fisicalismo
fiṡicalismo s. m. [dal ted. Physikalismus, der. dell’agg. physikalisch «fisico, della fisica»]. – Concezione filosofica moderna, sostenuta principalmente dal filosofo e sociologo austriaco [...] O. Neurath (1882-1945), secondo la quale tutti i campi della ricerca scientifica fanno parte di una scienza unitaria, la fisica, per cui l’unità di tutte le scienze (comprese quelle sociali e morali) può ...
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illeggibile
illeggìbile agg. [comp. di in-2 e leggibile]. – Non leggibile, che non è possibile leggere o che si legge con molto stento, indecifrabile: calligrafia i.; caratteri i.; firma i.; iscrizione [...] , involuto, per la difficoltà e noiosità della materia, o la cui lettura ripugni per il suo contenuto: romanzo, trattato i.; filosofo i.; cómpito i. per la grande quantità degli errori; racconto i. per il suo contenuto volgarmente blasfemo. ◆ Avv ...
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lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che [...] razionale e fisico («fuoco») che governa la realtà. Nella letteratura sapienziale greco-ebraica la sapienza divina è il lògos, che nel filosofo Filone (c. 30 a. C
c. 45 d. C.) assume una precisa personalità come prima potenza espressa da Dio, con ...
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udienza
udiènza (letter. ant. udiènzia) s. f. [dal lat. audientia, der. di audire, rifatto su udire]. – 1. Il fatto di udire qualcuno, di dargli ascolto per rispondere e provvedere a quanto chiede o [...] in un pubblico più o meno vasto, e soprattutto il fatto d’essere conosciuto, letto, ascoltato e seguìto: uno scrittore, un filosofo, una scuola o un gruppo di economisti che ha ottenuto larga u. a livello internazionale, o che ha grande u. in Italia ...
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decisionismo
deciṡionismo s. m. [der. di decisione, sul modello del ted. Dezisionismus]. – In generale, come termine filosofico, concezione teorica che assegna alla decisione un valore quasi assoluto [...] scelte e la propria condotta. Usato in partic. per definire la concezione teorica della sovranità e del diritto formulata dal filosofo del diritto Carl Schmitt (che in una sua opera, del 1934, aveva individuato il fondamento della norma positiva in ...
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anarco-conservatore
(anarco conservatore), agg. Che si caratterizza per aspetti propri di una concezione anarchica improntata a una visione conservatrice. ◆ Soprattutto nel dialogo con il filosofo [Martin] [...] Heidegger, egli [Ernst Junger] tenne a sottolineare la sua propensione originaria a un tipo di cultura anarco conservatrice, estetizzante, spesso lontana dal nullismo razzista e dalla volgarità ideologica ...
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gnomo
gnòmo s. m. [dal lat. uman. gnomus, nome coniato dal medico e filosofo svizz. Paracelso (1493-1541), che lo trasse forse dal gr. γνώμη «giudizio, intelligenza»]. – 1. Essere favoloso che la mitologia [...] e le tradizioni dei popoli antichi e moderni rappresentano piccolo e con aspetto di vecchio barbuto, abitante di boschi e grotte, custode di tesori nascosti, generalmente al servizio di un re. 2. Nel linguaggio ...
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postcrociano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo e storico Benedetto Croce (v. crociano)]. – Che è successivo al periodo storico caratterizzato dall’influenza delle dottrine crociane: la filosofia, [...] la critica p.; che segue un indirizzo di pensiero posteriore al sistema filosofico crociano, aderendo a questo o scostandosene: i filosofi postcrociani. ...
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neoleader
(neo-leader), s. m. inv. Capo, guida di nomina recente. ◆ a meno che il Cinese neoleader di Aprile non smorzi i toni (oggi alla convenzione tocca a lui, poi chiuderà il segretario), c’è chi, [...] fra i Ds, pensa che la scissione, come sostiene anche il filosofo della Margherita, Massimo Cacciari, possa essere il minore dei mali. (Alberto Annichiarico, Stampa, 6 aprile 2003, Milano, p. 3) • Vittorio Merloni ha guidato la Confindustria in anni ...
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neuroetica
s. f. Lo studio del comportamento etico sulla base dei progressi compiuti nell’ambito delle neuroscienze. ◆ la Dana Alliance for Brain, l’organizzazione no profit che promuove la settimana [...] quesiti che richiedono una risposta, perché tutto ciò che esprimono è già realtà o sta bussando alla porta. Quello che il filosofo Isaiah Berlin si chiedeva ipoteticamente 45 anni fa nel saggio «John Stuart Mill e gli scopi dell’esistenza» (Che fare ...
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filosofo
Termine esclusivo della prosa e, tranne due occorrenze della Vita Nuova, sempre ricorrente nel Convivio. L'uso è nel senso proprio di " chi professa la filosofia ".
L'etimologia e le caratteristiche del vero f. sono esposte da D....
Origene filosofo
Origene
Filosofo neoplatonico, discepolo di Ammonio Sacca. L’ipotesi secondo la quale sarebbe da identificarsi con l’O. padre della Chiesa è stata dimostrata priva di fondamento da K.O. Weber (1917). Trattando del rapporto...