teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in [...] che si uniformano a regole generali: per es., in filosofia, con riferimento a esposizioni sistematiche basate su principî generali comunque postulati o dedotti: la t. kantiana dellaconoscenza; la t. empiristica del significato; più in partic., il ...
Leggi Tutto
prospettivismo
s. m. [der. di prospettiva1; per il sign. 2, cfr. ted. Perspektivismus]. – 1. Nelle arti figurative, e in partic. nella pittura, concezione della spazialità intesa prevalentemente come [...] applicazione delle tecniche della prospettiva. 2. In filosofia, concezione che afferma il valore relativo dellaconoscenza (o più esattamente della interpretazione) della realtà, indissolubilmente legata all’assunzione di uno specifico punto di vista ...
Leggi Tutto
sensibilita
sensibilità s. f. [dal lat. tardo sensibilĭtas -atis, der. di sensibĭlis «sensibile»]. – 1. Capacità, attitudine a ricevere impressioni attraverso i sensi. In partic.: a. In psicologia, la [...] di conoscenza; le piante presentano esse pure certe forme di s.; anche, l’insieme delle operazioni sensitive, in contrapp. alle operazioni intellettive: i dati offerti dalla s. all’attività sintetica delle categorie dell’intelletto, nella filosofia ...
Leggi Tutto
senso comune
sènso comune locuz. usata come s. m. [dal lat. sensus communis]. – 1. Espressione filosofica, che traduce il greco di Aristotele κοινὴ αἴσϑησις «sensazione comune», con cui si designa l’atto [...] comune: v. sensorio e cenestesi). 2. Filosofia (o scuola) del senso comune, la dottrina dellaconoscenza (in partic., la nozione della realtà esterna), della morale (per es. il principio della libertà dell’agire) e della religione (per es. l’idea dell ...
Leggi Tutto
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa [...] speculazione «metafisica», attribuendo la funzione di fornire i contenuti e i metodi dellaconoscenza alle scienze empiriche, riservando alla filosofia il compito di raccogliere, sistematizzare e generalizzare le leggi naturali scoperte dalle scienze ...
Leggi Tutto
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento dellaconoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, [...] o che peccano di razionalismo. 2. In partic.: a. In filosofia, in senso generale, corrente, sistema o atteggiamento che considera la coloro (per es. Kant) che, anche nei confronti della religione e dei suoi dettami, ricorrono alla ragione come canone ...
Leggi Tutto
invenzione
invenzióne s. f. [dal lat. inventio -onis «atto del trovare; capacità inventiva», der. di invenire «trovare», part. pass. inventus]. – 1. L’azione d’inventare e, concr., la cosa stessa inventata. [...] contribuire al progresso dellaconoscenza e delle abilità tecniche; a differenza della scoperta, che della retorica relativa alla scelta degli argomenti da parte dell’oratore. Analogam., nella filosofia scolastica, il processo di scoperta delle ...
Leggi Tutto
sociologia
sociologìa s. f. [comp. di socio- e -logia, sul modello del fr. sociologie]. – Scienza e disciplina che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause e manifestazioni, nei loro [...] : s. dellaconoscenza, sviluppatasi a partire dalla seconda metà degli anni ’20 e influenzata soprattutto dal marxismo, ha studiato l’influenza del contesto sociale sullo sviluppo delle diverse forme di pensiero (scienza, filosofia, religione, arte ...
Leggi Tutto
autocoscienza
autocosciènza s. f. [comp. di auto-1 e coscienza]. – 1. Nel pensiero filosofico, coscienza di sé, consapevolezza del proprio esistere e del proprio agire, non come oggetto, cioè effetto [...] idealistica, coscienza razionale che l’io ha di sé come soggetto di pensiero nella riflessione filosofica, come principio dellaconoscenza ma anche della realtà. 2. In psicologia, particolare tipo di analisi collettiva realizzata da gruppi più o meno ...
Leggi Tutto
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto [...] apparenza che alle c. in sé. Come termine dellafilosofia, cosa, pur nella sua indeterminatezza, indica l’ chi di là sù discende (Dante). h. Quanto è oggetto del pensiero, dellaconoscenza: sa pochissime c. e male; avere il pensiero fisso a una c.; ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Mathematica mixta
Curtis Wilson
Niccolò Guicciardini
Alan E. Shapiro
Mathematica mixta
Astronomia
di Curtis Wilson
Nel XVIII sec. l'accuratezza delle misure astronomiche aumentò...
La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Universita e ordini religiosi
Florence C.Hsia
Antonella Romano
Università e ordini religiosi
La retorica incentrata sull'idea di riforma del sapere che contraddistingue l'inizio...