nigella
nigèlla s. f. [lat. scient. Nigella, dal lat. tardo nigella, propr. femm. sostantivato dell’agg. nigellus, dim. di niger «nero», per il colore dei semi]. – Genere di piante ranuncolacee, comprendente [...] ; sono anche coltivate per i semi oleosi e condimentarî, da cui si estraggono l’olio di n., usato in alcuni paesi nell’alimentazione e come medicinale, e l’olio essenziale di n., liquido giallo con odore gradevole di finocchio e di mandorla amara. ...
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rincalzare
(ant. rincalciare) v. tr. [comp. di rin- e calzare2]. – 1. a. In agraria, accumulare terra al piede di piante in accrescimento allo scopo di favorire l’emissione di nuove radici, per es. nel [...] mais, o per ottenere l’imbianchimento delle parti sotterrate, per es. nel porro, nel finocchio e nel sedano; ormai rara l’espressione fig., fam., andare a r. i cavoli, morire. Più genericam., di piante o di cose infisse nel terreno, metterci intorno ...
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schino
s. m. [lat. scient. Schinus, dal gr. σχῖνος «lentisco»]. – Genere di piante anacardiacee con una trentina di specie dell’America Merid., fra le quali l’albero del pepe o falso pepe (lat. scient. [...] Schinus molle), che per incisione del tronco fornisce una resina gommosa dall’odore di finocchio (detta mastice d’America o resina molle), già usata in certi preparati masticatorî. ...
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galbano
gàlbano s. m. [dal lat. galbănum, gr. χαλβάνη, di origine orientale]. – Gommoresina ottenuta per ispessimento del latice delle piante del genere Ferula (v. ferola); si trova in commercio in masse [...] e secche (g. secco o di Persia); di colore giallo pallido o rossastro, odore balsamico che ricorda quello del finocchio, sapore amaro, aromatico, è usato nella fabbricazione dei mastici e, in terapia, per la preparazione di empiastri revulsivi. Olio ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, [...] finocchio, ginocchio, pannocchia, ranocchio). La variante dotta è -ucolo. ...
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salame
s. m. [der. di sale]. – 1. a. Insaccato fatto con carne magra di suino, tagliata a pezzi con il coltello o tritata, salata e condita con pepe in grani (talvolta anche con finocchio), con l’aggiunta [...] di grasso triturato o a pezzi, da consumarsi, per lo più crudo e tagliato a fette, dopo conveniente stagionatura: affettare il s.; un panino col s.; s. piccante; s. toscano, a grana grossa; s. ungherese, ...
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anetolo
anetòlo s. m. [der. di aneto, col suff. -olo2]. – Composto organico, costituente degli olî essenziali d’anice, di finocchio, ecc.; è un liquido incolore, aromatico, fragrante, usato come carminativo, [...] in profumeria, nella preparazione dei liquori, e in chimica analitica (reattivo della lignina) ...
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multifido
multìfido (o moltìfido) agg. [dal lat. multifĭdus, comp. di multi- e tema di findĕre «fendere»], raro. – Spaccato, o diviso, in molte parti. In botanica, di organo (foglia, petalo, ecc.) diviso [...] in molte lacinie, come, per es., le foglie del finocchio. ...
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mentano
s. m. [der. di ment(olo), col suff. -ano]. – Composto organico, terpene monociclico a dieci atomi di carbonio; dei suoi tre isomeri il più importante è il para-mentano, liquido incolore, di odore [...] simile a quello del finocchio e del petrolio, che si può ottenere sinteticamente; il suo perossido viene usato come catalizzatore nella preparazione della gomma. ...
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Pianta erbacea (Foeniculum vulgare; v. fig.) delle Apiacee, bienne o perenne se spontanea, annua se coltivata, alta fino a 2 m, con foglie multifide, munite di ampia guaina basale. Le ombrelle, prive di involucro e di involucretti, portano molti...
RAS SHAMRA (Rās ash-shamrah, "collina del finocchio")
Umberto Cassuto
È questo il nome, oscuro fino a ieri, ed oggi largamente noto in seguito a importanti scoperte, di una collinetta situata presso la costa di Siria, 1 km. a sud del porticciolo...