intagliatore
intagliatóre s. m. (f. -trice) [der. di intagliare]. – Chi esegue lavori artistici d’intaglio: i. in legno, in pietra, in metallo; i. di cammei, d’avorio, di pietre preziose. In partic., [...] artigiano che esegue, a mano o a macchina, lavori di intaglio su legno, sia come opera a sé stante, sia come ornamento all’opera finita. ...
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estate
(poet. o region. està; pop. istate, state) s. f. [lat. aestas -atis, dal tema di aestus -us «calore»]. – 1. Seconda stagione dell’anno, compresa, per l’emisfero boreale, tra il solstizio d’estate [...] spesso con allusione all’inizio del caldo più che al vero inizio della stagione; e così: l’e. si può dire ormai finita, ai primi temporali, o ai primi abbassamenti della temperatura); nel pieno, nel colmo dell’e., nel periodo più caldo della stagione ...
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cuccagna
s. f. [dal lat. mediev. Cocania «paese dell’abbondanza», nome prob. foggiato con una voce germ. indicante dolciumi (cfr. ted. Kuchen «dolce, torta») e la terminazione -ania di nomi di regione]. [...] estens., luogo pieno d’ogni ben di Dio, grande abbondanza d’ogni cosa, vita piacevole e allegra: hanno trovato la c.!; è finita la c.!; godersi la c.; era già da cinque mesi che durava questa bella c. di baloccarsi e di divertirsi le giornate intere ...
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licenza
licènza (ant. o pop. licènzia) s. f. [dal lat. licentia, der. di licere «esser lecito»]. – 1. a. Permesso, facoltà (concessa in genere da persona di rispetto, o da un superiore di grado o autorità) [...] un colono, a un mezzadro), a un affittuario coltivatore diretto che, trascorso un certo tempo, dovrà lasciare l’appartamento, il podere: l. per finita locazione; il padrone di casa mi ha dato la l. per la fine di giugno (ma con questo sign. è più com ...
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mollare1
mollare1 v. tr. e intr. [der. dell’agg. molle] (io mòllo, ecc.). – 1. tr. a. Allentare, lasciar andare o far scorrere lentamente, una fune, un cavo, una catena e sim., cessando di tirare, liberando [...] ’uso fam., smettere il rigore, l’intransigenza, lasciarsi andare a qualche concessione: ha resistito finché ha potuto, ma poi ha finito per m.; cercano di tenere alti i prezzi, ma la concorrenza è così forte che alla fine dovranno mollare; anche col ...
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telemetro
telèmetro s. m. [dal fr. télémètre, comp. di télé- «tele-» e -mètre «-metro»]. – Strumento per misurare la distanza di un oggetto dall’osservatore. I t. ottici sono basati sul fatto che un [...] oggetto a distanza finita si vede, da due punti anche poco distanti tra loro, sotto angoli diversi: da tale differenza angolare si risale alla distanza dell’oggetto (in genere questa si legge direttamente su un’apposita scala graduata dello strumento ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] forse ce la faremo, se Dio vuole; se Dio vuole, è finita!); come Dio volle, alla fine, finalmente (come Dio volle, arrivò circa diecimila euro; ci vuole molto [sottint. tempo] per arrivare fin là?; c’è voluto molto [sottint. sforzo, fatica, insistenza ...
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frase
fraṡe s. f. [dal lat. phrasis, gr. ϕράσις, der. di ϕράζω «dire»]. – 1. Espressione linguistica significativa: f. enunciativa, esclamativa, interrogativa, imperativa; f. compiuta, incompiuta. In [...] in due o anche tre «semifrasi» (f. binaria e ternaria). b. Nella tecnica dei calcolatori elettronici, successione finita di simboli detti parole. ◆ Dim. fraṡétta, fraṡettina, fraṡina (per lo più iron.); spreg. fraṡùccia, fraṡùcola; pegg. fraṡàccia ...
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stendere
stèndere v. tr. [lat. extendĕre, comp. di ex- e tendĕre «tendere»; cfr. estendere] (coniug. come tendere). – 1. Allungare o allargare, svolgere e spiegare, ciò che era contratto, stretto, oppure [...] , redigere: s. un articolo, una relazione, una bozza di contratto; s. una sentenza, con riferimento al giudice; il libro è quasi finito, mi resta da s. solo l’ultimo capitolo. 4. a. Come sinon. di estendere, nel sign. di ampliare, allargare, o anche ...
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ricrescere
ricréscere v. intr. [comp. di ri- e crescere] (coniug. come crescere; aus. essere). – Crescere di nuovo: lozione per far r. i capelli; l’erba del giardino è già ricresciuta; l’inflazione (il [...] debito pubblico, ecc.) tende a r.; Ogni gioia che era in cuor finita Ricresceva nel cuor di vita colmo (Penna); senza valore iterativo, aumentare di volume: è un tipo di pasta che ricresce nella cottura; pizza ricresciuta, lievitata; me l’hanno ...
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finita
Bruno Basile
. Il termine, con il valore di " fine ", " morte " (per cui v. FINIRE), compare due volte, solo nelle Rime: LXXXIX 9 Destinata mi fu questa finita / da ch'un uom convenia esser disfatto, / perch'altri fosse di pericol...