cuccagna s. f. [provenz. cocanha, lat. mediev. Cocania "paese dell'abbondanza", prob. sul modello di una voce germ. indicante dolciumi]. - 1. [anche con iniziale maiusc., luogo favoloso pieno d'ogni ben [...] di Dio: il paese di c.] ≈ bengodi, eldorado. 2. (estens.) [grande quantità di ogni cosa, a conforto di una vita piacevole e allegra: è finita la c.!] ≈ abbondanza, manna, (fam.) pacchia. [⍈ CULO] ...
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stringa s. f. [prob. der. di stringere; nel sign. 2, calco dell'ingl. string]. - 1. (abbigl.) [cordoncino o sottile nastro usato per allacciare scarpe oppure busti e corsetti] ≈ laccio, legaccio. 2. a. [...] (ling.) [successione lineare di elementi di un determinato tipo (fonemi, morfemi, sintagmi, ecc.)] ≈ sequenza. b. (inform.) [successione finita di caratteri alfanumerici registrata in memoria o in un altro supporto (nastro, disco, ecc.): s. binaria] ...
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indefinito [dal lat. tardo indefinitus]. - ■ agg. 1. [di cosa, che non è ancora risolto o definito: questione i.] ≈ aperto, indeciso, (non com.) indeliberato, irrisolto. ↔ chiuso, deciso, definito, deliberato, [...] e ↔ [→ INDETERMINATO (3)]. b. [dei modi nominali del verbo (infinito, participio, gerundio), che non ha forma finita] ≈ infinito, non finito. ↔ finito. ■ s. m., solo al sing. [ciò che è indefinibile, caratterizzato da vaghezza: l'i. ha un suo potere ...
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suicidarsi v. rifl. [der. di suicidio]. - 1. [togliersi deliberatamente la vita: ha tentato di s.] ≈ ammazzarsi, darsi la morte, (fam.) farla finita, togliersi la vita, uccidersi. ⇓ bruciarsi le cervella, [...] fare harakiri, svenarsi. 2. (fig., iperb.) [danneggiarsi deliberatamente, o anche per insipienza e incapacità] ≈ distruggersi, rovinarsi. ↑ annientarsi ...
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pacchia /'pak:ja/ s. f. [der. di pacchiare "mangiare a quattro ganasce"], fam. - 1. [condizione di vita facile e spensierata: è finita la p.] ≈ (fam.) cuccagna. 2. (estens.) [colpo fortunato: che p.!] [...] ≈ (non com.) bazza, benedizione, fortuna, manna. ↔ disgrazia, iattura, (fam.) iella, (pop.) scalogna, (volg.) sfiga, sfortuna ...
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tagliare [dal fr. ant. tailler, lat. tardo taliare, der. di talea "talea"] (io tàglio, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [interrompere del tutto la continuità di un corpo operandovi una o più divisioni con uno strumento [...] ≈ concludere, (fam.) darci un taglio, (fam.) farla corta, stringere, venire al dunque (o al sodo). ↑ (fam.) farla finita, troncare. ↔ (fam.) andare per le lunghe, diffondersi, dilungarsi, (fam.) farla lunga, (non com.) prolungarsi. □ tagliare fuori ...
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taglio /'taʎo/ s. m. [der. di tagliare]. - 1. [il tagliare o l'essere tagliato] ≈ recisione, (non com.) tagliatura, troncamento, [di un bosco] abbattuta, [allo scopo di fare parti, porzioni] divisione, [...] taglio [azione o argomento che può ritorcersi a danno di chi se ne serve] ≈ boomerang. □ darci un taglio [interrompere bruscamente un rapporto, cessare una situazione penosa] ≈ chiudere, (fam.) farla finita, rompere, tagliare i ponti, troncare. ...
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patta¹ s. f. [prob. lat. pacta, plur. di pactum "patto"], solo al sing. - (gio.) [risultato di uguaglianza: la partita è finita con una p.] ≈ pareggio, pari, parità. ● Espressioni: fare patta ≈ [→ PATTARE]. ...
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finita
Bruno Basile
. Il termine, con il valore di " fine ", " morte " (per cui v. FINIRE), compare due volte, solo nelle Rime: LXXXIX 9 Destinata mi fu questa finita / da ch'un uom convenia esser disfatto, / perch'altri fosse di pericol...