voto
vóto s. m. [lat. vōtum, der. di votus, part. pass. di vovere «votare2»]. – 1. a. Impegno o promessa di compiere una determinata azione, di fare o non fare qualcosa, liberamente assunti davanti alla [...] . Preghiera, espressione di un vivo desiderio o di un augurio, e il desiderio, l’augurio stesso: a Giove Mandò il v. supremo (Foscolo); questi sono i v. del nostro cuore; formulo per lei i v. più sinceri (più forte ed enfatico che gli augurî); questo ...
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alveo
àlveo s. m. [dal lat. alveus, affine ad alvus: v. alvo]. – 1. Parte di terreno occupata dalle acque di un corso o di uno specchio d’acqua (torrente, ruscello, fiume, canale, lago, ecc.); può essere [...] : collocarsi nell’a. della tradizione classicista. 2. letter., non com. Cavità d’un recipiente o d’altro: di mano in mano che l’a. della boccia si anderà votando (Magalotti); Quella soave melodia che posa Secreta ne’ vocali a. del legno (Foscolo). ...
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mesto
mèsto agg. [dal lat. maestus, propr. part. pass. di maerēre «essere afflitto»]. – 1. a. Che prova e rivela mestizia, in un determinato momento, o come sentimento abituale: che cos’hai che ti vedo [...] addio; gioia m., temperata da mestizia; Né da te, dolce amico, udrò più il verso E la m. armonia che lo governa (Foscolo, con riferimento a I. Pindemonte e alla melanconia che caratterizza la sua poesia). 2. Con senso attivo, che induce a mestizia: i ...
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limpido
lìmpido agg. [dal lat. limpĭdus, di origine incerta]. – 1. Nitido, trasparente, puro da componenti o elementi estranei che ne turbino la chiarezza: acqua, aria l.; un cielo l.; una notte l., [...] stelle; diamante, cristallo l.; Ad una fonte l. et amena (Ariosto); veste la Luna Di luce limpidissima i tuoi colli (Foscolo). In ottica, si dice di un mezzo trasparente che, attraversato da un fascio luminoso, non dà luogo a diffusione. 2. Frequente ...
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progredire
v. intr. [dal lat. progrĕdi «avanzare», comp. di pro-1 e gradi «camminare, andare»] (io progredisco, tu progredisci, ecc.; aus. avere con soggetto di persona, essere con soggetto di cosa). [...] e perfezionamento: quella passione ... nel mio cuore va progredendo con tanta forza ch’io non potrò più sostenerla (Foscolo). 2. Fare progressi, migliorare, perfezionarsi: in questi ultimi decennî la tecnica è molto progredita; il suo stile ha ...
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solingo
agg. [der. di solo, col suff. germ. -ingo (cfr. camarlingo, guardingo, ecc.)] (pl. m. -ghi), poet. – 1. a. Di luoghi, solitario, non frequentato, deserto: Noi andavam per lo s. piano (Dante); [...] prova nimica) Si ritraea (Ariosto); Ove né donna innamorata preghi, Né passeggier s. oda il sospiro Che dal tumulo a noi manda Natura (Foscolo); E Pan l’eterno che su l’erme alture A quell’ora e ne i pian solingo va (Carducci); per estens., anche di ...
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incompianto
agg. [comp. di in-2 e compianto1], letter. – Non compianto, su cui nessuno versa o ha versato lacrime: sciagure i.; d’itali guerrier corpi i. (Foscolo). ...
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alzare
v. tr. [lat. *altiare, der. di altus «alto»]. – 1. a. Sollevare, spostare o tirare o spingere in alto, verso l’alto: a. un peso, a. la borsa da terra; a. il coperchio; a. il capo, il viso; a. [...] a. Elevare, edificare: a. un tempio; a. un monumento a qualcuno; colui che nuovo Olimpo Alzò in Roma a’ Celesti (Foscolo). b. Aumentare, crescere: a. i prezzi; a. le monete, nel linguaggio econ., alterandone il valore (v. alzamento); anche, aumentare ...
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sollecitare
(ant. sollicitare) v. tr. e intr. [dal lat. sollicitare «agitare fortemente», der. di sollicĭtus «sollecito1»] (io sollécito, ecc.). – 1. tr. a. Fare pressione, insistere presso altri perché [...] il cammino; con entrambi i sign. precedenti: Come nel chiostro vergine romita ... Sollecita il suo cembalo ispirata (Foscolo), affretta le note sul cembalo (quasi stimolando lo strumento). 2. tr. In fisica, sottoporre a sollecitazione (v.), riferito ...
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dieresi
dïèreṡi s. f. [dal lat. tardo diaerĕsis, gr. διαίρεσις, propr. «divisione, separazione», der. di διαιρέω «disgiungere»]. – 1. a. In fonetica, la divisione di un gruppo vocalico nel corpo di una [...] sono pronunciate staccate (v. sineresi), così si fa talora dieresi dove la pronuncia normale richiederebbe dittongo; per es., nel verso del Foscolo (Le Grazie, Inno II) «Lïuti e molle il flaüto si duole», oltre alla dieresi normale di Liuti si ha una ...
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Famiglia veneziana, nota dal sec. 12º; il suo ramo principale partecipò ininterrottamente alla vita politica della Repubblica, mentre un ramo cadetto si impegnò nell'amministrazione dei dominî orientali occupati con la quarta crociata. Si ricordano...
FOSCOLO
Roberto Cessi
Della presunta remota antichità di questa famiglia ha già fatto giustizia con molta erudizione E. Cicogna; non resta che constatarne la presenza in quel nucleo che già dal sec. XII monopolizzava la vita pubblica di Venezia...