superare
v. tr. [dal lat. superare, der. di super «sopra»; propr. «essere al di sopra»] (io sùpero, ecc.). – 1. a. Essere superiore per dimensioni, cioè più alto, più lungo, più largo, e in genere di [...] superata; analogam., di persona, la cui opera o le cui idee non abbiano più seguito o non rispondano più alle teorie, alle idee, al gusto attuali: un filosofo, un biologo, un poeta superato; anche sostantivato: essere, sentirsi ormai un superato. ...
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schopenhaueriano
〈šopenauer-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Arthur Schopenhauer 〈šóo-pënhauër〉 (1788-1860), al suo pensiero, alla sua concezione del dolore come intrinseco alla vita universale, che [...] si espressero principalmente nella sua opera Die Welt als Wille und Vorstellung «Il mondo come volontà e rappresentazione» (1820): la filosofia, l’etica sch.; il pessimismo schopenhaueriano. ...
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spenceriano
〈spense-〉 agg. – Relativo al filosofo ingl. Herbert Spencer 〈spènsë〉 (1820-1903) e alla sua opera. In partic., evoluzionismo s., la dottrina filosofica e naturalistica secondo la quale il [...] , delle facoltà intellettuali, delle istituzioni sociali) fu da Spencer posta alla base del suo sistema filosofico: una teoria dell’evoluzione che, nonostante incorpori alcune delle idee di Darwin, resta essenzialmente predarwiniana, trattandosi ...
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zetetico
żetètico agg. [dal gr. ζητητικός, der. di ζητέω «ricercare, investigare»] (pl. m. -ci). – Volto alla ricerca della verità: termine usato già anticamente per caratterizzare il metodo e l’indirizzo [...] tendenti appunto a tale fine. Nel sec. 7° il filosofo ingl. Herbert di Cherbury adottò questo termine nella forma lat. zeteticus sia come agg. (facultates zeteticae) sia sostantivato al neutro plur. (zetetica nostra) per indicare il complesso ...
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sociologia
sociologìa s. f. [comp. di socio- e -logia, sul modello del fr. sociologie]. – Scienza e disciplina che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause e manifestazioni, nei loro [...] effetti, nei loro rapporti reciproci e con altri fenomeni. Sorta come disciplina autonoma in ambito positivista per opera del filosofo fr. Auguste Comte (1798-1857), inizialmente si propone di studiare la società con un metodo analogo a quello delle ...
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socrateggiare
v. intr. [dal nome di Sòcrate, il filosofo ateniese del 4° sec. a. C.] (io socratéggio, ecc.; aus. avere), non com. – Atteggiarsi a Socrate, avere o assumere atteggiamenti socratici. ...
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socratico
socràtico agg. e s. m. [dal lat. Socratǐcus, gr. Σωκρατικός] (pl. m. -ci). – Di Socrate, il filosofo ateniese del 4° sec. a. C.: il pensiero s., la dottrina s.; proprio dell’insegnamento di [...] Socrate: metodo s., il metodo dialogico (v. maieutica); l’ironia s. (v. ironia); o tipico del carattere che a lui viene attribuito: serenità socratica; amore s., pederastico, omosessuale. Come s. m., un ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] un tumulto, il qual s’aggira Sempre in quell’aura sanza t. tinta (Dante). In partic. nel pensiero filosofico e scientifico tale nozione ha costituito un problema costante e basilare della riflessione fin dalle trattazioni mitologiche (Crono come ...
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flatus vocis
locuz. lat. (propr. «emissione di voce»). – Espressione tradizionalmente attribuita al filosofo Roscellino di Compiègne (morto intorno al 1120), massimo rappresentante del nominalismo medievale, [...] secondo il quale i concetti universali non hanno alcuna realtà oggettiva e sono soltanto semplici nomi (cioè, appunto, dei flatus vocis). È talora ripetuta nel linguaggio comune, riferita in senso polemico ...
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sperimentale
(non com. esperimentale) agg. [der. di sperimento, forma ant., aferetica, di esperimento]. – 1. Che si basa sull’esperienza; che si fonda sull’esperimento, che procede per mezzo di esperimenti: [...] gli aspetti che interessano la ricerca; tale metodo fu largamente applicato e teorizzato da G. Galilei (1564-1642) e dal filosofo ingl. F. Bacone (1561-1626), e ha dominato da allora gran parte della scienza moderna, ispirando in tempi più recenti ...
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filosofo
Termine esclusivo della prosa e, tranne due occorrenze della Vita Nuova, sempre ricorrente nel Convivio. L'uso è nel senso proprio di " chi professa la filosofia ".
L'etimologia e le caratteristiche del vero f. sono esposte da D....
Origene filosofo
Origene
Filosofo neoplatonico, discepolo di Ammonio Sacca. L’ipotesi secondo la quale sarebbe da identificarsi con l’O. padre della Chiesa è stata dimostrata priva di fondamento da K.O. Weber (1917). Trattando del rapporto...