serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, [...] il limite (se esiste) delle somme parziali o ridotte, cioè delle somme a0, a0 + a1, a0 + a1 + a2, ecc.; se il limite è finito la serie è convergente, se è infinito la serie è divergente. Il fatto che esistono serie convergenti in cui tutti i termini ...
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antipremier
(anti-premier), agg. inv. Rivolto contro il Primo ministro; contrario alle scelte politiche compiute da chi riveste tale carica. ◆ Più che sul conduttore [Paolo] Bonolis, che avrebbe appreso [...] ] in chiave anti-premier: «Non oso interpretare le parole del presidente, però dopo giorni in cui si dice che la recessione è finita e che siamo ricchi perché abbiamo i telefonini in tasca, ci ricorda che il problema è serio». (A. Ba., Stampa, 16 ...
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testimonio
testimònio s. m. [dal lat. testimonium «testimonianza, prova», der. di testis «teste»]. – 1. Ciò che si dichiara testimoniando o ciò che fa fede di qualche cosa (forma letter., o più elevata [...] con riferimento ai pezzi ottenuti per fusione, stampaggio o fucinatura, è chiamata testimonio la zona grezza che rimane sulla superficie finita di lavorazione in conseguenza di insufficiente spessore del sovrametallo oppure di imperfetta tracciatura. ...
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superficie
superfìcie (meno com. superfice) s. f. [dal lat. superficies, comp. di super- e facies «faccia»] (pl. -ci, disus. -cie). – 1. Il contorno di un corpo come elemento di separazione della regione [...] s. sferica, conica, cilindrica (nei due ultimi casi la superficie è limitata o illimitata a seconda che il cono e il cilindro siano finiti o indefiniti); s. di un poliedro; s. laterale, di un prisma o di una piramide, qualora non si tenga conto delle ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] gestazione: ha appena terminato il suo t.; fra un mese compirà il suo t.; ha già fatto metà del suo t.; con altro senso, ha finito il suo t., o più com. ha fatto il suo t. (espressione, quest’ultima, modellata sul fr. il a fait son temps), di persona ...
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parere2
parére2 v. intr. [lat. parēre «apparire, mostrarsi»] (pres. pàio, pari, pare, paiamo, paréte, pàiono [ant. paro, pariamo, pàrono]; pass. rem. parvi, parésti, parve, parémmo, paréste, pàrvero [...] era a lungo atteso o per cosa desiderata e insperatamente ottenuta, o di entusiastica accettazione: non mi pare vero che tutto sia finito; non mi pareva vero d’esser lasciato libero; non gli parve vero di poter venire a teatro con noi. 2. a. Ritenere ...
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andare1
andare1 v. intr. [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- del lat. vadĕre «andare»] (pres. indic. vado [tosc. o letter. vo, radd. sint.], vai, [...] anche, riuscire, avere buon esito: tentiamo, se va va, se no pazienza; è andata!, la cosa è riuscita, la faccenda è finita bene. In altri casi invece, con riferimento a cose materiali, equivale a essere perduto e sim.: vada la roba, ma almeno siamo ...
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andato
agg. [part. pass. di andare]. – 1. Trascorso: nei tempi a., il mese andato. 2. Sciupato, guasto: questa carne mi pare andata. 3. Spacciato, rovinato, morto: poverino, è bell’e andato. Non com., [...] fare andata una cosa, considerarla perduta, finita e perciò abbandonarla, non pensarci più: tanti momenti in cui era stato per perdere anche la speranza, e fare andata ogni cosa (Manzoni). ...
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praticamente
praticaménte avv. [der. di pratico]. – 1. In modo pratico, conformemente alla pratica, sotto l’aspetto pratico: affrontare p. una questione, un problema; organizzare p. il proprio lavoro; [...] , con metodo pratico, esemplificativo: ho deliberato di parlarvi oggi tanto storicamente quanto praticamente della lingua (Foscolo). 2. In concreto, nella sostanza: l’opera è ormai p. finita; avete detto p. le stesse cose, anche se in modo diverso. ...
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materia
matèria (ant. matèra) s. f. [dal lat. materia]. – 1. a. Nell’accezione più generica, ciò che costituisce tutti i corpi, la sostanza fisica che, assumendo forme diverse nello spazio, può essere [...] qualità particolari: la m. di quella statua è il marmo, il bronzo; suppellettili fatte di m. preziosa; già era di nuovo finita la fiamma; non si vedeva più venir nessuno con altra m. (Manzoni). c. Con l’aggiunta di speciale determinazione, il termine ...
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finita
Bruno Basile
. Il termine, con il valore di " fine ", " morte " (per cui v. FINIRE), compare due volte, solo nelle Rime: LXXXIX 9 Destinata mi fu questa finita / da ch'un uom convenia esser disfatto, / perch'altri fosse di pericol...