protrusione
protruṡióne s. f. [der. di protrudere]. – 1. Lo sporgere in fuori, detto soprattutto (in anatomia, nella zoologia descrittiva, nel linguaggio medico) di un organo o di una parte del corpo, [...] globi oculari, ecc.; meno com., l’atto volontario di spingere in fuori, di far sporgere: p. della lingua. In fonetica, p. labiale, lo stesso che arrotondamento labiale (v. arrotondamento). 2. In vulcanologia, p. solida, massa di lava già solidificata ...
Leggi Tutto
qualita
qualità (ant. qualitate) s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone)]. – 1. a. Proprietà [...] ). e. In acustica e nelle sue applicazioni, q. di un suono, il suo timbro, secondo la maggiore o minore purezza. In fonetica, q. di una vocale, il suo timbro, in relazione al punto o alla zona della cavità orale in cui viene articolata (v ...
Leggi Tutto
tensione
tensióne s. f. [dal lat. tensio -onis, der. di tendĕre «tendere», part. pass. tensus]. – 1. L’azione del tendere e lo stato di ciò che è teso: sottoporre un cavo a forte t.; regolare la t. della [...] interne superano il limite di resistenza della massa rocciosa stessa (v. anche colpo, n. 3 d). d. In fonetica, t. articolatoria, e t. muscolare dell’articolazione, la tensione della muscolatura dell’apparato di fonazione: varia con il variare ...
Leggi Tutto
esotismo
eṡotismo s. m. [der. di esotico, sull’esempio del fr. exotisme]. – 1. Con sign. concr., ogni elemento forestiero che appare nella letteratura o nell’arte. In linguistica, ogni elemento lessicale [...] da una lingua straniera, soprattutto quando conservi la sua forma originaria, o si tratti di un uso estraneo alla struttura fonetica, morfologica o sintattica della lingua d’arrivo; è in genere sinon. di forestierismo (che in passato era detto anche ...
Leggi Tutto
tenue
tènue agg. [dal lat. tenuis, che ha la stessa radice di tendĕre «tendere»]. – 1. Sottile, di limitato spessore: un calice retto da un t. stelo; un t. velo; un t. strato di vernice. Più frequente [...] debole o molle (v. anche grado1, n. 3 f): sono tali le consonanti iniziali di sillaba precedute (nella stessa frase fonetica) da vocale (es. r di caro, di la riva) e si contrappongono anche fonologicamente alle consonanti di grado rafforzato (es ...
Leggi Tutto
tenuta
s. f. [der. di tenere]. – 1. L’azione, il fatto, il modo e la capacità di tenere, nei varî usi e sign. (trans. e intr.) del verbo. In partic.: a. T. dei registri, dei libri o documenti contabili, [...] fatto di prolungarne e sostenerne la durata, con la voce o con lo strumento. Con sign. analogo, ma con valore intr., in fonetica, t. di un’articolazione, la sua durata, condizionata dagli organi e dal processo di fonazione. d. Nello sport, t. di un ...
Leggi Tutto
ellera
éllera s. f. – Variante tosc. e poet. di edera (con evoluzione fonetica non bene spiegata): Vien sopra un carro d’ellera e di pampino Coverto Bacco (Poliziano). ...
Leggi Tutto
palatale
agg. [der. di palato2, sull’esempio del fr. palatal]. – Del palato, relativo al palato. In fonetica, vocali p., dette anche anteriori quelle pronunciate nella parte anteriore della cavità orale [...] (in italiano è, é, i); consonanti p. (o assol., come s. f., una p., le palatali), quelle che vengono articolate, secondo i casi, con un accostamento o un momentaneo contatto tra il dorso della lingua e ...
Leggi Tutto
palatalizzare
palataliżżare (meno com. palatiżżare) v. tr. [der. di palatale]. – In fonetica, sottoporre a processo di palatalizzazione: le vocali «e» e «i» palatalizzano la velare che le precede; come [...] intr. pron., diventare palatale, assumere un’articolazione palatale: il suono velare del lat. «centum» ‹kèntum› si palatalizza nell’italiano «cento». ◆ Part. pass. palataliżżato, anche come agg., che ha ...
Leggi Tutto
palatalizzazione
palataliżżazióne (meno com. palatiżżazióne) s. f. [der. di palatalizzare (o palatizzare)]. – Processo fonetico per cui una consonante diventa palatale; ha particolare importanza in fonetica [...] storica la palatalizzazione subìta dalla velare ‹k› delle parole latine nel passaggio alle lingue romanze, come fenomeno di assimilazione alle vocali palatali e, i con cui si trova a contatto ...
Leggi Tutto
Nella vecchia nomenclatura delle parti della linguistica, ramo della scienza linguistica che studia i suoni, o fonemi, articolati dall’apparato di fonazione umano allo scopo di significare.
La f. si distingue in: f. descrittiva, che descrive...
La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni che l’apparato fonatorio umano può produrre...