conclusione
concluṡióne (raro conchiuṡióne) s. f. [dal lat. conclusio -onis, der. di concludĕre «concludere»]. – 1. a. Il fatto di concludere, d’essere concluso; compimento, termine: c. di un affare, [...] le c.; presentare, esporre, enunciare le proprie c.; l’ultima c. che si ricava dalla filosofia vera e perfetta, si è che non bisogna filosofare (Leopardi). In partic.: a. Nel linguaggio filos., c. del sillogismo, la proposizione finale del sillogismo ...
Leggi Tutto
occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le [...] germanica), con particolare riferimento alla cultura dell’Umanesimo e del Rinascimento, al pensiero della Riforma, alla filosofia razionalista e agli sviluppi del metodo scientifico, alle ideologie progressiste e liberali delle rivoluzioni borghesi e ...
Leggi Tutto
analogia
analogìa s. f. [dal lat. analogĭa, gr. ἀναλογία, «relazione di somiglianza, uguaglianza di rapporti, proporzione matematica», der. di ἀνάλογος «analogo»]. – 1. Rapporto di somiglianza tra due [...] , il giudice (o altro interprete del diritto) applica le norme previste per casi simili o materie analoghe. b. In filosofia, il termine è stato variamente inteso nell’età classica e nella scolastica: per Aristotele, è identità del rapporto che unisce ...
Leggi Tutto
tetico
tètico agg. [dal lat. tardo thetĭcus, gr. ϑετικός, der. (come ϑέσις: v. tesi) del tema di τίϑημι «porre»] (pl. m. -ci). – 1. Nella logica formale, giudizî t. (anche giudizî di posizione o di esistenza [...] e moltiplicazione), in contrapp. alle operazioni inverse o litiche (sottrazione e divisione). 3. Nel rapporto dialettico idealistico della filosofia postkantiana (v. dialettica, n. 2 c), che riguarda il momento della tesi, cioè del pensiero «che si ...
Leggi Tutto
sostrato
(anche substrato) s. m. [dal lat. substratus -us, der. di substernĕre (part. pass. substratus) «stendere, collocare sotto» (comp. di sub «sotto» e sternĕre «stendere a terra»)]. – 1. Strato [...] gallica (così, in francese lune 〈lün〉 «luna» e quatre-vingt «ottanta»); elementi fonetici, morfologici, lessicali di sostrato. b. In filosofia è termine adoperato talvolta in luogo di sostanza, per designare la più vera e costante realtà in quanto ...
Leggi Tutto
concordanza
s. f. [der. di concordare]. – 1. a. Il concordare, l’essere d’accordo, quindi conformità, esatta corrispondenza: c. di opinioni, di voleri; c’era c. fra le deposizioni dei varî testimoni; [...] non c’è c. fra le sue parole e i fatti. b. In filosofia, metodo delle c., uno dei quattro metodi della ricerca induttiva illustrati da J. Stuart Mill (1806-1873) per l’individuazione delle cause dei fenomeni: se due o più casi, in cui un fenomeno si ...
Leggi Tutto
sociologia
sociologìa s. f. [comp. di socio- e -logia, sul modello del fr. sociologie]. – Scienza e disciplina che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause e manifestazioni, nei loro [...] effetti, nei loro rapporti reciproci e con altri fenomeni. Sorta come disciplina autonoma in ambito positivista per opera del filosofo fr. Auguste Comte (1798-1857), inizialmente si propone di studiare la società con un metodo analogo a quello delle ...
Leggi Tutto
anamnesi
anamnèṡi (alla greca anàmneṡi) s. f. [dal gr. ἀνάμνησις, der. di ἀναμιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Propr., reminiscenza, ricordo; in questo sign., il termine è adoperato soprattutto nell’enunciazione [...] di un concetto fondamentale della filosofia di Platone, per cui la conoscenza vera si fonda sull’anamnesi delle idee conosciute dall’anima in una propria esistenza iperurania anteriormente al suo ingresso nel corpo. 2. Storia clinica di un infermo, ...
Leggi Tutto
corso2
córso2 s. m. [lat. cŭrsus -us, der. di cŭrrĕre «correre»]. – 1. a. ant. L’atto, l’esercizio del correre: In picciol c. mi parieno stanchi Lo padre e’ figli (Dante); alla lotta e al corso Io t’educai [...] di una serie di fatti o manifestazioni: le strade, un indicibile spettacolo, un c. incessante di miserie (Manzoni). d. Nella filosofia di G. B. Vico (1668-1744), corsi e ricorsi, l’alternarsi nella storia dell’umanità dei «corsi» della civiltà con ...
Leggi Tutto
definitezza
definitézza s. f. [der. di definito]. – Propr., l’essere definito, stato di ciò che è definito. In filosofia, la condizione propria dell’individuo umano di definirsi o limitarsi nella scelta [...] di un proprio compito e quindi nell’impegno del perseguimento di esso ...
Leggi Tutto
Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e dell’area geografica in cui si collocavano,...