storicismo
s. m. [der. di storico, foggiato sull’esempio del ted. Historismus]. – Con sign. generico, orientamento di pensiero che mira a comprendere ogni manifestazione umana riportandola al concreto [...] a negare ogni valore conoscitivo alle scienze della natura (cui è attribuita una funzione esclusivamente pratica) e a identificare la filosofia con la storiografia, considerata come l’unica forma di conoscenza; s. marxista, locuz. con cui si fa ...
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pluralismo
s. m. [der. di plurale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che consideri la realtà come costituita da una pluralità di principî (in opposizione al monismo) considerati tutti egualmente primi [...] e pluralità dei fenomeni e privilegiando forme di conoscenza molteplici e multiformi. 2. Nel linguaggio sociologico, di una reciproca tolleranza e del rispetto di norme costitutive della vita civile e politica; anche, la dottrina politica ...
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verniciatura
s. f. [der. di verniciare]. – 1. a. L’azione e l’operazione di verniciare, di applicare la vernice sulla superficie (opportunamente pulita, sgrassata e, talora, preparata con fondi di ancoraggio) [...] operazione, lo strato di vernice che copre una superficie: la v. si è tutta rovinata. 2. fig. Conoscenza superficiale (cfr. infarinatura) o falsa apparenza: avere una v. di storia dellafilosofia; la sua educazione è solo una v. di buona creanza. ...
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fenomenologia
fenomenologìa s. f. [comp. di fenomeno e -logia; il termine è stato coniato originariamente in tedesco, Phänomenologie, come titolo di una parte dell’opera Neues Organon del matematico [...] dello spirito (titolo di una sua opera, Die Phänomenologie des Geistes, 1807), il processo attraverso cui lo spirito si eleva dalle forme più elementari di conoscenza indirizzo dellafilosofia contemporanea, avviato dalla speculazione del filosofo ted ...
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insegnatore
insegnatóre s. m. (f. -trice) [der. di insegnare], ant. o raro. – Chi insegna, chi introduce alla conoscenza di qualche cosa: Galileo Galilei ... primo i. della più sana filosofia (Magalotti); [...] D’ogni alta cosa insegnatrice altrui (Alfieri, con allusione all’Italia); Cristo di libertade insegnatore (Carducci) ...
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studiare
v. tr. e intr. [der. di studio] (io stùdio, ecc.). – 1. tr. Applicarsi all’apprendimento e all’approfondimento di uno o più campi o settori di conoscenza e di esperienza, o anche di un singolo [...] matematica, la filosofia, la letteratura, la musica, ecc.; e come corso di studî superiori: s. ingegneria, architettura, medicina (o, con uso assol., fam., s. per ingegnere, per architetto, per medico); s. i principî della termodinamica, un teorema ...
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wikipedista
s. m. e f. Chi fornisce o consulta le informazioni depositate nel sito Internet della «Wikipedia». ◆ Wikipedia non può dirsi neutrale in termini assoluti, ma idealmente questo è tra i modelli [...] ), che non potrà mai comprendere la totalità dei soggetti competenti, per esperienza o conoscenza. (Chiara Somajni, Sole 24 Ore, 28 agosto 2005, p. 37, Scienza e Filosofia).
Derivato dal marchionimo Wikipedia con l’aggiunta del suffisso -ista. ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei [...] ; le c. della prima guerra mondiale; risalire dagli effetti alle cause. In partic., in filosofia: c. efficiente, riguardi direttamente; parlare con cognizione di causa, con perfetta conoscenzadell’argomento. 3. Insieme di diritti e di interessi ...
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illusionismo
illuṡionismo s. m. [der. di illusione]. – 1. L’arte e la tecnica di eseguire azioni in modo da farle apparire come dovute a cause preternaturali, e di produrre, con varî accorgimenti, fenomeni [...] dare un’ingannevole sensazione della presenza concreta della realtà naturale. 3. In filosofia, il termine è stato talora adoperato, in senso peggiorativo, per indicare quelle dottrine che negano la possibilità di una conoscenza oggettiva e affermano ...
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a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine dellafilosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, [...] ., in Kant, indica l’elemento formale di ogni conoscenza universale e necessaria, che la ragione ricava dalla sua p., le intuizioni pure dello spazio e del tempo (nella sensibilità) e le categorie o concetti puri dell’intelletto. Per estens., nell ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Mathematica mixta
Curtis Wilson
Niccolò Guicciardini
Alan E. Shapiro
Mathematica mixta
Astronomia
di Curtis Wilson
Nel XVIII sec. l'accuratezza delle misure astronomiche aumentò...
La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Universita e ordini religiosi
Florence C.Hsia
Antonella Romano
Università e ordini religiosi
La retorica incentrata sull'idea di riforma del sapere che contraddistingue l'inizio...