ...
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immediato
agg. [dal lat. tardo immediatus (comp. di in-2 e mediatus «mediato1»), che taduce il gr. ἄμεσος]. – Che non ha nulla interposto, detto di persone o di cose che si succedano nel tempo, nello [...] , senza intervallo di tempo: guarigione i.; pagamento i.; le nuove disposizioni entrano in vigore con decorrenza immediata. In filosofia, detto di ciò che per esistere o risultare al pensiero non ha bisogno di altro che debba mediarlo: inferenza ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e dell’area geografica in cui si collocavano,...