deprecare
v. tr. [dal lat. deprecari, comp. di de- e precari «pregare»] (io deprèco, tu deprèchi, ecc.; alla lat. dèpreco, ecc.). – 1. In senso proprio (letter.), pregare perché un male, una sciagura, [...] un danno sia tenuto lontano; scongiurare: Sciogliean le chiome, indarno ahi! deprecando Da’ lor mariti l’imminente fato (Foscolo). 2. Con sign. meno proprio, nell’uso com., esprimere viva riprovazione per qualche cosa: tutti hanno deprecato il suo ...
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gemmare
v. intr. e tr. [dal lat. gemmare] (io gèmmo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Mettere le gemme, detto della vite e d’altre piante quando germogliano: Gemmava il fico, biancheggiava il pruno (Pascoli). [...] al quale ha funzioni subordinate. 3. tr., letter. Ornare di gemme, adornare in genere: i monili cui gemmano Effigïati Dei (Foscolo); g. il proprio stile di preziose immagini; nel rifl., adornarsi: Gemmaronsi di fior le belle rive (Chiabrera). ...
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venusto
agg. [dal lat. venustus, der. di venus (-nĕris) «grazia, bellezza»], letter. – Che ha venustà; bello di una bellezza piena di grazia e di leggiadria; riferito in partic. alla bellezza muliebre: [...] e ad animale: giovane di v. forma (Boccaccio); egli aveva formosa la statura ... L’aspetto degno e tutto in sé venusto (Pulci); i suoi atti venusti Gli rendan l’onde e il suo candore (Foscolo, del cigno). In usi estens.: stile v., una prosa venusta. ...
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depredatore
depredatóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. tardo depraedator -oris], non com. – Chi, o che, depreda: le tartare cavalle Depredatrici (Foscolo). ...
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vincere
vìncere v. tr. [lat. vĭncĕre] (pres. io vinco, tu vinci, ecc.; pass. rem. vinsi, vincésti, ecc.; part. pass. vinto). – 1. a. Sopraffare l’avversario in armi, in guerra o in uno scontro qualsiasi, [...] le difficoltà; è riuscita nell’intento, vincendo l’opposizione dei suoi genitori; l’armonia Vince di mille secoli il silenzio (Foscolo). Superare una forza naturale contraria: il nuotatore, o l’imbarcazione, non riusciva a v. la corrente del fiume; v ...
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ministra
s. f. [dal lat. ministra, femm. di minister: v. ministro]. – 1. Donna che ricopre la carica di ministro, che è cioè titolare di un dicastero (spesso usata anche la forma del m. ministro). 2. [...] , ... Del mio piacer m. de’ miei danni (Algarotti). Anche, sacerdotessa, addetta al culto di una divinità: il vivo Spirar de’ vezzi nelle tre m. (Foscolo), le tre sacerdotesse delle Grazie. Per l’uso fig. della parola, v. ministro (nel sign. 1 c). ...
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presago
preṡago agg. [dal lat. praesagus, comp. di prae- «pre-» e sagus «profetico», der. di sagire «avere fiuto» (cfr. sagax -acis, da cui l’ital. sagace)] (pl. m. -ghi), letter. – Che presagisce cose [...] ,... che il sacro iliaco muro E Priamo e tutta la sua gente cada (V. Monti); per estens., un timore p., un sogno presago. Con uso sostantivato: Le tre presaghe riempiean la spola (Foscolo), le tre Parche, in quanto vaticinavano le sorti degli uomini. ...
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nullo
agg. e pron. [dal lat. nullus «nessuno», comp. della negazione ne e ullus «alcuno»]. – 1. agg. a. letter. Nessuno: N. bel salutar tra noi si tacque (Dante); e poi che nullo Vivente aspetto gli [...] molcea la cura, Qui posava l’austero (Foscolo). Nell’uso com., ma ormai raro, solo nella frase prov. nulla nuova buona nuova. b. In matematica, che vale zero: la somma algebrica di due numeri opposti è nulla. Anche nel senso generalizzato dell’ ...
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nume
s. m. [dal lat. numen, der. di *nuĕre «fare cenno» (v. annuire)], letter. – 1. La presenza e la volontà onnipotente della divinità (secondo l’originario sign. lat.): Vergine santa [Minerva], che [...] cielo e ’n terra (Poliziano), della tua grande potenza; O bella Musa ..., non sento Spirar l’ambrosia, indizio del tuo Nume (Foscolo), della tua presenza divina. 2. a. In senso concr., il dio stesso, cioè uno degli dèi della mitologia classica e per ...
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tuba1
tuba1 s. f. [dal lat. tuba, voce d’incerta origine]. – 1. Presso gli antichi Greci e Romani, tromba di guerra: di bronzo, rettilinea, con l’estremità imbutiforme, veniva usata, oltre che in guerra, [...] nel vostro occidente, Ove sentìa la pompeana t. (Dante); si spandea lungo ne’ campi Di falangi un tumulto e un suon di tube (Foscolo). 2. poet. a. estens. Tromba, in genere: O imaginativa che ne rube Talvolta sì di fuor, ch’om non s’accorge Perché ...
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Famiglia veneziana, nota dal sec. 12º; il suo ramo principale partecipò ininterrottamente alla vita politica della Repubblica, mentre un ramo cadetto si impegnò nell'amministrazione dei dominî orientali occupati con la quarta crociata. Si ricordano...
FOSCOLO
Roberto Cessi
Della presunta remota antichità di questa famiglia ha già fatto giustizia con molta erudizione E. Cicogna; non resta che constatarne la presenza in quel nucleo che già dal sec. XII monopolizzava la vita pubblica di Venezia...