sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche [...] letta se non da ignoranti (Manzoni). e. Nella filosofia rosminiana, s. fondamentale, coscienza uniforme e costante che . Talora anche di sensazioni tra fisiche e psichiche provocate da cause morali o organiche: provare un s. di schifo, di ribrezzo, di ...
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fisico
fìṡico agg. e s. m. [dal lat. physĭcus, agg. e sost., gr. ϕυσικός, der. di ϕύσις «natura»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Attinente alla natura o alla scienza dei fenomeni naturali: leggi f., ricerche [...] diverse. b. Relativo al corpo umano (talvolta in opposizione a morale): forza f.; robustezza, prestanza f.; curare la salute f., e nel morale. c. non com. Reale, tangibile: la f. e reale autorità delle leggi (Beccaria). d. In filosofia, argomento f ...
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eubiosia
eubiosìa s. f. Vita serena e tranquilla, nel rispetto della dignità del malato terminale. ◆ L’Ant si occupa di assistere a domicilio e gratuitamente i malati di tumore, fornendo aiuti specialistici [...] , Bologna, p. V) • Nata a Bologna nel 1978, compie 25 anni la Fondazione Ant Italia, che basa la sua filosofiamorale sull’eubiosia, ossia l’insieme di qualità che conferiscono dignità alla vita. (Minnie Luongo, Corriere della sera, 11 luglio 2003 ...
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vacanza
s. f. [dal lat. vacantia, neutro pl. sostantivato di vacans -antis, part. pres. di vacare (v. vacare), attrav. il fr. vacance]. – 1. Il fatto, la condizione di essere o di rimanere vacante; lo [...] morte o la cessazione dall’ufficio di un vescovo, e l’elezione o la nomina del successore; dichiarare la v. della cattedra di filosofiamorale; alla morte del re si ebbe una lunga v. del potere; il Papa ... ordinò che ciascuno, nelle v. de’ beneficii ...
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formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei [...] , lo stile accademicamente e retoricamente inteso. 3. In filosofia, la considerazione puramente «formale» della realtà, oppure di su convenzioni o definizioni di simboli), un f. logico, un f. morale, un f. estetico, ecc. 4. In diritto, f. giuridico, ...
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irrazionalismo
s. m. [der. di irrazionale]. – Atteggiamento di pensiero o dottrina filosofica secondo cui la ragione – intesa come facoltà che procede per distinzioni, definizioni e deduzioni logiche [...] vita dell’uomo (per es., l’attività psichica, l’esperienza morale e religiosa, l’attività estetica): l’i. etico, fideistico; , razionalità, ecc. (è servito pertanto a indicare la filosofia di Nietzsche, l’intuizionismo di Bergson, il pragmatismo, la ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini [...] c. letteraria, estetica, musicale, teatrale, cinematografica; c. filosofica, storica, politica; c. dantesca, leonardesca, verdiana; c linguaggio corrente, giudizio sfavorevole, di natura soprattutto morale, censura, biasimo dei difetti, veri o ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] di entropia del sistema). Nella storia del pensiero filosofico e scientifico, il concetto di vita è stato vivevano in condizioni di emarginazione, di subcultura e di degradazione morale e sessuale. Con riferimento ad aspetti più o meno esteriori ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] ). 4. Usi e sign. scient. e tecnici: a. In filosofia il termine non ha un sign. unico e universalmente accolto: è stato . dello spirito), o come principio, soprattutto di vita morale, dipendente da una valutazione soggettiva e pratica (tavola dei ...
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nichilismo
(non com. nihilismo) s. m. [dal fr. nihilisme, der. del lat. nihil «niente»]. – In filosofia, termine introdotto, nella forma ted. Nihilismus, negli ultimi decennî del sec. 18° all’interno [...] polemici contro ogni forma di cultura tradizionale, spec. morale e religiosa, con esiti, spesso, di individualismo esasperato . Per estens., e al di fuori di contesti filosofici, il termine definisce in tono polemico atteggiamenti o comportamenti ...
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Filosofo inglese (Greenoc, Scozia, 1835 - Oxford 1908). Insegnò filosofia morale all'università di Glas gow (1866-1893) e fu successivamente (1893-1906) master del Balliol College di Oxford. La sua attività di scrittore, dedicata soprattutto...