evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento [...] parallele, agli anelli. 2. Nel linguaggio milit., insieme di movimenti di truppe, anche per suggestione dell’uso generalm. filosofico, la storia delle forme viventi: sono avvicendate a partire dalla prima metà del sec. 19° (lamarckismo, darwinismo, ...
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realismo
s. m. [der. di reale2]. – 1. a. Nella filosofia scolastica, corrente e posizione teorica che, nella valutazione del problema degli universali, attribuisce una realtà oggettiva ai concetti universali [...] . di Tommaso d’Aquino. Nella filosofia moderna, dottrina e corrente che riconosce circa – in contrasto con le tendenze spiritualistiche del romanticismo e, insieme, in polemica con (Ch. Schad). d. Nel linguaggio polit., r. politico o semplicem. ...
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sociologia
sociologìa s. f. [comp. di socio- e -logia, sul modello del fr. sociologie]. – Scienza e disciplina che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause e manifestazioni, nei loro [...] Sorta come disciplina autonoma in ambito positivista per opera delfilosofo fr. Auguste Comte (1798-1857), inizialmente si . della comunicazione, studio sistematico dei significati simbolici dellinguaggio e di ogni altro segno analogo, dei canali ...
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immagine
immàgine (letter. imàgine) s. f. [dal lat. imago -gĭnis]. – 1. a. Forma esteriore degli oggetti corporei, in quanto viene percepita attraverso il senso della vista, o si riflette – come realmente [...] . del pensiero. c. Con sign. più specifico, in filosofia, la riproduzione fantastica, che si compie nella coscienza, del contenuto fantasticamente; quindi, in genere, immagini, le metafore dellinguaggio poetico: stile ricco d’immagini; trovare un’i. ...
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petizione
petizióne s. f. [dal lat. petitio -onis, der. di petĕre «chiedere»]. – 1. a. In senso generico, spec. nell’uso ant. e letter., domanda, richiesta che ha per fine di ottenere qualche cosa: dove [...] conto nella redazione del documento definitivo richiesto; è sinon. di supplica. 2. In filosofia, p. di una petizion di principio (Galilei). Per estens., fuori dellinguaggio filos., affermazione o tesi posta come inconfutabile, come ...
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predeterminismo
s. m. [der. di predeterminare]. – Nel linguaggio teologico, nome dato alla dottrina dei fautori del teologo spagn. D. Báñez (1528-1604), secondo la quale Dio come causa prima trae all’azione [...] la volontà umana mediante un concorso o influsso previo e immediato. Il termine è talora usato in filosofia con lo stesso sign. di determinismo. ...
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imperativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo imperativus, der. di imperare «comandare»]. – 1. agg. In genere, che contiene o esprime comando: frase i.; parlare, rivolgersi in tono i.; mandato i., in diritto [...] , la 2a sing. e la 2a plur. (scrivi, scrivete); per le altre persone, è supplito dalle forme del presente congiuntivo. 2. s. m. Nel linguaggiofilosofico, proposizione che formula un comando o una norma d’azione, che l’uomo impone a sé stesso; nella ...
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nudo
agg. [lat. nūdus]. – 1. a. Non coperto da vestito o da altro indumento, riferito al corpo umano: un bambino n., un uomo n., una donna n.; spesso in funzione predicativa: essere, stare, restare n.; [...] Greci e i Latini). Riferito a singole parti del corpo: avere le braccia n., le gambe, suo funzionamento. In partic., nel linguaggio giur., n. proprietà, la proprietà perciò indifeso: Povera e n. vai, filosofia, Dice la turba al vil guadagno intesa ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi [...] non son più n. per lei, non conto più niente. c. Col sign. del pron. indef. qualcosa, in prop. interrogative: t’ha detto n.?; mi chiese se ). Nel linguaggio filos., il n. (raro il niente), il «non essere»: problema essenziale della filosofia e della ...
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pluralismo
s. m. [der. di plurale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che consideri la realtà come costituita da una pluralità di principî (in opposizione al monismo) considerati tutti egualmente primi [...] privilegiando forme di conoscenza molteplici e multiformi. 2. Nel linguaggio sociologico, giorn. e polit., la condizione di una società interessi, sulla base di una reciproca tolleranza e del rispetto di norme costitutive della vita civile e politica ...
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linguaggio, filosofia del
Gli antecedenti della riflessione filosofica sul l. possono ritrovarsi nelle credenze e tradizioni di età arcaiche e popolazioni primitive circa i poteri della parola divina e umana: nell’inno vedico a Vac («la Voce»)...
Filosofia
In filosofia del linguaggio, la relazione intercorrente tra un segno linguistico e l’entità extralinguistica a cui il segno si riferisce. Benché storicamente il concetto di riferimento (o denotazione) sia stato elaborato all’interno...