tosare
toṡare v. tr. [lat. *tonsare, formato dal part. pass. tonsus: v. toso] (io tóṡo, ecc.). – 1. a. Tagliare il vello alle pecore, per ricavarne la lana, e anche ad altri animali a pelo lungo: è il [...] pagine di libri e altri stampati da rilegare. d. ant. Ridurre il valore intrinseco delle monete, in genere limandole. e. Radere il formaggio con il filo, quando è fresco, in modo da sottrarre una parte alle singole forme: se tu non toserai più il ...
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spinatura
s. f. [der. di spina, spino2]. – 1. a. Operazione cui si sottopongono i fioretti impiegati nei martelli perforatori a iniezione d’acqua o a insufflamento d’aria per ripristinare il foro assiale [...] passare il flusso d’acqua o d’aria) dopo la forgiatura che lo deforma o lo fa scomparire. b. Nella fabbricazione del formaggio, operazione eseguita con lo spino per ridurre la cagliata in grani uguali di una grossezza che varia, a seconda dei tipi di ...
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cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, [...] d’accordo; essere, venire, cascare, capitare come il c. sui maccheroni, di cosa o persona che giunge a proposito. C. aromatico, tipo di formaggio olandese, chiamato anche leida (v.). 2. Forma di cacio: ho mangiato, ho comperato un c. intero. ...
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vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane [...] del raccolto precedente: l’olio v.; il grano v.; ma vino v., che ha qualche anno di invecchiamento; formaggio v., formaggio parmigiano-reggiano o grana padano che ha almeno due anni di stagionatura (se più, stravecchio); legno v., legno stagionato ...
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ricotta
ricòtta s. f. [femm. sostantivato di ricotto, part. pass. di ricuocere]. – Latticinio ricavato (mediante leggera acidificazione e cottura a circa 80°) dal siero del latte ovino o bovino che residua [...] variabili di grasso, minime quantità di lattosio, sali minerali. Di origini antichissime, la ricotta veniva definita il formaggio dei poveri, perché sopperiva al fabbisogno nutrizionale delle classi meno abbienti, fornendo un alimento nutriente e di ...
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caglio
càglio s. m. [lat. coagŭlum: v. coagulo]. – 1. Sostanza che si adopera per far coagulare il latte, e trasformarlo in formaggio; detto anche presame. Si ottiene dall’abòmaso (comunem. detto ventriglio [...] in Europa e Asia occid.; è usata in medicina popolare ed anche per sostituire il caglio animale nella fabbricazione del formaggio. b. Erba perenne della famiglia composite tubuliflore (lat. scient. Cynara cardunculus), sinon. di carciofo selvatico. ...
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ragusano
raguṡano agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo a Ragusa, città capoluogo di provincia della Sicilia sud-orientale: il territorio r. o, come s. m. e con iniziale maiuscola, il Ragusano; [...] formaggio r., o come s. m. ragusano, formaggio da tavola del tipo del caciocavallo. Come sost., abitante, oriundo di Ragusa: un R., una Ragusana, i Ragusani. ...
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pepato
agg. [part. pass. di pepare]. – 1. Condito, aromatizzato con pepe: una pietanza poco, molto p.; è già p. questa pasta?; com’è p. questo ossobuco!; pan p., v. panpepato. Formaggio p., o formaggio [...] col pepe, specialità siciliana di origine messinese: è ottenuto dal latte di pecora, in cui si mescolano opportune dosi di pepe nero; si può mangiare fresco, o usare, stagionato, come condimento. 2. fig. ...
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casera
caṡèra s. f. [lat. tardo casearia, femm. dell’agg. casearius «del cacio», prob. incrociato con casa], lomb. e ven. – 1. Casa di montagna dove si lavora il latte prodotto durante l’alpeggio del [...] bestiame nella stagione estiva; più genericam., luogo dove si fanno il burro e il formaggio. 2. Nei caseifici, il magazzino di stagionatura delle forme di formaggio che escono dal salatoio (altrove detto caciaia o caciara). ...
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rustico
rùstico agg. e s. m. [dal lat. rustĭcus, der. di rus «campagna»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di campagna, campagnolo: le r. zampogne (T. Tasso); casa r., fondo r.; chiesetta r.; lingua r., non com., [...] r. (o anche tinello r., villetta r., ecc.); pizza r., torta r., pizza o pasticcio cotti al forno, con imbottitura di formaggio piccante o di carne salata, e condimento a base di pepe e altri aromi forti. 2. agg. Rozzo, molto semplice, non elegante ...
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Prodotto alimentare ottenuto dalla coagulazione del latte o della crema.
Fabbricazione
I f. sono prodotti con latte di vacca, di capra, di pecora, di bufala, o anche misto e vengono smerciati in forme varie (cilindrica, quadrata, sferoidale,...
Filosofo italiano (Milano 1914 - Illasi, Verona, 2008). Allievo di A. Banfi, si laureò in filosofia all’Università Statale di Milano con una tesi sul concetto di «Tecnica artistica», argomento che sarà poi materia di approfondimento scientifico...