dire (ant. dicere /'ditʃere/) [lat. dicĕre] (pres. dico, dici [ant. o pop. di'], dice, diciamo, dite, dìcono; imperf. dicévo, ecc.; pass. rem. dissi, dicésti, ecc.; fut. dirò, ecc.; condiz. dirèi, ecc.; [...] cose che ieri ragionammo (G. B. Ramusio). Riferire si usa altresì quando si citano le parole di qualcuno (e forse Floro ha preso questa immagine da quel luogo di Tucidide nell’assedio di Siracusa, riferito ed esaminato da Longino [G. Leopardi]) o ...
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nictifloro /nikti'flɔro/ agg. [comp. di nicti- e del lat. flos floris "fiore"]. - (bot.) [di pianta che tiene aperti i fiori soltanto di notte] ≈ nictante. ...
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Fabio Rossi
dire. Finestra di approfondimento
Modi di dire - D. significa innanzitutto «esprimere con la voce» e ha, in questa accezione, come sinon. più ricercato, pronunciare (meno com. pronunziare). [...] cose che ieri ragionammo (G. B. Ramusio). Riferire si usa altresì quando si citano le parole di qualcuno (e forse Floro ha preso questa immagine da quel luogo di Tucidide nell’assedio di Siracusa, riferito ed esaminato da Longino [G. Leopardi]) o ...
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Musicista (Buenos Aires 1884 - ivi 1975). Studiò al conservatorio di Parigi. Fu insegnante al conservatorio di Buenos Aires, direttore artistico del Teatro Colón, presidente della Società nazionale di musica, insegnante nell'univ. di La Plata...