agente di prossimita
agente di prossimità loc. s.le m. e f. Agente di polizia locale incaricato della sorveglianza di un quartiere urbano, con il compito di stabilire un contatto diretto con i cittadini. [...] si è parlato pure di coordinamento e di nuove modalità per la presenza delle forze di polizia sul territorio». La filosofia, comunque, è quella dell’«agente di prossimità»: sempre lo stesso che, partendo dalla singola scuola, è destinato a prendere ...
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occamismo
s. m. – Dottrina filosofico-teologica elaborata da Guglielmo di Occam (sec. 14°) e dai suoi seguaci, caratterizzata dalla posizione critica nei confronti della fisica e della metafisica aristotelica; [...] fede, la teologia perde ogni possibilità di presentarsi come disciplina scientifica e di utilizzare le strutture della filosofia aristotelica; netta è altresì l’autonomia dell’organizzazione politica dello Stato rispetto alla Chiesa, che come insieme ...
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occasionale
occaṡionale agg. [der. di occasione]. – 1. Che offre occasione, motivo, talora anche pretesto, a qualche cosa; in partic., causa o., fatto che produce un evento, un fenomeno, non direttamente, [...] la causa o. della prima guerra mondiale; il licenziamento dei due operai è stato solo la causa o. dello sciopero. In filosofia, causa o., l’elemento concomitante e favorevole, ma non sufficiente per sé solo, al verificarsi di un dato effetto. 2. Che ...
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occasionalismo
occaṡionalismo s. m. [der. di occasionale]. – 1. In filosofia, dottrina che nega l’esistenza di un nesso necessario fra due fenomeni riconducendo il loro rapporto a una semplice successione [...] ove il primo fenomeno (detto causa) è occasione (causa occasionale) del secondo: dottrina di origine teologica (Dio è causa diretta di ogni fenomeno), presente nell’ambito della riflessione musulmana, ...
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occasione
occaṡióne s. f. [dal lat. occasio -onis, der. di occasum, supino di occidĕre «cadere»; propr. «avvenimento, caso»; cfr. l’allotropo cagione]. – 1. a. Circostanza o concorso di circostanze che [...] fu l’o. della rivolta; la sua disobbedienza mi offrì (o mi porse) l’o. di punirlo; in partic., in filosofia, lo stesso che causa occasionale (v. occasionale). 3. Caso, circostanza, avvenimento o concorso di avvenimenti che non comportino idea di ...
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permeare
v. tr. [dal lat. permeare, comp. di per-1 nel sign. di «attraverso» e meare «passare»] (pèrmeo, ... permeiamo, permeate, pèrmeano, e nel cong. pèrmei, ... permeiamo, permeiate, pèrmeino), letter. [...] da influire sull’azione, sul pensiero di una persona o di un ambiente, detto di idee, fatti culturali e sim.: la filosofia di Platone è permeata di religiosità; il direttore ha permeato con la sua cultura tutto l’ambiente di lavoro; un’ideologia che ...
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invenzione
invenzióne s. f. [dal lat. inventio -onis «atto del trovare; capacità inventiva», der. di invenire «trovare», part. pass. inventus]. – 1. L’azione d’inventare e, concr., la cosa stessa inventata. [...] e l’elocuzione); anche, la parte della retorica relativa alla scelta degli argomenti da parte dell’oratore. Analogam., nella filosofia scolastica, il processo di scoperta delle idee. Nell’uno e nell’altro sign. è più usata la forma lat. inventio ...
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experimentum crucis
〈eksperimèntum ...〉 locuz. lat. (propr. «esperienza della croce»). – In filosofia, espressione con cui viene indicato un esperimento che decide tra due ipotesi o teorie antagonistiche; [...] corrisponde all’ital. esperimento cruciale (v. cruciale) ...
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apprensione
apprensióne s. f. [dal lat. tardo apprehensio -onis]. – 1. Atto, facoltà dell’apprendere. Con sign. più specifico, nella filosofia scolastica, l’atto col quale l’intelletto concepisce un’idea [...] senza formulare su questa alcun giudizio; in Kant (nella 1ª ediz. della sua Critica della ragion pura), l’atto dell’immaginazione che riunisce il molteplice dell’intuizione sensibile: a. empirica, che ...
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drudo
s. m. (f. -a) e agg. [dal provenz. ant. drut, lat. mediev. drudus, e questi prob. dal germ. *drud «fedele»]. – 1. In origine, fedele (in senso feudale-cavalleresco), difensore: l’amoroso drudo [...] senso generico della parola: quando l’augel pia Allor disia ’l me’ cor drudo avere (G. Cavalcanti); fig.: quando essa [la filosofia] con li suoi d. ragiona (Dante). Oggi conserva solo il sign., già antico, di amante disonesto (cfr. Dante: Taïde è, la ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e dell’area geografica in cui si collocavano,...