scorza
scòrza s. f. [lat. scŏrtea «veste di pelle, pelliccia», femm. sostantivato dell’agg. scorteus «di pelle» (der. di scortum «pelle»)]. – 1. a. In botanica, il rivestimento esterno dei fusti e delle [...] s. ruvida nasconde un cuore d’oro; anche, apparenza che non corrisponde alla realtà, simulazione, finzione: pensava di essere un filosofo, un critico, un uomo politico, e si dava atteggiamenti di estremista e di settario: ma tutto ciò non era che una ...
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peccadiglio
peccadìglio (o peccatìglio) s. m. [dallo spagn. pecadillo, dim. di pecado «peccato»], ant. – Peccatuccio; peccato, o anche colpa, errore, difetto di lieve entità; talora iron.: ritornò al [...] a dire che s’era dimenticato d’uno peccadïglio, e questo era di non credere in Dio (Caro); Hegel, il cui peccato o peccatiglio di conservatorismo sociale ... ha avuto risalto dalla grandezza stessa della sua figura di filosofo e storico (B. Croce). ...
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guardatura
s. f. [der. di guardare]. – 1. letter. Il modo di guardare (spec. se abituale) di una persona: g. losca, g. torva; ha una g. che non mi piace; aveva del bambino nella g., del filosofo nella [...] fronte e dell’atleta nella persona (I. Nievo). Meno com. di sguardo, per indicare l’espressione: con una cotal g. amorevole (Leopardi); o il fatto stesso di guardare: faceva tremare chi passava colla sola ...
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scotismo
s. m. [dal nome del filosofo scozz. G. Duns Scoto (circa 1263/66 - 1308)]. – Il complesso delle dottrine filosofico-teologiche elaborate da G. Duns Scoto e dai suoi seguaci; in partic., la dottrina [...] della volontà sull’intelletto. Alla base dello scotismo c’è il tentativo di fondere insieme le tradizioni filosofiche platonico-agostiniana e aristotelico-tomista e di riformulare in modo nuovo il problema fondamentale della scolastica (rapporto ...
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scotistico
scotìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al filosofo G. Duns Scoto, alle dottrine sue e dei suoi seguaci e continuatori: l’interpretazione s. d’un testo; l’indeterminismo, il volontarismo [...] scotistico ...
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scoto
scòto (o scòtto) agg. e s. m. – Propriam., relativo o appartenente all’antico popolo celtico degli Scoti (o Scotti), originarî dell’Irlanda, che invasero nel sec. 4° d. C. la Caledonia e diedero [...] l’Inghilese folle (Dante); è talvolta unito al nome di personalità originarie della Scozia o dell’Irlanda, molto note nel mondo medievale: per es., G. Duns Scoto (v. scotismo), G. Scoto Eriugena, filosofo e teologo di origine irlandese del 9° secolo. ...
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memoria
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli [...] ferro; avere la m. di Pico della Miràndola (o anche, essere un Pico della Miràndola), con riferimento al dottissimo umanista e filosofo (1463-1494), rimasto proverbiale per la sua straordinaria memoria; al contr., avere poca o cattiva m., avere una m ...
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riassumere
riassùmere v. tr. [comp. di ri- e assumere] (coniug. come assumere). – 1. a. Assumere di nuovo, riprendere: r. la carica, la funzione, l’ufficio, l’incarico; r. il potere; r. il grado; rimasta [...] storia così ingarbugliata; concludendo, riassumerò i concetti fondamentali della mia conferenza; anche: r. il pensiero di un filosofo, r. una teoria; di fatti, attività, manifestazioni, esporli in modo essenziale e succinto: r. gli avvenimenti degli ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, [...] metà del sec. 16° dal veneziano G. C. Delminio e ripreso all’inizio del secolo successivo in Inghilterra dal filosofo ermetico R. Fludd: è la rappresentazione dell’universo sotto forma di un teatro al cui interno devono essere disposte particolari ...
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insigne
agg. [dal lat. insignis (comp. di in-1 e signum «segno»), propr. «che si distingue per un segno particolare»]. – In senso proprio (letter. e raro), che ha qualche segno o caratteristica per cui [...] alludono particolarm. alla notorietà della persona, cui possono talvolta non corrispondere meriti effettivi): un letterato, uno studioso, un filosofo i.; un i. pittore; un i. latinista; un i. scienziato; determinato da complemento: un uomo, una donna ...
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filosofo
Termine esclusivo della prosa e, tranne due occorrenze della Vita Nuova, sempre ricorrente nel Convivio. L'uso è nel senso proprio di " chi professa la filosofia ".
L'etimologia e le caratteristiche del vero f. sono esposte da D....
Origene filosofo
Origene
Filosofo neoplatonico, discepolo di Ammonio Sacca. L’ipotesi secondo la quale sarebbe da identificarsi con l’O. padre della Chiesa è stata dimostrata priva di fondamento da K.O. Weber (1917). Trattando del rapporto...