riassorbimento
riassorbiménto s. m. [der. di riassorbire]. – L’azione di riassorbire, il fatto di riassorbirsi o di venire riassorbito: r. dell’umidità, dell’acqua; in senso fig.: r. della mano d’opera [...] o essudatizia), formatasi in una cavità organica o patologica, viene assorbita nelle vie sanguigne o linfatiche. b. In fisiologia, r. tubulare, processo di riassorbimento, a livello dei tubuli renali, di acqua, zuccheri e sali già filtrati attraverso ...
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cardiometro
cardiòmetro s. m. [der. di cardio- e -metro]. – Apparecchio che serve, in fisiologia sperimentale, a registrare le modificazioni volumetriche del cuore isolato, durante la sua funzione. ...
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gestageno
gestàgeno agg. [comp. di gesta(zione) e -geno]. – In fisiologia, di ormone sessuale femminile che favorisce l’inizio e il proseguimento della gestazione, lo stesso che progestinico. ...
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biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato [...] base poi agli aspetti secondo i quali l’organismo è studiato, si suddivide in varî rami, quali la morfologia, la fisiologia, la genetica, la patologia, secondo che si considerino la forma, o la funzione, o i fenomeni ereditarî, oppure le condizioni ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] .: o tutto o niente, espressione con cui si rifiuta ogni soluzione di compromesso, e legge del tutto o del niente, in fisiologia, formulazione del fenomeno per cui la fibra nervosa o muscolare, o l’intero muscolo del miocardio, rispondono solo a uno ...
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fotolisi
fotòliṡi s. f. [comp. di foto-1 e -lisi]. – 1. a. In chimica, decomposizione di un composto per azione della luce; è detta anche decomposizione fotochimica. b. In fisiologia vegetale, f. dell’acqua, [...] scissione delle molecole dell’acqua, indotta dalla luce nella fase luminosa della fotosintesi. c. In patologia vegetale, alterazione dei cloroplasti e della clorofilla, provocata da luce molto intensa, ...
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gettata
(ant. gittata) s. f. [der. di gettare]. – 1. a. L’atto del gettare, getto: la g. del cemento; rete da g., rete da pesca, detta anche giacchio, rezzaglio o sparviero. b. La distanza a cui può [...] nelle opere di getto. b. Nuovo germoglio che la pianta rimette, ramoscello (più com. getto o buttata o messa). c. In fisiologia (più com. nella forma gittata): g. cardiaca, la quantità di sangue immessa dal cuore nel circolo arterioso in un minuto; g ...
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acido1
àcido1 agg. [dal lat. acĭdus, affine a acer, acetum, ecc.]. – 1. Di sapore che costituisce (insieme col dolce, il salato e l’amaro) una delle quattro sensazioni gustative fondamentali e che viene [...] avvertito quando siano eccitati chimicamente particolari recettori nervosi posti alla base della lingua; in fisiologia si assume come prototipo dell’acido il sapore dell’agro di limone o dell’aceto: il latte dopo un po’ di tempo diventa a.; cibi ...
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fotoperiodismo
s. m. [der. di fotoperiodo]. – In fisiologia vegetale, l’insieme dei processi fisiologici che avvengono nelle piante in relazione al fotoperiodo, cioè alla lunghezza del periodo luminoso [...] diurno (non all’intensità della luce); dal fotoperiodo sono regolati tra l’altro: la fioritura (alcune piante infatti, dette longidiurne, come per es. lo spinacio, fioriscono solo se la lunghezza del periodo ...
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fotoperiodo
fotoperìodo s. m. [comp. di foto-1 e periodo]. – Durata del periodo di illuminazione giornaliera, considerata come fattore che influisce sulla fisiologia delle piante (v. fotoperiodismo). ...
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Scienza che studia le funzioni degli organismi viventi – animali e vegetali – per conoscere le cause, le condizioni e le leggi che determinano e regolano i fenomeni vitali.
La moderna sistematizzazione della f. teoretica distingue una f. generale,...
Biologia
Unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali; questi possono essere costituiti da una o più cellule. Il termine c. è stato introdotto in biologia nel 1665 da R. Hooke, che per primo osservò le...