criterio
critèrio s. m. [dal lat. mediev. criterium, gr. κριτήριον, dal tema di κρίνω «distinguere, giudicare»]. – 1. Fondamento, norma per distinguere, discernere, giudicare: fissare, stabilire, adottare, [...] o no svolgersi in un determinato modo, ecc. In partic., in matematica, ogni regola che consenta di stabilire, attraverso un certo numero di lunghi e di difficile esecuzione. 3. In filosofia, con riferimento al problema gnoseologico della verità, ...
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determinismo
s. m. [der. di determinare, sul modello del ted. Determinismus]. – 1. In filosofia, termine con il quale vengono indicate quelle concezioni filosofiche secondo le quali il verificarsi dei [...] e che si è affermata con la formulazione matematica della meccanica classica, soprattutto sulla base del risultato D. psicologico, locuz. con la quale si designano le concezioni filosofiche secondo cui gli atti della volontà e tutti gli atti psichici ...
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radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione [...] ciglia Dell’occhio alla r. (V. Monti). c. Nella filosofia antica, principio o causa materiale di tutte le cose: così per costituite da un gruppo di tre consonanti (v. triconsonantismo). 5. In matematica: a. Radice di indice n (o n-ma: leggi ennesima) ...
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modale2
modale2 agg. [der. di modo]. – Di modo, relativo al modo. In partic.: 1. In grammatica, avverbî m., quelli che esprimono il modo, la maniera di compiere un’azione, più comunem. detti avverbî [...] accordi costruiti sugli antichi modi gregoriani. 3. a. In filosofia, di giudizî, proposizioni, sillogismi che presentano il carattere logico detto della «modalità». b. In logica matematica, logiche m., tipo di logiche le quali conglobano nel calcolo ...
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studiare
v. tr. e intr. [der. di studio] (io stùdio, ecc.). – 1. tr. Applicarsi all’apprendimento e all’approfondimento di uno o più campi o settori di conoscenza e di esperienza, o anche di un singolo [...] argomento: s. la fisica, la matematica, la filosofia, la letteratura, la musica, ecc.; e come corso di studî superiori: s. ingegneria, architettura, medicina (o, con uso assol., fam., s. per ingegnere, per architetto, per medico); s. i principî della ...
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studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato [...] proprie tali esperienze, ed eventualmente superarle, proponendo soluzioni nuove nel campo teorico o pratico: lo s. della matematica, della filosofia, della musica, del canto; dedicarsi allo s. delle lingue; uno s. lungo, assiduo, faticoso; è questo ...
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continuo3
contìnuo3 s. m. [uso sostantivato dell’agg. continuo]. – 1. a. In generale, ciò che ha continuità nel tempo e nello spazio, che non ha interruzioni, separazioni: il concetto, la nozione del [...] c.; più particolarm., in fisica e in filosofia, ciò la cui percezione non si lascia scindere in tante percezioni elementari distinguibili intermedie, per produzioni in grande serie. 2. In matematica, il termine indica un generico insieme per il quale ...
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neoempirismo
s. m. [comp. di neo- e empirismo]. – Termine con il quale sono designate correnti filosofiche ed epistemologiche di fine Ottocento e del Novecento (pragmatismo, neopositivismo, operazionismo, [...] filosofia analitica), le quali ravvisano nell’esperienza, comune e scientifica, l’unica fonte da cui pensiero e linguaggio, conoscenza e comunicazione, desumono i proprî contenuti: strutture e strumenti formali – logica, matematica – sarebbero ...
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antinomia
antinomìa s. f. [dal lat. antinomĭa, gr. ἀντινομία, comp. di ἀντί «contro» e νόμος «legge»]. – Contraddizione, reale o apparente, fra due leggi o disposizioni di legge, fra due concetti, fra [...] principio e un altro di una scienza. Nella filosofia kantiana, antinomia della ragion pura, ciascuna delle contraddizioni ’antitesi, entrambe secondo Kant rigorosamente dimostrabili. In logica matematica, a. logiche, lo stesso che paradossi logici (v ...
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professore
professóre s. m. (f. -éssa, pop. -a) [dal lat. professor -oris, der. di profiteri (part. pass. professus), che oltre al sign. di «dichiarare» ha anche quello di «insegnare pubblicamente»]. [...] di Belle Arti; p. di latino e greco, di matematica e fisica, di scienze naturali, di disegno, di computisteria, di stenodattilografia; p. di letteratura italiana, di filosofia teoretica, di anatomia, ecc. In partic., p. straordinario, professore ...
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matematica, filosofia della
matematica, filosofia della settore di studi che indaga problemi quali la natura della matematica, la natura dei suoi oggetti, in primo luogo i numeri (se “siano astrazioni da oggetti del mondo reale” oppure siano...
La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto particolare verso la falsafa, come alcuni...