categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, [...] stato, fare, subire). b. Nella filosofia moderna e contemporanea, e segnatamente nel pensiero kantiano, ciascuno dei concetti fondamentali del pensiero puro, cioè delle forme a priori della nostra conoscenza, che rappresentano le funzioni attive del ...
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oggettivita
oggettività s. f. [der. di oggettivo, sull’esempio del ted. Objektivität]. – 1. In genere, carattere di ciò che è oggettivo (nel sign. 1 della voce): o. dellaconoscenza, di un giudizio, [...] di un fenomeno. In filosofia, carattere dell’oggetto in quanto tale, ossia in quanto realtà esistente per sé stessa o pensata da un soggetto; anche, sinon. di oggetto inteso come realtà che si contrappone al pensiero o ne costituisce il contenuto. 2. ...
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cognitivo
agg. [der. del lat. cognĭtus: v. cognito], letter. – Che riguarda il conoscere; in psicologia, processi c., i processi implicati nella conoscenza (percezione, immaginazione, memoria, tutte [...] ; scienza c., campo di studio interdisciplinare (costituito da intelligenza artificiale, psicologia, linguistica, neuroscienze e filosofiadella mente) che ha per oggetto i processi cognitivi umani, dalla percezione all’apprendimento, dalle strategie ...
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empirico
empìrico agg. [dal lat. empirĭcus, gr. ἐμπειρικός, der. di ἐμπειρία «esperienza»] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., di ciò che appartiene all’esperienza, opposto a innato, razionale, [...] es. la fisica), le quali esigono il concorso attuale dell’esperienza (in questo senso è sinon. di sperimentale). b. Nella filosofia kantiana, in antitesi a puro, di ciò che nel complesso dellaconoscenza non deriva allo spirito dalle sue stesse forme ...
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semiotica
semiòtica (meno com. semeiòtica) s. f. [dall’ingl. semiotic (o semiotics), che ha lo stesso etimo dell’ital. semeiotica]. – 1. In filosofia, dottrina dei segni e dellaconoscenza simbolica [...] , in quanto scienza dei segni (linguistici o altri): più in partic., la semiotica si propone come oggetto i modi dell’attività semica o semiosi. Con riferimento a una disciplina autonoma, il termine, nella forma angloamer. semiotic, fu usato la ...
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trascendenza
trascendènza s. f. [der. di trascendente]. – 1. In filosofia, la condizione o la proprietà di essere trascendente, di esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà (è, in questa [...] pensiero contemporaneo, in partic. nella fenomenologia husserliana, la trascendenza è intesa come condizione degli oggetti dellaconoscenza in quanto al di là della loro percezione nella coscienza. 2. In matematica, la non algebricità di un ente (v ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo [...] (1729) lo definiva come equivalente di «filosofia prima» (espressione usata da Aristotele per la scienza dell’essere, poi chiamata metafisica) «in cui sono contenuti tutti i principî dellaconoscenza umana»; è stato poi ampiamente riutilizzato nel ...
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scepsi
scèpsi (non com. schèpsi) s. f. [dal gr. σκέψις, der. del tema di σκέπτομαι «osservare»]. – Termine usato in filosofia per indicare l’esame critico circa il valore universale dellaconoscenza, [...] compiuto mettendone in dubbio sistematicamente i principî senza poi giungere a una conclusione definitiva ed escludendo che tale conclusione sia raggiungibile ...
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schematismo
s. m. [der. di schema, sul modello del gr. σχηματισμός, lat. schematismus «espressione figurata»]. – 1. L’essere schematico; il procedere, lo svolgersi, il comportarsi secondo schemi troppo [...] eccessivo schematismo (Longhi). 2. Nella filosofia kantiana, s. trascendentale o s. dei concetti puri dell’intelletto, espressioni con cui viene indicato l’uso da parte dell’intelletto, ai fini dellaconoscenza, degli schemi trascendentali (v. schema ...
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appercezione
appercezióne s. f. [dal fr. aperception, der. di apercevoir «percepire» (che a sua volta è der. di percevoir, dal lat. percipĕre «percepire»)]. – In filosofia, termine introdotto da Leibniz [...] autocoscienza, distinta in appercezione empirica, che semplicemente accompagna ciascuna delle rappresentazioni, e a. pura (o originaria o trascendentale), principio formale originario dellaconoscenza, detto anche «Io penso», che compone tra loro le ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Mathematica mixta
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Astronomia
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Nel XVIII sec. l'accuratezza delle misure astronomiche aumentò...
La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Universita e ordini religiosi
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