istanza
(ant. instanza o istànzia o instànzia) s. f. [dal lat. instantia «insistenza», der. di instare «stare sopra, insistere, incalzare»]. – 1. a. letter. Insistenza nel chiedere, nel pregare, e la [...] . di qualcuno, per sua richiesta: a i. del magistrato, sono stati presentati i documenti; e così , Super-Io. 4. Nel linguaggio politico, organizzazione o istituzione che un’i. di vertice). 5. Nella filosofia scolastica, l’argomento con cui si insiste ...
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specifico
specìfico agg. [dal lat. tardo specifĭcus, comp. di species «specie» e tema di facĕre «fare»; propr., «che costituisce una specie»; nei sign. dellinguaggio medico, è dal fr. spécifique] (pl. [...] m. -ci). – 1. a. Nel linguaggio scient., che riguarda la specie, che è proprio la specie all’interno di un genere; in filosofia, differenza s., v. differenza, n. 1 la prova che serve a determinare l’imputabilità del fatto delittuoso. 4. a. In fisica ...
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occasione
occaṡióne s. f. [dal lat. occasio -onis, der. di occasum, supino di occidĕre «cadere»; propr. «avvenimento, caso»; cfr. l’allotropo cagione]. – 1. a. Circostanza o concorso di circostanze che [...] offrì (o mi porse) l’o. di punirlo; in partic., in filosofia, lo stesso che causa occasionale (v. occasionale). 3. Caso, circostanza circostanze di particolare importanza, spec. in espressioni dellinguaggio fam.: indossò il vestito delle grandi o.; ...
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presenza
preṡènza (ant. preṡènzia) s. f. [dal lat. praesentia, der. di praesens -entis «presente1»]. – 1. a. Il fatto di essere presente in un determinato luogo, o di intervenire, di assistere a qualche [...] nazione) in seno all’Unione Europea. 2. Usi fig.: a. In filosofia, p. dell’io a sé stesso, consapevolezza di sé, detta più propriam eccles., talora anche nel linguaggio com., le espressioni alla (ant. nella) p. di Dio, del Signore, del Padre, di tono ...
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accidente
accidènte s. m. [dal lat. accĭdens -entis, part. pres. di accidĕre «accadere»]. – 1. a. Ciò che accade, e in partic. ciò che accade fortuitamente, senza una ragione apparente; avvenimento imprevisto, [...] impazzata); quell’a. di ragazza! 3. In filosofia, ciò che appartiene a un oggetto in modo casuale però far parte della sua essenza. Di qui, nel linguaggio com. e fam., le locuz. fig. non segno del bequadro (♮). 6. Nella terminologia artistica del sec. ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; [...] ) uno schema prefisso. c. In filosofia, con accezioni varie: nella concezione platonica da scarpe, apparecchio di legno che ha la forma del piede e sul quale il calzolaio tende i pezzi carattere tipografico. 7. Nel linguaggio sport., ma con larga ...
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sussistenza
sussistènza s. f. [dal lat. tardo subsistentia, der. di subsistĕre: v. sussistere]. – 1. Il fatto di sussistere, di esistere, come termine usato in origine per designare l’esserci della sostanza [...] a substantia); ripreso dalla filosofia scolastica per designare l’esistenza indipendente del soggetto razionale, identificato con , limitato al linguaggio burocr. o comunque elevato: l’inchiesta sull’incendio dell’albergo ha escluso la s. del dolo. 2. ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] interni: s. intimo (o interno), espressione della filosofia e della psicologia, usata per designare l’avvertimento di a senso, conforme a, secondo quanto è disposto da, in frasi dellinguaggio forense e burocr.: ai sensi dell’art. 97 della legge ...; ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa [...] alla unificazione dei linguaggi scientifici sulla base dellinguaggio della fisica (fisicalismo). 3. P. giuridico: teoria del diritto ottocentesca (ma di radice hobbesiana), e comunque priva di specifici rapporti con il positivismo filosofico e con ...
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linguaggio, filosofia del
Gli antecedenti della riflessione filosofica sul l. possono ritrovarsi nelle credenze e tradizioni di età arcaiche e popolazioni primitive circa i poteri della parola divina e umana: nell’inno vedico a Vac («la Voce»)...
Filosofia
In filosofia del linguaggio, la relazione intercorrente tra un segno linguistico e l’entità extralinguistica a cui il segno si riferisce. Benché storicamente il concetto di riferimento (o denotazione) sia stato elaborato all’interno...