cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto [...] che alle c. in sé. Come termine della filosofia, cosa, pur nella sua indeterminatezza, indica l’essere denti; ecc. In quanto venga in considerazione come possibile oggetto di diritto, equivale a bene in senso giuridico, ma con senso più oggettivo ...
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formalista
s. m. e f. [der. di formale, sull’esempio del fr. formaliste] (pl. m. -i). – 1. Chi si attiene con troppo rigore alla forma, alle formalità (o più genericam. alle convenzioni, alle apparenze [...] f.; quanto sono f. questi funzionarî!; più genericam.: non sono un f., e guardo più alle intenzioni che ai modi e alle parole. 2. Fautore, seguace, esponente del formalismo, in arte, letteratura, critica estetica, o in filosofia, diritto, matematica. ...
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sinologia
sinologìa s. f. [comp. di sino- e -logia]. – Disciplina scientifica e letteraria che si occupa dello studio della lingua, della letteratura, della storia, della religione, della filosofia, [...] del diritto e delle antichità cinesi. ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una [...] diretto, in quanto si ritenga abbia interesse o diritto a conoscerne il contenuto; la lettera viene in In partic., teoria della c. (detta anche gnoseologia), ramo della filosofia che indaga sui valori e i limiti della facoltà di conoscere. ...
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imperativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo imperativus, der. di imperare «comandare»]. – 1. agg. In genere, che contiene o esprime comando: frase i.; parlare, rivolgersi in tono i.; mandato i., in diritto [...] , la 2a sing. e la 2a plur. (scrivi, scrivete); per le altre persone, è supplito dalle forme del presente congiuntivo. 2. s. m. Nel linguaggio filosofico, proposizione che formula un comando o una norma d’azione, che l’uomo impone a sé stesso; nella ...
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avventizio
avventìzio (ant. avventìccio o avvenitìzio o avvenitìccio) agg. [dal lat. adventicius, der. di advenire «arrivare»]. – 1. Venuto da fuori: gente a.; la borghesia più piccola e l’avventizia [...] Machiavelli). In partic.: peculio a., in diritto romano, quel complesso di beni (bona adventicia o peculium adventicium) che il filius familias acquistava per eredità o per donazione; nella filosofia cartesiana, idee a. (in contrapposizione alle idee ...
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escluso
escluṡo agg. [part. pass. di escludere]. – Lasciato fuori, cioè non ammesso (in un gruppo, in una serie, ecc.), non riconosciuto o accettato, e sim. (v. escludere): essere e. dal sorteggio, dai [...] concorsi; ritenersi e. a torto dalla partecipazione a un diritto; è esclusa un’ipotesi simile; con valore neutro, nelle frasi è escluso gli e. dal sorteggio presenteranno ricorso. In filosofia, principio del terzo escluso, principio fondamentale della ...
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insegnare
v. tr. [lat. *insĭgnare, propr. «imprimere segni (nella mente)», der. di signum «segno», col pref. in-1] (io inségno, ... noi insegniamo, voi insegnate, e nel cong. insegniamo, insegniate). [...] : i. a leggere, a scrivere, a suonare uno strumento; i. una lingua, i. materie letterarie, latino, filosofia, storia, chimica, diritto, patologia generale, disegno, meccanica (in queste frasi significa più spesso «essere insegnante di ...»); i. la ...
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disputare
v. intr. e tr. [dal lat. disputare, comp. di dis-1 e putare «calcolare, pensare»] (io dìsputo, ant. dispùto, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Discutere insieme con altri, opponendo il proprio [...] contrasto di giudizî e diversità d’interpretazioni: d. di filosofia, di politica, di letteratura; d. sull’immortalità dell’ negare, cercar di togliere: d. il passo, d. un diritto; con valore reciproco, contendersi una cosa: disputarsi il titolo di ...
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estensione
estensióne s. f. [dal lat. extensio -onis, der. di extendĕre «estendere», part. pass. extensus]. – 1. a. L’azione e il risultato dell’estendere, in senso proprio e fig.: e. di un corpo elastico; [...] e. di un diritto, di una concessione, ecc.; dare e. a un’industria, a un commercio. b. In fisiologia, indica movimenti diversi secondo l’Impero romano aveva grande estensione. Nella filosofia cartesiana, è l’attributo essenziale della sostanza ...
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diritto, filosofia del
Disciplina che indaga la complessa fenomenologia dell’esperienza giuridica, ricercandone il senso profondo attraverso una riflessione sul fondamento del diritto e dell’idea di giustizia ( ➔), sulla natura della legge,...
Filosofo italiano del diritto (Lecce 1877 - Firenze 1970); prof. dapprima di istituzioni di diritto romano, poi (1928-53) di filosofia del diritto nell'univ. di Firenze, si è occupato di diritto romano, di sociologia, di filosofia del diritto...