forestierismo
s. m. [der. di forestiero]. – In genere, ma poco com., moda o usanza venuta da un paese straniero. Più com., parola, locuzione, o anche costrutto sintattico, introdotti più o meno stabilmente [...] chiamano anche esotismi: per es., il fr. garage, l’ingl. week-end, il ted. Leitmotiv), sia con adattamento alla struttura fonetica e morfologica della lingua d’arrivo (nel qual caso in linguistica si parla più propriam. di prestito: per es., cliscè ...
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diggi
diggì (digì), s. m. inv. Trascrizione della realizzazione fonetica della sigla Dg, Direttore generale. ◆ «Ma sarà [Hernan] Crespo a tirarci fuori da questa situazione», sottolinea [Massimo] Cragnotti [...] jr., il diggì. (Repubblica, 24 novembre 2000, p. 62, Sport) • [Marcello] Lippi e [Luciano] Moggi, nell’ultima settimana, si sono scambiati frecciate velenose. Il tecnico ha risposto al «digì» che la preparazione ...
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implosione
imploṡióne s. f. [comp. di in-1 e (es)plosione]. – 1. In fisica, fenomeno che si produce allorché le pareti di un corpo cavo (per es., certi tipi di tubi elettronici a vuoto) soggette a una [...] pressione esterna superiore a quella interna cedono di colpo, generalmente frantumandosi. 2. In fonetica: a. Rumore caratteristico di consonante occlusiva articolata in fine di sillaba: per es., t nell’ingl. sport. b. Rumore caratteristico di ...
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ob-
‹òb›. – È la preposizione lat. ob («nella direzione di, verso, contro, di fronte a, in vista di»), molto frequente come prefisso di verbi e dei loro derivati, nel qual caso la b davanti a certe consonanti [...] come in obconico, obcordato, obovato), esso è presente quasi esclusivam. in parole derivate dal latino, senza alterazione fonetica (come in obliterare), con assimilazione (come in osservare, ottenere), o con alternanza nell’uso delle due forme ...
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lenizione
lenizióne s. f. [der. di lenire]. – In linguistica, trasformazione fonetica di consonante, che diviene lene, acquistando sonorità (per es., lo spagn. amigo dal lat. amicum) o passando, se occlusiva, [...] nella serie delle fricative (per es. aveva dal lat. habebat). In partic., l. romanza, quella avvenuta in tutta la Romània occid. (Iberia, Gallia, Italia settentr., ma accolta parzialmente anche in Toscana ...
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ski
〈ski〉 s. m. – Variante ant. di sci; è la forma non solo grafica ma anche fonetica con cui è stato adottato in ital. (insieme con la grafia più rara schi e le altre varianti sky, skye, comuni anche [...] al francese) il norv. ski, sulla cui effettiva pronuncia 〈ši〉 si è poi affermata la forma sci. ◆ Analogam., sono state per lungo tempo in uso le forme skiare e schiare, skiatore e schiatore per sciare, ...
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arretramento
arretraménto s. m. [der. di arretrare]. – L’arretrare, il portare o il farsi indietro: l’a. delle truppe avversarie; l’a. del veicolo, della folla; a. sulle proprie posizioni; in geografia, [...] della motilità dell’occhio (strabismo, eteroforia), spostando indietro l’inserzione anteriore del muscolo, per indebolirne l’azione. In fonetica, spostamento della massa linguale o di una parte prominente della superficie della lingua in una zona più ...
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arretrato
agg. [part. pass. di arretrare]. – 1. Portato all’indietro; posto, situato indietro: fermarsi su posizioni a., su una linea a.; la villa è molto a. rispetto alla strada, da cui la separa un [...] nel gioco del calcio, centro mediano a., giocare a., e sim., rispetto alla posizione tradizionalmente occupata dal giocatore. In fonetica, articolazione a., o posteriore, realizzata in una zona più interna della bocca. 2. fig. a. Rimasto indietro, in ...
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formante
s. m. e f. e agg. [dal ted. Formans (propriam. part. pres. del lat. formare «formare»), da cui anche l’ingl. formant e il fr. formant]. – 1. s. m. e agg. Termine usato, nella linguistica strutturale, [...] : per es., -izz- di normalizzare, o -zion- di compensazione. Come agg.: elemento f.; tavola degli elementi formanti. 2. s. f. In fonetica acustica, ciascuna delle componenti dello spettro acustico che distinguono i diversi timbri di una vocale. ...
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Nella vecchia nomenclatura delle parti della linguistica, ramo della scienza linguistica che studia i suoni, o fonemi, articolati dall’apparato di fonazione umano allo scopo di significare.
La f. si distingue in: f. descrittiva, che descrive...
La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni che l’apparato fonatorio umano può produrre...