Internet-dipendenza
(internet-dipendenza), loc. s.le f. Bisogno compulsivo di collegarsi alla rete telematica e di utilizzarne i servizi. ◆ Certamente un filosofo può ravvisare in ciò una contraddizione [...] in termini: ma come, si cautela l’utente da un uso smodato di Internet e poi gli si chiede di andare in rete per farsi un test? Kimberly Young, tuttavia, è conscia di questo possibile punto debole e indica ...
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metamondo
(meta-mondo), s. m. Mondo immaginario o virtuale, che supera i confini della realtà, frutto della speculazione mentale e della fantasia. ◆ Così, gli sforzi dei pupari si sono concentrati soprattutto [...] la vita e quindi non ci passerei un minuto. È un mare aperto alla disperazione dei disturbati. E come disse il filosofo e saggista inglese, Robert Scruton, già professore al Birkbeck College di Londra e alla Boston University: “Benedetto Internet che ...
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semiosi
semiòṡi s. f. [dall’ingl. semiosis, che è dal gr. σημείωσις «indicazione», der. di σημειόω «segnare, indicare»]. – Termine con cui negli studî di semiotica si indica il processo di significazione, [...] cioè, secondo il filosofo del linguaggio Ch. Morris (1901-1979), «il processo in cui qualcosa funziona come segno», fenomeno che è appunto l’oggetto della semiotica. ...
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trascendentalista
s. m. e f. e agg. [der. di trascendentalismo] (pl. m. -i). – 1. In filosofia, rappresentante del trascendentalismo, filosofo che pone a fondamento della propria concezione l’idea del [...] trascendentale. 2. Nel pensiero filosofico-religioso e nella letteratura statunitense, esponente, rappresentante del movimento del trascendentalismo; anche come agg., nello stesso sign. di trascendentalistico. ...
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trascendimento
trascendiménto s. m. [der. di trascendere]. – Il fatto di trascendere: questi t. non sono scusabili; t. della realtà sensibile, t. di sé stesso, in filosofia; in partic., nell’esistenzialismo [...] del filosofo K. Jaspers (1883-1969), il movimento, connaturato all’esistenza, dell’esistente verso l’essere, cioè il tendere verso il mistero dell’essere. ...
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enneade
ennèade s. f. [dal lat. tardo enneas -ădis, gr. ἐννεάς -άδος, da ἐννέα «nove»], letter. – 1. Raccolta di nove cose; in partic., libro diviso in nove partizioni o capitoli: le Enneadi (gr. ᾿Εννεάδες), [...] i sei gruppi, di nove scritti ciascuno, in cui sono ordinati i 54 scritti del filosofo greco Plotino (3° sec. d. C.). 2. non com. Nel linguaggio eccles., novena. ...
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missionariato
s. m. Attività di assistenza e apostolato. ◆ «Non nascondo che esistono anche difficoltà di ordine materiale. Molti degli antichi templi restituiti alla Chiesa, infatti, si trovano in uno [...] l’alto» il testo che raccoglie gli strumenti fondamentali per il lavoro psico-sociale ed educativo, sperimentati da questo filosofo delle utopie concrete che è Marco Calamai. […] «All’inizio – spiega Calamai – non è stato affatto facile. A cominciare ...
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rasoio
rasóio s. m. [lat. rasōrium, der. di radĕre «radere», part. pass. rasus]. – 1. a. Utensile per radere barba, capelli e altri peli, costituito da una lama rettangolare d’acciaio, con punta arrotondata [...] in senso fig., r. di Occam, espressione con cui ci si riferisce al canone metodico di semplificazione postulato dal filosofo ingl. Guglielmo di Occam (1a metà del sec. 14°) e variamente formulato: pluralitas non est ponenda sine necessitate ponendi ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo [...] ted. Christian Wolf (1679-1754) che nella sua Philosophia prima sive Ontologia (1729) lo definiva come equivalente di «filosofia prima» (espressione usata da Aristotele per la scienza dell’essere, poi chiamata metafisica) «in cui sono contenuti tutti ...
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ontologismo
s. m. [der. di ontologico]. – Termine usato dal filosofo Vincenzo Gioberti (1801-1852) in opposizione a psicologismo, per indicare il metodo della filosofia che «colloca il termine immediato [...] nel suo oggetto, cioè l’Idea», caratterizzando così l’orientamento del proprio sistema. Più in generale, nel linguaggio filosofico, esso è usato per significare la priorità, variamente affermata, della conoscenza di Dio o dell’Essere – immediata e ...
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filosofo
Termine esclusivo della prosa e, tranne due occorrenze della Vita Nuova, sempre ricorrente nel Convivio. L'uso è nel senso proprio di " chi professa la filosofia ".
L'etimologia e le caratteristiche del vero f. sono esposte da D....
Origene filosofo
Origene
Filosofo neoplatonico, discepolo di Ammonio Sacca. L’ipotesi secondo la quale sarebbe da identificarsi con l’O. padre della Chiesa è stata dimostrata priva di fondamento da K.O. Weber (1917). Trattando del rapporto...