condizionamento
condizionaménto s. m. [der. di condizionare]. – 1. L’operazione di condizionare, nell’accezione 2 e 3 del verbo, e il modo: c. di un pacco; c. della frutta. C. di una merce, lo stato [...] degli occupanti (v. fig. a p. 396). 2. In linguistica, c. di un fonema, l’alterazione della pronuncia di un fonema per effetto di un altro fonema o di gruppi di fonemi contigui o distanti, o per effetto della sua posizione nel corpo della parola o ...
Leggi Tutto
condizionato
agg. [in alcuni sign. der. di condizione, in altri part. pass. di condizionare]. – 1. a. ant. Posto in determinate condizioni, ordinato: se quella provincia fosse c. altrimenti (Machiavelli). [...] per condizionamento: articolazione, vocale, consonante c.; pronuncia c. di un fonema; analogam., mutamento c. di un fonema, mutamento che avviene per effetto di un altro fonema vicino (contrapp. al mutamento libero). 6. In neurofisiologia, riflesso c ...
Leggi Tutto
arcifonema
arcifonèma s. m. [comp. di arci- e fonema] (pl. -i). – In linguistica, fonema definito dall’insieme dei tratti pertinenti comuni a due o più fonemi (per es., in italiano, é chiusa ed è aperta [...] oppure n in posizione prevocalica, n + labiale, n + velare), il quale conserva valore distintivo in quelle sedi in cui si neutralizza l’opposizione tra i due fonemi (così, per es., è un arcifonema in italiano la vocale e in posizione atona, in quanto ...
Leggi Tutto
trigramma
s. m. [comp. di tri- e gr. γράμμα «lettera dell’alfabeto», sul modello di digramma] (pl. -i). – Sequenza di tre lettere assunta a indicare un solo fonema, per ogni posizione di esso nel contesto [...] una lingua o solo per alcune posizioni. Così, per es., nell’ortografia italiana, il trigramma sci, che rappresenta davanti ad a, o, u il fonema š; nell’ortografia tedesca, il trigramma sch, che rappresenta lo stesso fonema š in qualsiasi posizione. ...
Leggi Tutto
nasalizzazione
nasaliżżazióne s. f. [der. di nasalizzare]. – Passaggio di un fonema orale al corrispondente fonema nasale (a > ã, b > m, ecc.); anche la semplice aggiunta di una consonante nasale [...] a un fonema orale, come avviene per es. nella cosiddetta n. spontanea, per cui una geminata si dissolve nella nasale omorganica più la scempia (quindi bb > mb, dd > nd, ecc.): lat. volg. sambatum da sabbătum «sabato»; amindala (ital. mandorla) ...
Leggi Tutto
sandhi
〈sàndhi〉 s. m., sanscr. [propr. «legamento»; comp. di sam- «assieme» e tema di dhā- «porre, fare»; cfr. l’etimo di sintesi]. – Nella grammatica sanscrita (dalla quale l’uso si è esteso anche ad [...] finali e iniziali (in molti casi scompaiono per dar luogo a un terzo fonema diverso) e, talvolta, nell’inserzione di un fonema nel punto di congiunzione; tali fenomeni si verificano anche nella scrittura quando si tiene conto dell’assenza di pausa ...
Leggi Tutto
fonologizzazione
fonologiżżazióne s. f. [der. di fonologizzarsi]. – In linguistica, processo attraverso cui una variante di un fonema si muta in fonema autonomo. ...
Leggi Tutto
visema
s. m. Movimento espressivo del viso; con particolare riferimento all’articolazione della muscolatura facciale mentre si parla. ◆ Un secondo problema per la sintesi facciale è costituito dall’inventario [...] ) della lingua in questione, o tutti i «visemi». Termine con il quale si intendono le «immagini visive» corrispondenti a ciascun fonema di una lingua. La faccia parlante. (Benito Carobene, Sole 24 Ore, 20 ottobre 2000, p. 69, Tecnologie e Scienze ...
Leggi Tutto
virtuale
virtüale agg. [dal lat. mediev. (dei filosofi scolastici) virtualis, der. di virtus «virtù; facoltà; potenza»: v. virtù]. – 1. a. In filosofia, sinon. di potenziale, cioè «esistente in potenza» [...] , può trasformarsi in una cavità in atto, ripiena di trasudato, essudato, pus, sangue, ecc. f. In linguistica strutturale, fonema v., fonema isolato, o che comunque non fa parte di unità lessicali o morfologiche provviste di un senso determinato all ...
Leggi Tutto
desonorizzare
desonoriżżare v. tr. [der. di sonoro, col pref. de-]. – In linguistica, trasformare nella pronuncia un fonema sonoro nel corrispondente sordo; si dice anche devocalizzare. ◆ Part. pass. [...] desonoriżżato, anche come agg., di fonema sonoro passato alla serie sorda (v. desonorizzazione). ...
Leggi Tutto
In linguistica, unità minima non ulteriormente analizzabile del significante. Il termine si è affermato con J. Baudouin de Courtenay e F. de Saussure. Dopo N.S. Trubeckoj, in opposizione a suono, denota un segmento fonico-acustico non suscettibile...
In linguistica, fonema intermedio tra due o più fonemi, risultante dalla neutralizzazione di un’opposizione fonologica (per es., e in sillaba atona, in quanto frutto della neutralizzazione di é ed è).