origenismo
s. m. – Nella storia del cristianesimo, il complesso delle dottrine del teologo alessandrino Orìgene (183-84 - 253-54) e dei suoi seguaci, che nel tentativo di conciliare la tradizione ecclesiastica [...] con i principî della filosofiaplatonica, enunciarono tesi peculiari, talora condannate come eretiche, riguardo alla natura del logos, l’eternità della creazione, la preesistenza delle anime, l’apocatastasi. ...
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omeosi
omeòṡi s. f. [dal gr. ὁμοίωσις «assimilazione e somiglianza», der. di ὁμοιόω «rendere simile», da ὅμοιος «simile»]. – Nella filosofiaplatonica, la somiglianza delle cose empiriche alle idee che [...] ne costituiscono l’essenza e il tipo universale (lo stesso che mimesi) ...
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concupiscibile
concupiscìbile agg. [dal lat. tardo concupiscibĭlis, der. di concupiscĕre «bramare»], letter. – Che può essere oggetto di desiderio; atto a eccitare la concupiscenza: le cose c.; si presentavano [...] in partic., il desiderio sessuale: per non destare nel c. appetito del giovane alcuno inchinevole disiderio (Boccaccio). Nella filosofiaplatonica, anima c. (ἐπιϑυμία), la meno nobile delle tre facoltà o funzioni dell’anima (razionale, irascibile e ...
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platonizzare
platoniżżare v. intr. [der. del nome del filosofoPlatone], non com. – Adottare, parafrasare, riecheggiare il pensiero, la dottrina di Platone, imitandone anche lo stile e i modi espressivi: [...] cagioni ... Omero fu creduto platonizzare (Vico); in partic., spiegare un testo filosofico in conformità o in base alla filosofiaplatonica. ◆ Part. pres. platoniżżante, anche come agg.: testi ellenistici platonizzanti; commentatori platonizzanti ...
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esemplarismo
eṡemplarismo s. m. [der. di esemplare2]. – Nella storia della filosofia medievale, la teoria, di origine platonica, sostenuta soprattutto da sant’Agostino e san Bonaventura, secondo la quale [...] le idee eterne, in quanto costitutive del Verbo o Intelletto divino, sono gli esemplari o modelli in base ai quali Dio crea le cose, e che, in quanto sono presenti alla mente umana, per illuminazione divina, ...
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estetica
estètica s. f. [dal lat. mod. aesthetica (coniato da A. G. Baumgarten, 1735), femm. sostantivato del gr. αἰσϑητικός: v. estetico]. – 1. Letteralmente, dottrina della conoscenza sensibile (sign. [...] un periodo storico, una civiltà, l’opera di un artista, il pensiero di un autore, di un filosofo: l’e. dell’umanesimo, del Cinquecento, l’e. platonica, manzoniana, brechtiana; o gli scritti di estetica, cioè l’opera o le opere, in cui singoli ...
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molteplicita
molteplicità (non com. moltiplicità; ant. multiplicità) s. f. [dal lat. tardo multiplicĭtas -atis]. – 1. Il fatto di essere molteplice o, più spesso, di essere molteplici (cioè più d’uno [...] interessi culturali; m. di significati di un vocabolo. Si contrappone generalm. a unità, unicità, spec. in filosofia: la giustificazione platonica della m. degli enti; secondo Kant le categorie dell’intelletto unificano la m. spaziotemporale. 2. Con ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è [...] e organicistica della realtà, una teoria della conoscenza legata alla dottrina platonica delle idee e dell’illuminazione, e più in generale una filosofia concepita come liberazione dell’anima e gnosi, con forte accentuazione degli interessi ...
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catarsi
s. f. [dal gr. κάϑαρσις «purificazione», der. di καϑαίρω «purificare»]. – 1. Nella religione greca, nella filosofia pitagorica e in quella platonica, indicava sia il rito magico della purificazione, [...] inteso a mondare il corpo contaminato, sia la liberazione dell’anima dall’irrazionale. In partic., secondo Aristotele, la purificazione dalle passioni, indotta negli spettatori dalla tragedia. 2. Nella ...
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archetipo
archètipo s. m. [dal lat. archety̆pum, gr. ἀρχέτυπον, comp. di ἀρχε- (v. archi-) e τύπος «modello»]. – 1. Primo esemplare, modello: l’Iliade può essere considerata l’a. dei poemi epici o eroici. [...] 2. In filosofia, spec. nella tradizione platonica, l’essenza sostanziale delle cose sensibili. Anche come agg.: idee archetipe. 3. Nel pensiero dello psichiatra e psicologo svizz. C. G. Jung (1875-1961), immagine primordiale contenuta nell’inconscio ...
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NOUMENO
Guido Calogero
. Termine filosofico, originario della filosofia platonica ma messo in uso specialmente da quella kantiana. Per Platone, νοεῖν ("intelligibili") o "intellette": participio presente passivo del verbo νοεῖν "intelligere")...
Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...