minieo
minièo agg. [dal lat. Minyeius, gr. Μινύειος o Μινυήιος], letter. – Di Mìnia, mitico eponimo del popolo dei Minî e fondatore, in epoca omerica, di Orcòmeno, in Beozia; anche, della popolazione [...] dei Minî o del territorio da essa abitato: ivi non lunge Sta sull’immensa minïea pianura La beata Orcomèno (Foscolo). ...
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vento
vènto s. m. [lat. vĕntus; le accezioni del sign. 4 dallo spagn. viento]. – 1. a. In meteorologia, movimento di masse d’aria atmosferica che avviene orizzontalmente, da una zona di alta pressione [...] ., il regno dei v., il mare, l’oceano: Felice te che il regno ampio de’ venti, Ippolito, a’ tuoi verdi anni correvi! (Foscolo). Locuz. più frequenti con verbi: s’è alzato il v.; il v. spira, soffia, tira, fischia, sibila (e analogam. il fischio, il ...
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fausto
fàusto agg. [dal lat. faustus, der. di favere «favorire»], letter. – 1. Che ha felice esito o dà felice indizio: f. giorno; f. annuncio, f. augurio; un f. segno; f. ricorrenza; letter., f. evento, [...] spesso riferito a nascita attesa e desiderata. 2. Propizio: a chi [le Grazie] son f. e presenti, Dolce in core ei s’allegri (Foscolo). ◆ Avv. faustaménte, felicemente, con favorevoli auspici: nozze faustamente celebrate. ...
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spandere
spàndere v. tr. [lat. expandĕre, comp. di ex- e pandĕre «aprire, distendere»; v. espandere]. – 1. a. Stendere uniformemente su un’ampia superficie: s. il frumento sull’aia perché si asciughi; [...] lo ’nferno tuo nome si spande (Dante); si spandea lungo ne’ campi Di falangi un tumulto e un suon di tube (Foscolo). c. Versarsi fuori da un recipiente: il boccale è troppo pieno, e il vino rischia di spandersi sulla tavola. d. Riversarsi, accorrere ...
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accendere
accèndere v. tr. [lat. accendĕre] (pass. rem. accési, accendésti, ecc.; part. pass. accéso). – 1. a. Provocare l’inizio di una combustione suscitando una fiamma: a. un fiammifero; comunicare [...] l’animo d’ira, di entusiasmo, di sacro furore; stimolare: A egregie cose il forte animo accendono L’urne de’ forti (Foscolo); eccitare: a. la fantasia, i sensi. e. Nel linguaggio contabile e amministr., avviare un’operazione, un nuovo rapporto: a. un ...
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rivivere
rivìvere v. intr. [dal lat. tardo revivĕre, comp. di re- e vivĕre] (coniug. come vivere; aus. essere). – 1. Vivere di nuovo, tornare in vita: vorrei r. fra cento anni; in senso religioso, della [...] . c. Rifiorire, tornare a esserci, a esistere: Sorgon così tue dive Membra dall’egro talamo, E in te beltà rivive (Foscolo); Pur sento in me rivivere Gl’inganni (Leopardi); della civiltà, delle arti, ecc., rifiorire dopo una grave crisi o decadenza ...
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albergare
v. tr. e intr. [lat. mediev. albergare; v. albergo] (io albèrgo, tu albèrghi, ecc.). – 1. tr. Dare albergo, ospitare: il palazzo Medici albergò gli uomini più illustri del tempo; fig., accogliere [...] con la particella si intensiva: se de’ nostri affanni Cosa veruna ... nell’aprica Terra s’alberga o nell’equoreo seno (Leopardi). Fig., in senso spirituale: sentimenti così vili non albergano nel mio petto; il dolor che deve albergar meco (Foscolo). ...
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fonte1
fónte1 s. f. (ant. e poet. masch.) [lat. fōns fōntis]. – 1. a. Vena d’acqua a getto continuo: f. perenne; una limpida f.; attingere acqua alla f.; s’è seccata la f.; la f. non butta più; le f. [...] tu quel Virgilio e quella fonte Che spandi di parlar sì largo fiume? (Dante); Dalla f. del duol nasce il conforto (Foscolo); La vecchiezza, ove fosse Incolume il desio, la speme estinta, Secche le f. del piacer (Leopardi). Più in partic., persona (o ...
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rivo
s. m. [lat. rīvus; v. rio2 e rigagnolo], letter. – 1. Piccolo corso d’acqua, ruscello: lucidi, freschi r. e snelli (Petrarca); Tu sol mi ascolti, o solitario rivo, Ove ogni notte Amor seco mi mena [...] (Foscolo). 2. Più genericam., riferito ad altri liquidi scorrenti: rivi di petrolio, di lava; iperb., delle lacrime e del sangue: trar dagli occhi lacrimosi r. (Ariosto); in quella atroce battaglia il sangue scorse a rivi, in grande abbondanza. Anche ...
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armonia
armonìa s. f. [dal lat. harmonĭa, gr. ἁρμονία, affine a ἁρμόζω «comporre, accordare»]. – 1. a. Consonanza di voci o di strumenti; combinazione di accordi, cioè di suoni simultanei (per estens., [...] ; l’a. d’una strofa; Né da te, dolce amico, udró più il verso E la mesta a. che lo governa (Foscolo). A. imitativa, accorgimento retorico, simile all’onomatopea, per cui si cerca di riprodurre, con gli elementi fonici delle parole, l’impressione ...
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Famiglia veneziana, nota dal sec. 12º; il suo ramo principale partecipò ininterrottamente alla vita politica della Repubblica, mentre un ramo cadetto si impegnò nell'amministrazione dei dominî orientali occupati con la quarta crociata. Si ricordano...
FOSCOLO
Roberto Cessi
Della presunta remota antichità di questa famiglia ha già fatto giustizia con molta erudizione E. Cicogna; non resta che constatarne la presenza in quel nucleo che già dal sec. XII monopolizzava la vita pubblica di Venezia...