riduzione
riduzióne (ant. reduzióne) s. f. [dal lat. reductio -onis «il ricondurre», der. di reducĕre: v. ridurre]. – 1. L’azione, l’operazione di ricondurre, di ricollocare o far tornare al luogo o [...] diritto canonico, l’atto che priva del potere dell’ordine e dei diritti e privilegi che gli al punto essenziale, al suo principio; in filosofia, r. all’assurdo (o dimostrazione per apofonia e apofonico). f. In matematica, in generale, operazione, o ...
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semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli [...] . In filosofia, il complesso delle teorie del significato (teorie semantiche) elaborate nell’ambito della ricerca filosofica; con logica matematica, in contrapp. a sintassi, che studia i linguaggi formali e le regole per la costruzione delle formule ...
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teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in [...] filosofia, con riferimento a esposizioni sistematiche basate su principî generali comunque postulati o dedotti: la t. kantiana della : T. generale dello Spirito come atto puro (titolo di un’opera di G. Gentile, 1916); in matematica, il termine è ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa [...] i contenuti e i metodi della conoscenza alle scienze empiriche, riservando alla filosofia il compito di raccogliere, sistematizzare asserti scientifici, proclama la validità delle scienze formali e deduttive (matematica e logica), e tende alla ...
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positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come [...] di positivistico, in alcune locuz.: filosofia p., il positivismo (nel sign. un aumento del prezzo del carburante; quelle descrizioni dell’avvenire, chiare e p. come quelle del (poli magnetici positivi). d. In matematica, numero p., ogni numero reale ...
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reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche [...] Usi e sign. scient. e tecn.: a. In filosofia, che esiste in sé e per sé, oggettivamente ed familiari, del contribuente. d. In matematica, numero r. (o anche assol termini corrispondenti al volume finito delle molecole (che nel gas ideale ...
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a2
a2 prep. [lat. ad] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate al, allo, alla, ai (a’ nella forma tronca), agli, alle; davanti a parola che comincia con la vocale [...] ; scendere a patti, a compromessi; avviamento alla filosofia; introduzione allo studio dei classici; condannare a morte Della rana rimota alla campagna» (Leopardi); o ancora: «il sereno Rompe là da ponente alla montagna» (Leopardi). In matematica ...
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condizionale
agg. [dal lat. tardo (dei grammatici e dei giuristi) conditionalis, der. di conditio -onis «condizione»]. – In genere, che esprime condizione, che è sottoposto a una condizione: clausola [...] dal commettere ulteriori reati, dispone la sospensione della pena per il termine di cinque anni se della stessa indole e adempie agli obblighi impostigli, il reato è estinto. 3. a. In filosofia, è talvolta sinon. di ipotetico. b. In logica matematica ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli [...] Romani e così chiamato per distinzione dagli altri alfabeti sia dell’antichità (semitico, fenicio, greco, ecc.) sia anche di epoche posteriori (arabo, cirillico, ecc.). Per i quadrati l. in matematica, v. quadrato2 (n. 2 h). b. Molto frequente come s ...
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liquido
lìquido agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. liquĭdus, der. di liquere «essere liquido»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio scient., in contrapp. a solido e aeriforme, detto di un particolare stato di aggregazione [...] si serve nella trattazione matematica dei problemi inerenti ai e limpida; non essendoci, in tutta la filosofia, cosa più chiara, più l. di questa di rendere cioè prosodicamente ancipite la vocale della sillaba precedente); per la linguistica moderna ...
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matematica, filosofia della
matematica, filosofia della settore di studi che indaga problemi quali la natura della matematica, la natura dei suoi oggetti, in primo luogo i numeri (se “siano astrazioni da oggetti del mondo reale” oppure siano...
Filosofia
Rapporto per il quale una conclusione deriva da una o più premesse. Nella storia della filosofia si distinguono tre principali interpretazioni di tale rapporto. Secondo la prima, esso è fondato sull’essenza necessaria o sostanza degli...