trebbia2
trébbia2 s. f. [prob. dal ted. Treber «vinacce»], usato per lo più al pl. – Nell’industria della birra, residuo dell’ammostatura costituito dalle scorze del malto e da altre parti per le quali [...] non avviene la saccarificazione, utilizzato come foraggio. ...
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sorgo
sórgo s. m. [lat. Sy̆rĭcum o *Sŭrĭcum (granum) «grano di Siria»; sulla voce ital. è formato il nome lat. scient. del genere, Sorghum, sinon. Sorgum] (pl. -ghi). – 1. Genere di graminacee comprendente [...] cereale già dal sec. 16°, è attualmente coltura di interesse limitato e viene utilizzata per produzione di granella, foraggio o per scope. Certe specie interessano anche per la possibilità di utilizzarne la granella nella preparazione della birra, o ...
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zucca
s. f. [lat. tardo cucutia: v. cocuzza]. – 1. a. Nome di varie specie di piante appartenenti al genere cucurbita, tra cui Cucurbita pepo, C. maxima, C. moschata, tutte erbacee, annue, a fusto rampicante [...] per l’alimentazione sia umana, cotti in varî modi (z. fritta, al burro, lessa, al forno; tortelli di z.), sia animale (z. da foraggio), e alcuni, per la bellezza delle forme e dei colori, anche come oggetti ornamentali. c. Fiore di z., il fiore delle ...
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loto
lòto s. m. [dal lat. lotus, gr. λωτός]. – 1. Nome dato attualmente a varie piante, come il nelumbo (l. indiano), l’albero di sant’Andrea (l. d’Egitto o l. falso), una ninfea (Nymphaea lotus, o l. [...] paliuro: l. di Cirenaica, l. africano), sia erbacee, terrestri (l’erba medica e altre specie di meliloto, adoperate come foraggio e come aromi) e acquatiche (la fava egizia e alcune ninfee). Nell’antico simbolismo religioso orientale, il loto, pianta ...
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galega
gàlega s. f. [voce settentr., di etimo incerto, passata anche nel fr. come galéga, e nello spagn. e port. come galega]. – Pianta delle leguminose papiglionacee, detta anche capraggine (lat. scient. [...] Galega officinalis), coltivata per foraggio, come pianta ornamentale, e usata come diaforetica e galattagoga; appartiene al genere Galega, con poche altre specie, dell’Europa e Asia occid.: sono erbe perenni, con foglie imparipennate, e fiori ...
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spelta
spèlta (region. spèlda) s. f. [lat. tardo spelta]. – Pianta delle graminacee (Triticum spelta), detta anche granfarro, che fa parte dei grani teneri con culmi vuoti e spighetta diradata: s. da [...] foraggio; farina di s.; Quivi germoglia come gran di spelta (Dante). Piccola s., altro nome della farragine. ...
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serradella
serradèlla s. f. [dal port. serradela, di formazione affine a serratola, serretta2]. – Erba annua delle leguminose (lat. scient. Ornithopus sativus) che predilige suoli sabbiosi ed è probabilmente [...] originaria dell’Europa sud-occidentale e del Nord Africa; viene coltivata come pianta da foraggio e da sovescio in diverse regioni dell’Europa centrale e localmente vive come naturalizzata. ...
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galletta1
gallétta1 agg. e s. f. [der. di gallo3, per la rassomiglianza dei chicchi con i granelli del gallo]. – 1. Uva galletta (o semplicem. galletta s. f.), nome tosc. d’una sorta d’uva coi chicchi [...] (roman. pizzutello). 2. Erba g. (o semplicem. galletta s. f.), erba perenne delle leguminose (Lathyrus pratensis), comune nei prati e nei boschi d’Europa, adatta come foraggio per cavalli e ovini, ma non per i bovini, a causa dei suoi principî amari. ...
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falaride
falàride s. f. [lat. scient. Phalaris, dal gr. ϕαλαρίς (sorta di pianta), affine a ϕάλαρος «chiazzato di bianco»]. – Genere di piante graminacee, con una decina di specie quasi tutte mediterranee, [...] con fitta pannocchia di solito spiciforme; una di esse, Phalaris arundinacea, dei luoghi umidi, alta fino a 1 metro e mezzo, se falciata giovane si presta per foraggio, mentre la varietà picta è comunem. coltivata per le foglie con striature bianche. ...
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ornitopo
ornìtopo s. m. [lat. scient. Ornithopus, comp. di ornitho- «ornito-» e gr. πούς «piede»]. – Genere di piante leguminose papiglionacee con poche specie mediterranee erbacee: hanno foglie composte [...] da poche foglioline, fiori minuti in grappoli rosa, bianchi o gialli, e legume con più strozzature; alcune specie, come la serradella, sono coltivate per foraggio. ...
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Qualsiasi sostanza che serve di alimento al bestiame domestico. I f. sono prodotti per la maggior parte direttamente dalle coltivazioni, in minor misura derivano dai residui delle industrie agrarie o altre. Si possono distinguere diverse categorie:...
FODRO (dal longob. fōdr "foraggio")
Pier Silverio Leicht
Durante l'Alto Medioevo era così chiamato il diritto che avevano gli ufficiali pubblici e il sovrano, che si fossero recati in un paese per le loro funzioni, di farsi dare dalle popolazioni...