progressivo
agg. [der. del lat. progressus, part. pass. di progrĕdi «andare avanti»]. – 1. Che progredisce o tende a progredire, cioè a procedere, ad aumentare (o anche a decrescere) in modo continuo [...] Saba). 3. Senza idea di aumento o di sviluppo, ma solo di spostamento in avanti, assimilazione p., in fonologia, il tipo di assimilazione nel quale l’elemento assimilante precede quello assimilato (v. anche assimilazione). ◆ Avv. progressivaménte, in ...
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spostare
v. tr. [der. di posto2, col pref. s- (nel sign. 3)] (io spòsto, ecc.). – 1. a. Rimuovere una cosa dal posto in cui si trova, o che occupa abitualmente: s. un mobile, il tavolo, il divano; s. [...] anche senza la particella pron.: il veicolo sposta con qualche difficoltà. 4. Con usi fig., in accezioni specifiche: a. In fonologia, s. l’accento di una parola, produrre il passaggio dell’accento tonico da una sillaba a un’altra, per legge fonetica ...
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digamma
s. m. [dal lat. digamma, gr. δίγαμμα, propr. «doppio gamma» (comp. di δι- «due» e γάμμα, nome della lettera Γ), detto così per la forma], invar. – Sesta lettera dell’alfabeto greco più antico; [...] semivocale u̯ (l’u dell’ital. uomo) e ha la forma Ϝ, simile appunto all’aspetto di due Γ sovrapposti. In fonologia greca si suol chiamare digamma anche la semivocale u̯, come suono. I grammatici antichi dissero «eolico» il digamma perché ad essi era ...
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base
baṡe s. f. [dal lat. basis, gr. βάσις]. – 1. a. La parte inferiore di una costruzione o di un elemento architettonico, e in genere la parte inferiore di un oggetto qualsiasi, che costituisce il [...] b. apofonica, la parte (radice o suffisso) di una parola che presenti alternanza nel vocalismo (v. apofonia). In fonologia, b. d’articolazione o articolatoria di una determinata lingua, il predominio in essa di un particolare tipo d’articolazione; in ...
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marca1
marca1 s. f. [dal germ. marka «segno»]. – 1. a. Segno variamente impresso o applicato (mediante un timbro a secco o a inchiostro, oppure inciso, dipinto, stampato) su un oggetto per indicarne [...] o morfologica la cui presenza caratterizza uno dei due elementi di una opposizione binaria rispetto all’altro; così, in fonologia, la bilabiale sonora ‹b› di banca rispetto alla sorda ‹p› di panca, o, in morfologia, la -e e la -s che oppongono ...
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rilevante
agg. [part. pres. di rilevare]. – 1. Che ha rilievo, considerevole, importante, o che è di notevole gravità: la spesa è piuttosto r.; i danni sono stati r.; subire r. perdite di uomini e di [...] formali della stessa classe e categoria, dia origine a una parola o a un valore grammaticale diversi). Così, in fonologia, nella classe delle articolazioni nasali dell’italiano è rilevante la prima n di nano, cioè la sua natura alveolare ...
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prosodia
proṡodìa s. f. [dal gr. προσῳδία, comp. di πρός «a, verso» e ᾠδή «canto» (equivalente quindi del latino accentus, che della voce greca è un calco); lat. prosodĭa]. – Termine usato dai grammatici [...] ., non com., il complesso delle norme per l’accentazione delle parole, nelle lingue che non distinguono la quantità. In fonologia, con riferimento a una lingua, l’insieme dei caratteri prosodici, cioè di quei caratteri fonici – dinamici, melodici ...
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debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; [...] base debole. In fisica, detto di processi determinati dalla forza o interazione debole (v. interazione). In fonetica, con riguardo alla fonologia dell’italiano, sono dette consonanti d. o di grado d. (o anche tenui o di grado tenue, in contrapp. alle ...
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semplice1
sémplice1 (ant. sìmplice) agg. [lat. sĭmplex sĭmplĭcis, comp. della radice *sem- «uno, uno solo» (cfr. semel) e di una radice *plek- presente in plectĕre «allacciare», plicare «piegare» (cfr. [...] che compie la sua funzione senza rinvii con pulegge; in contabilità, partita s. (v. partita, n. 2 a); in fonologia, consonante s. (o scempia), non geminata, non raddoppiata. Altre volte, si contrappone genericamente o specificamente a composto: fiore ...
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complementare
agg. [der. di complemento, sull’esempio del fr. complémentaire]. – 1. a. Che serve di complemento, cioè di completamento, di integrazione: disposizioni c. di una legge; corsi c. di lingue [...] professionale, a sua volta soppressa nel 1965. 2. a. In grammatica, proposizioni c., v. completivo, n. 2. b. In fonologia, distribuzione c., quella di due o più tipi fonici «allofoni» che non si possono mai trovare nella stessa sede, dinanzi agli ...
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FONOLOGIA (v. fonetica, XV, p. 622; App. II, 1, p. 960; III, 1, p. 655)
Alberto M. Mioni
Studio funzionale della strutturazione fonica del linguaggio, cioè di come i suoni del linguaggio (foni) si organizzano in classi di unità discrete (fonemi),...
Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto della disciplina comunemente nota come...