relativita
relatività s. f. [der. di relativo]. – 1. La condizione, la natura e il carattere di ciò che è relativo: r. di un giudizio, di una valutazione, o di un valore, di un’esperienza; r. dellaconoscenza [...] del reale, in filosofia; r. del tono, in musica. 2. In fisica, genericamente, si parla di relatività considerare il campo gravitazionale come una deformazione (curvatura) della geometria dello spazio-tempo (definita dal tensore metrico o metrica ...
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pratica
pràtica (ant. pràctica, pràttica) s. f. [uso sostantivato dell’agg. pratico; cfr. il gr. πρακτική (ἐπιστήμη) «(scienza) pratica»]. – 1. a. Attività volta a un risultato concreto in un certo campo, [...] .), impratichirsi. Filosofiadella p., filosofiadell’azione o del fare, nella sua distinzione dalla filosofia teoretica. b in uno studio d’arte. c. La conoscenza, l’abilità, la prontezza dell’operare che si acquista con la consuetudine (con ...
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trascendere
trascéndere (ant. transcéndere) v. tr. [dal lat. transcendĕre «oltrepassare, montare al di sopra», comp. di trans- «trans-» e scandĕre «salire»] (coniug. come scendere). – 1. a. letter. Superare: [...] risultato trascende le nostre stesse speranze. b. In filosofia, esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà; andare al di là, superare, sorpassare un certo ambito o limite dellaconoscenza o della realtà. 2. Nel linguaggio corrente, con uso ...
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soggetto2
soggètto2 s. m. [dal lat. tardo subiectum, sostantivazione del part. pass. subiectus: v. la voce prec.]. – 1. a. Argomento, tema: Don Rodrigo, senza indovinar precisamente il s. di quella visita, [...] , designata dal termine oggetto). Nella filosofia kantiana si afferma il sign. opposto del termine, per cui indica, in contrapp. a oggetto, l’autocoscienza, attività di sintesi e principio dellaconoscenza, sviluppandosi quindi nell’idealismo e nel ...
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intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare [...] la fonte essenziale dellaconoscenza che è propria della scienza, distinta quindi da altre facoltà dello spirito (ragione, cattolica, è incluso tra i sette doni dello Spirito Santo. Per l’i. agente dellafilosofia aristotelica, v. agente (nel sign. 1 ...
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a posteriori
‹a posteri̯òri› locuz. lat. mediev. («da ciò che è posteriore»). – Termine dellafilosofia medievale (ripreso poi da Kant), usato, con valore avv. o aggettivale, per indicare ogni conoscenza [...] dall’esperienza; si oppone al termine a priori. In senso estens., giudicare, affermare a posteriori (e analogam. giudizio, affermazione a posteriori), dopo avere già preso conoscenzadello stato di una cosa o degli effetti che se ne sono avuti. ...
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realismo
s. m. [der. di reale2]. – 1. a. Nella filosofia scolastica, corrente e posizione teorica che, nella valutazione del problema degli universali, attribuisce una realtà oggettiva ai concetti universali [...] il r. aristotelico o immanente; il r. di Tommaso d’Aquino. Nella filosofia moderna, dottrina e corrente che riconosce come esistente in sé l’oggetto dellaconoscenza, indipendentemente dall’attività conoscitiva (contrapp. a idealismo): il r. di J. F ...
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canonica2
canònica2 s. f. [dal gr. (τὸ) κανονικόν, der. di κανών -όνος «norma, criterio»]. – Nella filosofia epicurea, la parte logico-gnoseologica dellafilosofia che fornisce le norme dellaconoscenza [...] e i criterî della verità. ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non [...] la v., danno un responso veridico. b. Affermazione o conoscenza rispondente a un concetto superiore e ideale del vero: v sign., soltanto al sing.): la ricerca della v., soprattutto come oggetto e scopo dellafilosofia e della scienza; l’amore per la v ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] ); analogam., nella filosofia di Leibniz, lo spirito è la forma più alta assunta dalla monade, è l’anima ragionevole che, distinguendo l’uomo dal semplice animale, gli consente di giungere alla conoscenza di sé stesso e delle verità eterne; nella ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Mathematica mixta
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Nel XVIII sec. l'accuratezza delle misure astronomiche aumentò...
La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Universita e ordini religiosi
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