indiretto2
indirètto2 agg. [comp. di in-2 e diretto]. – 1. Non diretto, che non procede diritto ma subisce deviazioni o soste; più spesso, che giunge a un effetto attraverso operazioni intermedie o con [...] economico destinato a soddisfare un bisogno solo indirettamente, e cioè previa trasformazione in bene diretto. f. In finanza, imposte i., quelle sui trasferimenti di ricchezza, sulla produzione e sui consumi, considerati appunto come indici indiretti ...
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funzionale1
funzionale1 agg. [der. di funzione, sul modello del fr. fonctionnel]. – 1. a. Relativo a una funzione, inerente alle funzioni esercitate da una persona: competenza f.; privilegi f.; qualifiche [...] di un organo e non ad alterazioni chiaramente individuabili della sua struttura anatomica. 3. Con altri sign.: a. Nel linguaggio econ., finanza f., l’attività di prelievo e di spesa dello stato che si valga dello strumento fiscale per modificare la ...
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indiziario
indiziàrio agg. [der. di indizio]. – Che ha valore di indizio, o che si basa su indizî: prova i.; processo i., quello in cui, non essendosi acquisite prove dirette dei fatti, la certezza morale [...] può nascere soltanto dal concorso di molteplici indizî. In finanza, metodo i., quello che desume il valore dell’imponibile da elementi esteriori e approssimativi determinati a priori dalla legge (per es., il reddito di un’industria dall’estensione ...
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svalutare
v. tr. [der. di valuta, col pref. s- (nel sign. 1)] (io svalùto, più com. ma meno corretto io svàluto, ecc.). – 1. a. In economia e in finanza, s. la moneta (s. lo yen, il dollaro, ecc.), diminuirne [...] ufficialmente il valore esterno, variandone in diminuzione il tasso di cambio con le monete estere: il governo ha deciso di s. la moneta (o, assol., di svalutare). Nell’uso corrente è riferito anche alla ...
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fiscalismo
s. m. [der. di fiscale]. – 1. a. Sistema finanziario, e particolarm. tributario, che risulta oneroso. b. Tendenza degli agenti della finanza pubblica ad applicare le leggi con rigore eccessivo [...] e in modo troppo oneroso per il cittadino. 2. fig. Comportamento fiscale, cioè rigido, intransigente, autoritario nei rapporti con i dipendenti, soprattutto nell’applicazione dei regolamenti: si è fatto ...
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help line
s. f. inv. Centralino per la richiesta di informazioni e consulenze. ◆ per non dar luogo a malintesi e distorsioni sulle informazioni, [Montepaschi di Siena] ha attivato anche una sorta di [...] «help line» mediante call center. (Sole 24 Ore, 29 maggio 2000, p. 36, Finanza & Mercati) • alcuni spot reclamizzeranno il numero verde della «help line» che opererà al servizio degli utenti, dalle 9 alle 21, per ascoltare, consigliare, indicare ...
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highk
(high-k), s. m. inv. Materiale ceramico ad alta densità impiegato nella produzione dei microprocessori perché dotato di buone proprietà isolanti e idoneo a ridurre la dispersione dielettrica. ◆ [...] a un cambio di materiali, dal polisilicio standard più in uso, al metallo». (Alessandra Ritondo, Repubblica, 4 febbraio 2008, Affari & Finanza, p. 26).
Dall’ingl. high-k, a sua volta composto dall’agg. ingl. high (‘alto, elevato’) e dalla lettera ...
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razionale3
razionale3 s. m. [dal lat. tardo rationalis (rei privatae), che nell’Impero romano, sotto Costantino, individuava l’amministratore del patrimonio della corona (res privata principis)]. – Denominazione [...] e i beni dello stato o del comune; nel regno di Sicilia, già con i Normanni, la Magna Curia dei maestri razionali costituiva un organo del governo centrale che, al di là dell’ufficio di revisione dei conti, era la suprema magistratura di finanza. ...
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terotecnologia
terotecnologìa s. f. [dall’ingl. terotechnology, comp. del tema del gr. τηρέω «osservare, vigilare» e di technology «tecnologia»]. – Applicazione di molteplici discipline (management, [...] finanza, ingegneria, ecc.) ai beni fisici di un’azienda, compiuta in collaborazione e in ogni fase decisionale dal suo personale specializzato, allo scopo di ottenere il maggior rendimento dei beni stessi a vantaggio sia dell’azienda sia degli utenti ...
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acquirente-tipo
(acquirente tipo), loc. s.le m. Chi presenta le caratteristiche che abitualmente si possono riscontrare negli acquirenti di un prodotto o di una fascia di prodotti. ◆ «Si nota una notevole [...] l’acquirente tipo della Serie 3 ha 44 anni). (Umberto Zapelloni, Corriere della sera, 28 marzo 2004, p. 43, Motori).
Composto dai s. m. acquirente e tipo.
Già attestato nella Repubblica del 21 aprile 1985, Affari & Finanza, p. 1 (Marco Ruffolo). ...
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I mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i propri fini e, più specificamente e comunemente, i mezzi (beni in natura, servizi personali e soprattutto denaro) di cui dispongono lo Stato e gli altri enti pubblici....
finanza
I settori della finanza
L’ambito della finanza può essere diviso in almeno 5 sezioni: pubblica, d’impresa, dei mercati finanziari, degli intermediari finanziari, delle istituzioni finanziarie. Tutti i settori, e specialmente quelli...