locomotore
locomotóre agg. e s. m. [dal fr. locomoteur, formato sull’agg. locomotif (v. locomotiva), con il sost. moteur «motore»]. – 1. agg. (f. -trice) Che concerne la locomozione o serve alla locomozione; [...] in fisiologia, apparato l., l’insieme degli organi deputati al mantenimento dell’equilibrio del corpo dell’uomo e degli altri vertebrati e al suo spostamento nello spazio: è costituito da una componente passiva (sistema scheletrico) e da una ...
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locomozione
locomozióne s. f. [dal fr. locomotion, ingl. locomotion, formati su locomotive (v. locomotiva), con il lat. motio -onis (v. mozione)]. – 1. In fisiologia, la facoltà dei corpi viventi di [...] spostarsi da un luogo a un altro secondo meccanismi e fini determinati, dovuta all’azione coordinata degli organi attivi (muscoli) dell’apparato locomotore; il movimento stesso e il modo con cui si attua ...
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termoperiodismo
s. m. [der. di termoperiodo]. – In fisiologia vegetale, il complesso dei fenomeni che insorgono nelle piante in relazione al termoperiodo; per es., una pianta di pomodoro cresce e fruttifica [...] di più, se durante il giorno è tenuta a una temperatura di 26 °C e di notte a una temperatura di 18 °C ...
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funzionalita
funzionalità s. f. [der. di funzionale1]. – 1. L’esser funzionale: f. di un arnese, la rispondenza alla funzione a cui è destinato. 2. In fisiologia, l’attitudine di un organo a funzionare; [...] prove di f., basate sull’osservazione – praticata con differenti tecniche a seconda dei casi – del comportamento funzionale di un organo di fronte alla somministrazione di determinati farmaci, o di forti ...
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termoperiodo
termoperìodo s. m. [comp. di termo- e periodo]. – In botanica, il fattore che influenza la fisiologia (sviluppo, ecc.) di una pianta agendo con l’alternarsi di fasi diurne a una data temperatura [...] e fasi notturne a una temperatura diversa e in genere inferiore ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] (spesso in senso eufemistico): questa è una f. che toccherebbe a te; è una f. noiosa che lascio volentieri ad altri. c. In fisiologia, l’attività propria di una cellula, o di una sua parte, o di un organo, o di un sistema organico: f. respiratoria, f ...
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sussulto
s. m. [der. di sussultare (deverbale a suffisso zero)]. – 1. a. Sobbalzo, movimento brusco, trasalimento per improvvisa emozione: con un s. si svegliò dall’incubo; a quel grido ebbe (o diede) [...] un s. di paura. b. In fisiologia, s. muscolare, rapida contrazione di un muscolo o, più spesso, di un gruppo muscolare (con termine medico, clono). 2. Movimento brusco e repentino, scossone, spec. dal basso verso l’alto, e spesso ripetuto con ...
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termoregolatore
termoregolatóre s. m. e agg. [comp. di termo- e regolatore]. – 1. s. m. Nella tecnica, nome di dispositivi che operano la termoregolazione, utilizzati in varî tipi di macchine e apparecchiature [...] di un circuito elettrico, per tornare nella condizione iniziale una volta che la temperatura sia di nuovo quella di partenza. 2. agg. In fisiologia, centri t., i centri del sistema nervoso centrale preposti alla termoregolazione dell’organismo. ...
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zoologia
żoologìa s. f. [comp. di zoo- e -logia]. – Ramo delle scienze biologiche che studia la vita del mondo animale, in tutte le sue manifestazioni; si divide in varie sezioni (sistematica zoologica, [...] la comparazione di strutture omologhe tra organismi ne deduce la storia evolutiva e ne descrive gli adattamenti; fisiologia comparata, che studia le diverse funzioni dell’organismo in relazione all’ambiente esterno; ecc.), e comprende diversi ...
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Scienza che studia le funzioni degli organismi viventi – animali e vegetali – per conoscere le cause, le condizioni e le leggi che determinano e regolano i fenomeni vitali.
La moderna sistematizzazione della f. teoretica distingue una f. generale,...
Biologia
Unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali; questi possono essere costituiti da una o più cellule. Il termine c. è stato introdotto in biologia nel 1665 da R. Hooke, che per primo osservò le...