consiglio
consìglio s. m. [lat. consĭlium, della stessa radice di consulĕre «consultare»]. – 1. Suggerimento che si dà a una persona per risolvere i suoi dubbî o per esortarla a fare o non fare una cosa, [...] , uno dei «sette doni dello Spirito Santo». 3. a. Atto di volontà, risoluzione, deliberazione: se pur sorge di morir c. (Foscolo); prendere c., e ant. fare, formare c., prendere una decisione: bene ogni cosa compresa, formò il suo c. (Boccaccio ...
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sparto1
sparto1 part. pass. di spargere e agg. – Forma ant. e letter. per il più com. sparso: grandine sembran le spesse saette Dal muro sopra gli nimici sparte (Ariosto); i rottami dell’antichità, che [...] a foglie, fronde e capelli: raunai le fronde sparte (Dante); secco è il mirto, e son le foglie sparte Del lauro (Foscolo); sparte le chiome e senza velo Siede in terra negletta e sconsolata (Leopardi); o alle membra umane, con il sign. di disperso ...
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nunzio1
nùnzio1 (ant. e letter. nùncio) s. m. [dal lat. nuntius (e nuncius)]. – 1. a. letter. Messaggero, ambasciatore, persona incaricata di recare o riferire notizie, messaggi, ordini: n. di pace, [...] , detto di cosa che, precedendo necessariamente e di poco un’altra, sembra quasi annunciarla: il primo fior nunzio d’aprile (Foscolo); e tu che spunti Fra la tacita selva in su la rupe, Nunzio del giorno (Leopardi, con riferimento alla stella ...
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magnanimo
magnànimo agg. [dal lat. magnanĭmus, comp. di magnus «grande» e anĭmus «animo»]. – Che ha e dimostra animo grande, cioè nobile e generoso: splende A’ m. eroi sacro il trionfo (Foscolo); anche [...] sostantivato: Ma quell’altro m., a cui posta Restato m’era, non mutò aspetto (Dante); Proverai tua ventura Fra’ m. pochi a chi ’l ben piace (Petrarca); con il sign. più generico di nobile, generoso: m. ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando [...] più tarda (Petrarca), a età avanzata; La madre or sol, suo dì tardo traendo, Parla di me col tuo cenere muto (Foscolo); i t. nepoti, i posteri più tardi. b. Con riferimento a divisioni cronologiche, quella parte di un periodo che è più prossima ...
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cervice
s. f. [dal lat. cervix -icis]. – 1. letter. Parte posteriore del collo, sia dell’uomo sia degli animali; nuca, collottola: impedito dal sasso Che la c. mia superba doma (Dante); fig., poet.: [...] si vedono imposte su le c. dell’Alpi altre Alpi di neve (Foscolo). Locuzioni fig.: piegare la c., sottomettersi, rassegnarsi; uomo di dura c., ostinato, caparbio, che non si piega. 2. In anatomia, il collo dell’utero, meno com. il collo vescicale. ...
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derivare1
derivare1 v. intr. e tr. [dal lat. derivare tr., propr. «trarre l’acqua da un ruscello», der. di rivus «ruscello, corso d’acqua»]. – 1. intr. (aus. essere) Scaturire, aver origine, provenire [...] nativo Aer sacro, su l’itala Grave cetra derivo Per te le corde eolie [cioè: introduco l’armonia greca nella poesia italiana] (Foscolo); I0 derivava in gloria d’Isaotta I larghi modi del Poliziano (D’Annunzio). c. non com. Di vocaboli, trarli da un ...
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esatto2
eṡatto2 agg. [dal lat. exactus, part. pass. di exigĕre nel sign. di «condurre a termine»]. – 1. Di persona che fa le cose nel modo dovuto, senza omissione o negligenza; quindi preciso, scrupoloso, [...] rifinito in ogni sua parte: è un lavoro e.; uno strumento esattissimo; quindi anche, letter., ben proporzionato: membra e. (Foscolo). b. Preciso, espresso in termini ben determinati e particolareggiati: ho avuto ordini e.; chiedere, dare, ottenere e ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a [...] , di cui ripete in qualche modo le caratteristiche: l’arca di colui che nuovo Olimpo Alzò in Roma a’ Celesti (Foscolo, con allusione alla cupola di San Pietro, di cui Michelangelo è stato l’architetto). E in toponimi, per distinguere paesi, località ...
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verecondo
verecóndo agg. [dal lat. verecundus, der. di vereri «tenere, avere riguardo»]. – Che prova verecondia, di persona che è per natura pudica e modesta: essere, mostrarsi v.; vereconda La terza [...] ancella ricompone il peplo Su le membra divine (Foscolo). Per estens., che esprime e denota verecondia: un gesto, uno sguardo v.; un v. sorriso; parole v.; nell’uso poet., fig., così lieve che pare quasi esprimere riservatezza e pudore: Placida notte ...
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Famiglia veneziana, nota dal sec. 12º; il suo ramo principale partecipò ininterrottamente alla vita politica della Repubblica, mentre un ramo cadetto si impegnò nell'amministrazione dei dominî orientali occupati con la quarta crociata. Si ricordano...
FOSCOLO
Roberto Cessi
Della presunta remota antichità di questa famiglia ha già fatto giustizia con molta erudizione E. Cicogna; non resta che constatarne la presenza in quel nucleo che già dal sec. XII monopolizzava la vita pubblica di Venezia...