microcosmo
microcòsmo s. m. [dal lat. tardo microcosmus, comp. del gr. μικρός «piccolo» e κόσμος «mondo»]. – 1. a. Propriam., piccolo mondo; nella filosofia antica (soprattutto stoica e neoplatonica), [...] e di qui nel Medioevo e nel Rinascimento, l’uomo in quanto sintesi e rispecchiamento dell’universo (macrocosmo). b. estens. In fisica, il mondo microscopico, con particolare riferimento ai sistemi atomici ...
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sorgente aperta
loc. s.le f. e agg.le In informatica,codice sorgente di un programma liberamente visualizzabile e modificabile dall’utente; a esso relativo. ◆ Nel 1984 l’informatico Richard Stallman [...] Il programma Eldy è utilizzabile sulla maggior parte dei pc con ambiente Windows e a breve anche su sistemi Linux. La filosofia alla base di Eldy è quella dell’«open source» (in italiano: «sorgente aperta»), espressione con cui si designa un software ...
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nolano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Nòla, antica cittadina in prov. di Napoli, attivo mercato di prodotti agricoli; abitante, originario, nativo di Nola: il filosofo n., o il Nolano, per antonomasia, Giordano [...] Bruno (1548-1600), che più volte, nelle sue opere, chiama così sé stesso, in terza persona (per es., in «De la causa, principio e uno», dial. I: tutti que’ che intendeno la lingua italiana, comprenderanno la filosofia del Nolano?). ...
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concupiscibile
concupiscìbile agg. [dal lat. tardo concupiscibĭlis, der. di concupiscĕre «bramare»], letter. – Che può essere oggetto di desiderio; atto a eccitare la concupiscenza: le cose c.; si presentavano [...] in partic., il desiderio sessuale: per non destare nel c. appetito del giovane alcuno inchinevole disiderio (Boccaccio). Nella filosofia platonica, anima c. (ἐπιϑυμία), la meno nobile delle tre facoltà o funzioni dell’anima (razionale, irascibile e ...
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tetrafarmaco
tetrafàrmaco s. m. (raram. f.) [dal gr. (τό) τετραϕάρμακον o (ἡ) τετραϕάρμακος, comp. di τετρα- «quattro» e ϕάρμακον «farmaco»]. – Nella filosofia epicurea, il complesso delle quattro regole [...] (o quadruplice medicina) utili per la liberazione dalle paure e l’acquisizione della felicità, così enunciate: vano è il timore degli dèi; è priva di senso la paura della morte, che non è nulla per noi; ...
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ecceita
ecceità s. f. [dal lat. mediev. haecceitas, tratto dall’agg. femm. sing. haec «questa» (sottinteso res «cosa» o substantia «sostanza»)]. – Nella filosofia degli scotisti, ciò che determina l’ente [...] e fa sì che sia «questa cosa» e non altra ...
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massimizzare
massimiżżare v. tr. [der. di massimo], non com. – Rendere massimo, portare al limite massimo; spec. in espressioni di linguaggi specifici: m. la capacità produttiva, m. un beneficio a parità [...] di spese, in economia; m. una funzione, in matematica (v. massimare2). In filosofia, m. la felicità, principio della morale utilitaria del filosofo e giurista inglese I. Bentham (1748-1832), secondo il quale ogni uomo, e segnatamente il legislatore, ...
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a2
a2 prep. [lat. ad] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate al, allo, alla, ai (a’ nella forma tronca), agli, alle; davanti a parola che comincia con la vocale [...] .: prolungare all’infinito; venire alla conclusione, giungere a un accordo; scendere a patti, a compromessi; avviamento alla filosofia; introduzione allo studio dei classici; condannare a morte, all’ergastolo, e analogam. a due anni di carcere, ecc ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con [...] in essa posto tra humanitas, humanae litterae e paideia o educazione dell’uomo, sia per l’impostazione antropocentrica della riflessione filosofica: quindi si suole dire u. di Socrate, u. di Cicerone, ecc. Più recentemente si è insistito anche su un ...
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autocoscienza
autocosciènza s. f. [comp. di auto-1 e coscienza]. – 1. Nel pensiero filosofico, coscienza di sé, consapevolezza del proprio esistere e del proprio agire, non come oggetto, cioè effetto [...] ma in quanto entità soggettiva, desiderosa e capace di spiegazioni causali della realtà e di sé stessa; più in partic., e con altro senso, nella filosofia idealistica, coscienza razionale che l’io ha di sé come soggetto di pensiero nella riflessione ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e dell’area geografica in cui si collocavano,...