salatoio
salatóio s. m. [der. di salare]. – Nei caseifici industriali, locale in cui si effettua l’assorbimento di sale da parte del formaggio posto in vasche piene di salamoia di adatta concentrazione. ...
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salatura
s. f. [der. di salare]. – 1. a. Operazione con la quale si fa assorbire a una sostanza, generalmente commestibile, una certa quantità di cloruro di sodio allo scopo di assicurarne la conservazione, [...] in una soluzione di sale (salamoia) più o meno concentrata, o cospargendola di sale: s. delle carni, del pesce, del formaggio; con riguardo alla quantità di sale: una s. abbondante, eccessiva, scarsa; giusto grado di salatura. b. Nell’industria della ...
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latticinio
latticìnio s. m. [dal lat. tardo lacticinium, der. di lac lactis «latte»]. – 1. Nome generico di ogni prodotto alimentare ricavato dal latte (panna, burro, yogurt, ricotta, formaggio fresco [...] e stagionato, ecc.); nell’uso corrente, con senso più restrittivo, si considerano spesso come latticinî soltanto prodotti che non subiscono fermentazione. Si usa comunem. al plur. (la grafia usuale latticini ...
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cenare
v. intr. e tr. [lat. cenare] (io céno, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Mangiare la cena: non ho voglia di c.; questa sera cenerò fuori; cenerò dai miei genitori; c. in famiglia, in un ristorante [...] tipico; ho cenato con due uova e un pezzo di formaggio. 2. tr., non com. Mangiare per cena: che hai cenato?; egli ed ella cenarono un poco di carne salata (Boccaccio). ...
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cantal
‹kãtàl› s. m., fr. [dal nome del dipart. di Cantal (Alvernia), nella Francia centr.]. – Formaggio a pasta dura semicotto, fabbricato con latte intero, spec. nell’Alvernia; è posto in commercio [...] in forme cilindriche, dopo 3-4 mesi di stagionatura ...
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risotto
risòtto s. m. [der. di riso3]. – Minestra asciutta di riso cotto con varî condimenti: r. al sugo, con il ragù, con i tartufi, con funghi, con frutti di mare (o alla pescatora, alla marinara), [...] tritata fine, con un po’ di vino bianco secco: si fa proseguire la cottura con aggiunta lenta di brodo di carne bollente, e insaporendo a metà cottura con zafferano; prima di servire, si condisce con un po’ di burro e formaggio grana grattugiato. ...
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edam
〈eedàm〉 s. m. [dal nome della città di Edam, nell’Olanda settentr.]. – Formaggio a pasta dura semicotto, friabile, piccante, di color giallo aranciato, confezionato in forme sferiche, tinte esternamente [...] in rosso violaceo (e qualche volta in giallo), prodotto caratteristico dell’Olanda. È anche detto testa di moro ...
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grana1
grana1 s. f. [lat. grana, pl. di granum «chicco»]. – 1. Nome dato anticam., e poi nel linguaggio letter., ai corpi secchi, di forma emisferica, delle femmine di una specie di cocciniglia, da cui [...] i grani sono piccoli e molto ravvicinati, a g. grossa o grossolana in caso contrario: marmo, metallo di g. grossa; formaggio di g. fine; fig., uomo, cervello di grossa g., grossolano, zotico. Anche con riferimento a corpi non compatti ma costituiti ...
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erborinato
agg. [der. del milan. erborìn «prezzemolo», calco del fr. persillé, der. di persil «prezzemolo»]. – Di formaggio striato di muffa verde, come per es. il gorgonzola. ...
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Prodotto alimentare ottenuto dalla coagulazione del latte o della crema.
Fabbricazione
I f. sono prodotti con latte di vacca, di capra, di pecora, di bufala, o anche misto e vengono smerciati in forme varie (cilindrica, quadrata, sferoidale,...
Filosofo italiano (Milano 1914 - Illasi, Verona, 2008). Allievo di A. Banfi, si laureò in filosofia all’Università Statale di Milano con una tesi sul concetto di «Tecnica artistica», argomento che sarà poi materia di approfondimento scientifico...