normale
agg. [dal lat. normalis «perpendicolare», der. di norma (v. norma)]. – 1. Perpendicolare (sign. direttamente connesso a quello etimologico di norma «squadra»): retta n. ad altra retta, a un piano, [...] grande n., il maggiore dei due raggi principali di curvatura dell’ellissoide terrestre in un punto (corrisponde alla porzione di normale perfezionandi nella classe di lettere e filosofia e nella classe di matematica, fisica e scienze, che, oltre ...
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intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello [...] contrappone l’intuizione libera e creatrice all’intelletto schematicamente e staticamente considerato. In partic., nella filosofiadellamatematica, corrente di pensiero vicina al costruttivismo (del quale si può anche considerare una forma estrema ...
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costante
agg. e s. f. [dal lat. constans -antis, part. pres. di constare «fermarsi, star fermo»]. – 1. agg. Stabile, durevole, continuo: volontà, desiderio c.; un dolore c. alla spalla; piogge c.; di [...] es., in matematica, il rapporto tra la lunghezza di una circonferenza e il suo diametro; in logica matematica, segno di dellafilosofia kantiana; le c. della politica inglese; una c. della produzione automobilistica italiana è l’eleganza della linea ...
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contrario
contràrio agg. [dal lat. contrarius, propr. «che sta di fronte», der. di contra «contro»]. – 1. a. Opposto, contrastante: opinioni, qualità, idee c.; io sono di parere c.; questo atto sarebbe [...] b. In matematica, numeri c., due numeri relativi di ugual valore assoluto ma di segno opposto. c. In matematica e in logica quei due fratelli sono l’uno il c. dell’altro. In filosofia, argomentazione dei c., argomentazione logica indicata anche con ...
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divisibilita
diviṡibilità s. f. [der. di divisibile]. – L’essere divisibile; la possibilità, per un intero, di essere diviso in due o più parti, o fra due o più persone. In partic.: 1. In matematica, [...] del valore del bene indiviso. 3. In petrografia, la proprietà delle rocce di dividersi secondo determinate direzioni. 4. In filosofia, problema dell’indefinita d. del reale, o della materia: problema che si presenta al pensiero speculativo dei Greci ...
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intrinseco
intrìnseco (ant. intrìnsico) agg. [dal lat. intrinsĕcus, avv., «all’interno», comp. di *intrim (affine a intra «dentro») e sĕcus (v. estrinseco)] (pl. m. -ci, ant. o volg. -chi). – 1. Che [...] filosofia: principio i. (o causa i.), quello che agisce dall’interno dell’essere (per es., la spontaneità) o contribuisce alla costituzione interna dell i. di un sistema di cariche. d. In matematica, con riferimento a un ente, proprietà i. o interne ...
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razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte [...] in opposizione a empirico, intuitivo, irrazionale): a. In filosofia, il termine ha assunto, dal valore fondamentale di «conforme parametro. e. In fisica, meccanica r., formulazione matematica rigorosa della meccanica newtoniana (v. meccanica, n. 1 b). ...
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platonismo
s. m. [der. del nome del filosofo Platone (v. platonico1)]. – 1. La filosofia, la dottrina, il pensiero di Platone: il nucleo centrale è costituito dalla dottrina delle idee eterne, universali, [...] superare la sfera della sensibilità risalendo alla contemplazione delle idee. 2. Orientamento filosofico, visione del il suo scopo carnale (Leopardi). 4. In logica e in matematica, il termine viene usato per indicare la concezione secondo la quale ...
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aritmetica
aritmètica (ant. arismètica e arismètrica) s. f. [dal lat. arithmetĭca (lat. mediev. arismet[r]ica), gr. ἀριϑμητική (τέχνη): v. aritmetico]. – 1. Parte dellamatematica concernente lo studio [...] calcolo, soprattutto in particolari espressioni come: a. morale, nella filosofia utilitaristica di J. Bentham (1748-1832), il tipo di e generale; a. politica, locuzione in uso agli inizî della scienza economica (sec. 17°) per indicare lo studio di ...
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continuita
continuità s. f. [dal lat. continuĭtas -atis]. – 1. Qualità d’esser continuo, estensione non interrotta nel tempo, o anche nello spazio: c. d’un moto; impiego che ha carattere di c.; c. di [...] intero plasma germinale agli individui delle generazioni successive. b. In filosofia, principio (o legge) di di un ente che si definisce continuo. Con sign. specifico, in matematica, nella teoria degli insiemi (e in partic. nelle sue applicazioni alla ...
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matematica, filosofia della
matematica, filosofia della settore di studi che indaga problemi quali la natura della matematica, la natura dei suoi oggetti, in primo luogo i numeri (se “siano astrazioni da oggetti del mondo reale” oppure siano...
Filosofia
Rapporto per il quale una conclusione deriva da una o più premesse. Nella storia della filosofia si distinguono tre principali interpretazioni di tale rapporto. Secondo la prima, esso è fondato sull’essenza necessaria o sostanza degli...